La TdG è situata ai confini tra Guasila, Ortacesus e Pimentel. I conci del sepolcro, per gran parte interrato, sono di diverso tipo: in calcare, in basalto e pure in granito. E’ visibile, sia pure non bene perché interrata, la parte destra dell’esedra. A est si trova la stele, ben lavorata.
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La TdG è situata ai confini tra Guasila, Ortacesus e Pimentel. I conci del sepolcro, per gran parte interrato, sono di diverso tipo: in calcare, in basalto e pure in granito. E’ visibile, sia pure non bene perché interrata, la parte destra dell’esedra. A est si trova la stele, ben lavorata.
La T.d.G. è coperta da un fitto macchione e fuori si può notare solo una lastra di copertura appoggiata a nord. Riparo sotto roccia che si apre in un enorme masso granitico e spaziosa cavità con ampia imboccatura principale, delimitata ai lati da due lastroni ortostatici e già chiusa parzialmente. L’interesse maggiore è dovuto alla presenza di figure geometriche nella roccia affiorante che costituisce il pavimento del riparo, antropomorfe schematiche nella parete di fondo.
La T.d.G. è coperta da un fitto macchione e fuori si può notare solo una lastra di copertura appoggiata a nord. Riparo sotto roccia che si apre in un enorme masso granitico e spaziosa cavità con ampia imboccatura principale, delimitata ai lati da due lastroni ortostatici e già chiusa parzialmente. L’interesse maggiore è dovuto alla presenza di figure geometriche nella roccia affiorante che costituisce il pavimento del riparo, antropomorfe schematiche nella parete di fondo.
La T.d.G. è coperta da un fitto macchione e fuori si può notare solo una lastra di copertura appoggiata a nord. Riparo sotto roccia che si apre in un enorme masso granitico e spaziosa cavità con ampia imboccatura principale, delimitata ai lati da due lastroni ortostatici e già chiusa parzialmente. L’interesse maggiore è dovuto alla presenza di figure geometriche nella roccia affiorante che costituisce il pavimento del riparo, antropomorfe schematiche nella parete di fondo.
La T.d.G. è coperta da un fitto macchione e fuori si può notare solo una lastra di copertura appoggiata a nord. Riparo sotto roccia che si apre in un enorme masso granitico e spaziosa cavità con ampia imboccatura principale, delimitata ai lati da due lastroni ortostatici e già chiusa parzialmente. L’interesse maggiore è dovuto alla presenza di figure geometriche nella roccia affiorante che costituisce il pavimento del riparo, antropomorfe schematiche nella parete di fondo.
La T.d.G. è coperta da un fitto macchione e fuori si può notare solo una lastra di copertura appoggiata a nord. Riparo sotto roccia che si apre in un enorme masso granitico e spaziosa cavità con ampia imboccatura principale, delimitata ai lati da due lastroni ortostatici e già chiusa parzialmente. L’interesse maggiore è dovuto alla presenza di figure geometriche nella roccia affiorante che costituisce il pavimento del riparo, antropomorfe schematiche nella parete di fondo.
La T.d.G. è coperta da un fitto macchione e fuori si può notare solo una lastra di copertura appoggiata a nord. Riparo sotto roccia che si apre in un enorme masso granitico e spaziosa cavità con ampia imboccatura principale, delimitata ai lati da due lastroni ortostatici e già chiusa parzialmente. L’interesse maggiore è dovuto alla presenza di figure geometriche nella roccia affiorante che costituisce il pavimento del riparo, antropomorfe schematiche nella parete di fondo.
La T.d.G. è coperta da un fitto macchione e fuori si può notare solo una lastra di copertura appoggiata a nord. Riparo sotto roccia che si apre in un enorme masso granitico e spaziosa cavità con ampia imboccatura principale, delimitata ai lati da due lastroni ortostatici e già chiusa parzialmente. L’interesse maggiore è dovuto alla presenza di figure geometriche nella roccia affiorante che costituisce il pavimento del riparo, antropomorfe schematiche nella parete di fondo.
La T.d.G. è coperta da un fitto macchione e fuori si può notare solo una lastra di copertura appoggiata a nord. Riparo sotto roccia che si apre in un enorme masso granitico e spaziosa cavità con ampia imboccatura principale, delimitata ai lati da due lastroni ortostatici e già chiusa parzialmente. L’interesse maggiore è dovuto alla presenza di figure geometriche nella roccia affiorante che costituisce il pavimento del riparo, antropomorfe schematiche nella parete di fondo.
La sepoltura – del tipo a filari con stele centinata – conserva, in parte, il corpo tombale absidato orientato a E e costruito con blocchi di granito e di porfido poliedrici di medie dimensioni. Il breve corridoio interno, rettangolare, presenta le pareti formate da ortostati di base sui quali poggiano tre filari di blocchi sbozzati; il piano pavimentale è costituito dalla roccia affiorante. La sepoltura si data intorno al 1500 a.C.
La tomba di giganti si Sa Presone 1 presenta esedra semicircolare con fronte a filari. Sul lato destro della camera funeraria, absidata e coperta da lastroni si nota una piccola nicchia sopraelevata dal pavimento utilizzata per deporvi offerte o un defunto in posizione rannicchiata.