Realizzata in blocchi di basalto, la costruzione presenta un impianto trilobato, con mastio centrale e tre torri secondarie disposte attorno ad un cortile di pianta falciforme. La struttura era circondata da un poderoso antemurale – del quale emergono tracce evidenti – composto da cinque torri e cortine murarie rettilinee, ad eccezione del fianco Nord, naturalmente protetto dai rilievi delle Giare.
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Realizzata in blocchi di basalto, la costruzione presenta un impianto trilobato, con mastio centrale e tre torri secondarie disposte attorno ad un cortile di pianta falciforme. La struttura era circondata da un poderoso antemurale – del quale emergono tracce evidenti – composto da cinque torri e cortine murarie rettilinee, ad eccezione del fianco Nord, naturalmente protetto dai rilievi delle Giare.
Realizzata in blocchi di basalto, la costruzione presenta un impianto trilobato, con mastio centrale e tre torri secondarie disposte attorno ad un cortile di pianta falciforme. La struttura era circondata da un poderoso antemurale – del quale emergono tracce evidenti – composto da cinque torri e cortine murarie rettilinee, ad eccezione del fianco Nord, naturalmente protetto dai rilievi delle Giare.
Realizzata in blocchi di basalto, la costruzione presenta un impianto trilobato, con mastio centrale e tre torri secondarie disposte attorno ad un cortile di pianta falciforme. La struttura era circondata da un poderoso antemurale – del quale emergono tracce evidenti – composto da cinque torri e cortine murarie rettilinee, ad eccezione del fianco Nord, naturalmente protetto dai rilievi delle Giare.
Realizzata in blocchi di basalto, la costruzione presenta un impianto trilobato, con mastio centrale e tre torri secondarie disposte attorno ad un cortile di pianta falciforme. La struttura era circondata da un poderoso antemurale – del quale emergono tracce evidenti – composto da cinque torri e cortine murarie rettilinee, ad eccezione del fianco Nord, naturalmente protetto dai rilievi delle Giare.
Il Nuraghe Codas è un monotorre costruito in blocchi di basalto situato a circa 7 Km a Sud di Paulilatino. Insieme ai Nuraghi Forreddos, De Mesu e Su Guzzu forma un quadrilatero tra i territori di Zerfaliu e Paulilatino. Pur avendo subito diversi crolli ha mantenuto intatta la sua maestosità. (Marco Cocco)
Il Nuraghe Sant’Anastasia si trova a circa 200 m di distanza dalla periferia Nord-Est di Soddì. Si tratta di un monotorre costruito con blocchi di basalto ben lavorati. Si presenta in buono stato di conservazione. All’interno è possibile osservare, a sinistra del corridoio ad ogiva, l’accesso rialzato al piano superiore. (Marco Cocco)
Il Nuraghe Sant’Anastasia si trova a circa 200 m di distanza dalla periferia Nord-Est di Soddì. Si tratta di un monotorre costruito con blocchi di basalto ben lavorati. Si presenta in buono stato di conservazione. All’interno è possibile osservare, a sinistra del corridoio ad ogiva, l’accesso rialzato al piano superiore. (Marco Cocco)
Il Nuraghe Sant’Anastasia si trova a circa 200 m di distanza dalla periferia Nord-Est di Soddì. Si tratta di un monotorre costruito con blocchi di basalto ben lavorati. Si presenta in buono stato di conservazione. All’interno è possibile osservare, a sinistra del corridoio ad ogiva, l’accesso rialzato al piano superiore. (Marco Cocco)
Il Nuraghe Sant’Anastasia si trova a circa 200 m di distanza dalla periferia Nord-Est di Soddì. Si tratta di un monotorre costruito con blocchi di basalto ben lavorati. Si presenta in buono stato di conservazione. All’interno è possibile osservare, a sinistra del corridoio ad ogiva, l’accesso rialzato al piano superiore. (Marco Cocco)
Nell’area di Is Lapideddas, ad Ovest del paese di Gonnosnò, sono state individuate quattro tombe dei giganti, poste a poca distanza l’una dall’altra e in diverso stato di conservazione. Sono costruite con blocchi di calcare locale e misurano poco più di 10 metri di lunghezza, tranne una, di dimensioni assai ridotte e costruita con pietrame medio e minuto legato da malta di fango.
A causa di scavi abusivi, non è stato restituito un contesto stratigrafico intatto. Tuttavia, dai pochi dati riscontrabili ancora utili, è stato possibile riconoscere una sequenza databile tra l’età del Bronzo medio avanzato e il Bronzo recente. Nell’area dell’esedra di una delle tombe sono stati documentati due focolari a pozzetto, che hanno restituito materiali inquadrabili nella cultura di Monte Claro, e invitano ad ipotizzare una frequentazione del sito precedente la realizzazione della sepoltura. http://www.giarasardegna.it
Nell’area di Is Lapideddas, ad Ovest del paese di Gonnosnò, sono state individuate quattro tombe dei giganti, poste a poca distanza l’una dall’altra e in diverso stato di conservazione. Sono costruite con blocchi di calcare locale e misurano poco più di 10 metri di lunghezza, tranne una, di dimensioni assai ridotte e costruita con pietrame medio e minuto legato da malta di fango.
A causa di scavi abusivi, non è stato restituito un contesto stratigrafico intatto. Tuttavia, dai pochi dati riscontrabili ancora utili, è stato possibile riconoscere una sequenza databile tra l’età del Bronzo medio avanzato e il Bronzo recente. Nell’area dell’esedra di una delle tombe sono stati documentati due focolari a pozzetto, che hanno restituito materiali inquadrabili nella cultura di Monte Claro, e invitano ad ipotizzare una frequentazione del sito precedente la realizzazione della sepoltura. http://www.giarasardegna.it