Due tombe dei giganti situate nei pressi del nuraghe omonimo e del villaggio nuragico. nei pressi si attesta la presenza di un dolmen.
Prov: Sassari
Autore: Nicola Barbicha Tornello
Codice Geo: NUR12382
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Due tombe dei giganti situate nei pressi del nuraghe omonimo e del villaggio nuragico. nei pressi si attesta la presenza di un dolmen.
Il nuraghe aeddos sorge a 368 metri d” altezza nell” altipiano di “sa serra” di Orotelli. Il primo impianto risale all” età del bronzo (1300-900 a. C.) Il nuraghe ha una struttura trilobata, composta da una torre centrale e da tre torri concentriche. E costruito con grossi conci poliedrici di granito locale disposti a filari irregolari. L” altezza della muratura visibile dal mastio centrale raggiunge gli 8,30 metri.
Il nuraghe aeddos sorge a 368 metri d” altezza nell” altipiano di “sa serra” di Orotelli. Il primo impianto risale all” età del bronzo (1300-900 a. C.) Il nuraghe ha una struttura trilobata, composta da una torre centrale e da tre torri concentriche. E costruito con grossi conci poliedrici di granito locale disposti a filari irregolari. L” altezza della muratura visibile dal mastio centrale raggiunge gli 8,30 metri.
Conserva la tholos integra. è presente un insediamento nuragico nel suo intorno
Conserva la tholos integra. è presente un insediamento nuragico nel suo intorno
questo singolare monumento, composto da due torri sovrapposte, si erge solitario su una rupe altissima e impressionante a dominio della grande vallata del Rio “S’Acqua Callenti” proprio in prossimità del congiungimento con la valle del Flumendosa
Il Piscu è un maestoso nuraghe complesso, formato da una torre principale cui fu aggiunto un bastione con quattro torri angolari. Il monumento è situato all’interno di un antemurale pentalobato che difende l’abitato adiacente. Le strutture sono realizzate con blocchi di marna calcarea accuratamente lavorati e disposti su filari regolari. La torre principale, circolare (diametro m 11,00. altezza m 9,10), ha l’ingresso rivolto a sud-est (larghezza m 0,98), coperto da un architrave (m 1,52 x 0,60 x 0,72) con sovrastante finestrino di scarico. L’andito introduce nell’ampia camera eccentrica e circolare – priva di vani sussidiari – costruita con blocchi sbozzati e posti su filari orizzontali con l’ausilio di zeppe di rincalzo e di malta di fango. Non si conserva traccia della scala, sia nell’andito che nella camera, per cui è ipotizzabile che l’accesso alla sommità della torre avvenisse dagli spalti.
Il nuraghe Sisini sorge sulla sommità di una collinetta nelle campagne all’ingresso dell’omonima frazione. È caratterizzato da una pianta originale e poco comune, che riprende il modello dei templi a pozzo. È infatti costituita da una torre a base circolare preceduta da un massiccio bastione di forma quadrata. Probabile edificio unico e pozzo sacro.
Il nuraghe Sisini sorge sulla sommità di una collinetta nelle campagne all’ingresso dell’omonima frazione. È caratterizzato da una pianta originale e poco comune, che riprende il modello dei templi a pozzo. È infatti costituita da una torre a base circolare preceduta da un massiccio bastione di forma quadrata. Probabile edificio unico e pozzo sacro.
Il nuraghe Sisini sorge sulla sommità di una collinetta nelle campagne all’ingresso dell’omonima frazione. È caratterizzato da una pianta originale e poco comune, che riprende il modello dei templi a pozzo. È infatti costituita da una torre a base circolare preceduta da un massiccio bastione di forma quadrata. Probabile edificio unico e pozzo sacro.
Il nuraghe Sisini sorge sulla sommità di una collinetta nelle campagne all’ingresso dell’omonima frazione. È caratterizzato da una pianta originale e poco comune, che riprende il modello dei templi a pozzo. È infatti costituita da una torre a base circolare preceduta da un massiccio bastione di forma quadrata. Probabile edificio unico e pozzo sacro.
il parco di Pranu Muttedu rappresenta uno dei più suggestivi siti archeologici della Sardegna interna. L’area del parco si divide in due parti, per un estensione totale di circa 200 mila mq, è interessata da uno dei più importanti compendi monumentali della preistoria sarda. Gli scavi svolti all’inizio degli anni ’80, hanno portato alla luce numerosissimi manufatti di diversa tipologia e fattura, riferibili a comunità stanziali di cultura “Ozieri” risalenti al Neolitico recente (3200 – 2800 a.C). La presenza di numerose tombe e menhir fa pensare ad un utilizzo del sito in funzione di riti sepolcrali e religiosi, collegati al culto degli antenati. Il complesso archeologico Presenta la più alta concentrazione di Menhir che si conosca in Sardegna (circa sessanta, variamente distribuiti in coppie, allineamenti o gruppi).