Sorta di altare cerimoniale di epoca incerta. Posto nelle immediate vicinanze del nuraghe e del villaggio nuragico omonimi
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Si tratta di una serie di ambienti aperti sul fianco occidentale di una collinetta di roccia calcarea. Il nucleo principale, frutto di varie trasformazioni relative a diverse fasi dell’utilizzo nel corso dei secoli, è costituito da tre ampie celle collegate fra loro e disposte in successione da Nord a Sud. Gli ambienti si affacciano su uno stretto terrapieno la parete di roccia presenta, due strette gradinate attraverso le quali è possibile raggiungere il pianoro soprastante.
Il nuraghe o probabilmente protonuraghe Monte Uri viste le caratteristiche, si presenta imponente, adddossato e quindi eretto in simbiosi con un roccione di granito, conserva la tholos intatta e con la sua posizione domina la campagna oschirese. Per noi è stata una grossa sorpresa vederlo, ammirarlo e poter confermare che dove è presente questo toponimo, generalmente si trovino resti di monumenti molto antichi. (ArcheoUri)
il piano urbanistico di Sassari (11 dic. 2014) lo definisce “Nuraghe Arcone I – Monte Palmas”
Sepoltura ipogeica con 10 domus de janas. Una degna di approfonditi studi ove si contano 10 coppelle convesse
Prov: Sassari
Autore: ArcheoUri Vagando
Codice Geo: NUR6951
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Nuraghe monotorre situato ad un”altezza di 250 s.lm.,praticamente è il sito che svetta più in alto di tutti i suoi “simili”,probabilmente svolgeva una funzione importantissima per il contesto in cui si trovava poichè domina la valle del Cuga dove ci sono più di 15 nuraghi in pochi kmq.
Si tratta di una serie di ambienti aperti sul fianco occidentale di una collinetta di roccia calcarea. Il nucleo principale, frutto di varie trasformazioni relative a diverse fasi dell’utilizzo nel corso dei secoli, è costituito da tre ampie celle collegate fra loro e disposte in successione da Nord a Sud. Gli ambienti si affacciano su uno stretto terrapieno la parete di roccia presenta, due strette gradinate attraverso le quali è possibile raggiungere il pianoro soprastante.
Si tratta di una serie di ambienti aperti sul fianco occidentale di una collinetta di roccia calcarea. Il nucleo principale, frutto di varie trasformazioni relative a diverse fasi dell’utilizzo nel corso dei secoli, è costituito da tre ampie celle collegate fra loro e disposte in successione da Nord a Sud. Gli ambienti si affacciano su uno stretto terrapieno la parete di roccia presenta, due strette gradinate attraverso le quali è possibile raggiungere il pianoro soprastante.
Si tratta di una serie di ambienti aperti sul fianco occidentale di una collinetta di roccia calcarea. Il nucleo principale, frutto di varie trasformazioni relative a diverse fasi dell’utilizzo nel corso dei secoli, è costituito da tre ampie celle collegate fra loro e disposte in successione da Nord a Sud. Gli ambienti si affacciano su uno stretto terrapieno la parete di roccia presenta, due strette gradinate attraverso le quali è possibile raggiungere il pianoro soprastante.
Costruito con massi di granito locale, ha una pianta di forma vagamente triangolare e presenta caratteristiche miste fra i nuraghi a corridoio (la tipologia di nuraghe più arcaica) e i nuraghi a tholos (evoluzione della precedente). La camera centrale con la copertura a tholos è ancora integra mentre sono parzialmente crollate le camere laterali. L’edificio è dotato di due ingressi, uno a sud-ovest (l’ingresso principale) e un altro a sud-est.
Prov: Sassari
Autore: Romano Stangherlin
Codice Geo: NUR6484
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È un’enorme roccia che ospita un ipogeo funerario del IV-III millennio a.C. Il sito ha avuto una straordinaria continuità d’uso lunga cinquemila anni, dal Neolitico al XIX secolo. Attualmente ospita il museo delle tradizioni etnografiche dell’Anglona, che racconta cultura agropastorale, vita delle comunità locali, storia e archeologia, a partire della tomba neolitica, che costituisce il livello più antico della Rocca: sei celle di dimensioni e forma varie, di cui due fuse in un unico ambiente.
A poca distanza dall’abitato di Sassari, la domus di Oredda sfoggia le sue bellezze decorative solo a chi va alla ricerca del mistero che caratterizza le domus de janas. Noi siamo andati all’inseguimento di questa jana in un campo, dal quale ti aspetteresti di tutto tranne che trovare un fosso, e successivamente entrare all’interno e trattenere il respiro per l’arte concentrata in essa.