Risultati della ricerca


#immagini: 134

Struttura nuragica Sa Mandra Manna

Nel sito sono stati individuati una sepoltura preistorica a ipogeo bicellulare con sviluppo longitudinale scavata nella parete meridionale del pianoro, che presenta, nella parte superiore, una lastra di roccia naturale che, vista frontalmente, dà al monumento un aspetto megalitico; un piccolo dolmen; una tomba di giganti; una fonte; una muraglia megalitica con tracce di successivi adattamenti; un nuraghe a corridoio. La muraglia del corridoio presenta massi di notevole dimensione, alcuni dei quali hanno incisioni lineari variamente orientate in prevalenza verticali che disegnano motivi a graticcio. Tra le incisioni si vedono piccole coppelle. (Monumenti aperti)

Struttura nuragica Sa Mandra Manna

Nel sito sono stati individuati una sepoltura preistorica a ipogeo bicellulare con sviluppo longitudinale scavata nella parete meridionale del pianoro, che presenta, nella parte superiore, una lastra di roccia naturale che, vista frontalmente, dà al monumento un aspetto megalitico; un piccolo dolmen; una tomba di giganti; una fonte; una muraglia megalitica con tracce di successivi adattamenti; un nuraghe a corridoio. La muraglia del corridoio presenta massi di notevole dimensione, alcuni dei quali hanno incisioni lineari variamente orientate in prevalenza verticali che disegnano motivi a graticcio. Tra le incisioni si vedono piccole coppelle. (Monumenti aperti)

Comune: TULA
Prov: Sassari
Autore: Piera Farina Sechi
Struttura nuragica Sa Mandra Manna

Nel sito sono stati individuati una sepoltura preistorica a ipogeo bicellulare con sviluppo longitudinale scavata nella parete meridionale del pianoro, che presenta, nella parte superiore, una lastra di roccia naturale che, vista frontalmente, dà al monumento un aspetto megalitico; un piccolo dolmen; una tomba di giganti; una fonte; una muraglia megalitica con tracce di successivi adattamenti; un nuraghe a corridoio. La muraglia del corridoio presenta massi di notevole dimensione, alcuni dei quali hanno incisioni lineari variamente orientate in prevalenza verticali che disegnano motivi a graticcio. Tra le incisioni si vedono piccole coppelle. (Monumenti aperti)

Struttura nuragica Sa Mandra Manna

Nel sito sono stati individuati una sepoltura preistorica a ipogeo bicellulare con sviluppo longitudinale scavata nella parete meridionale del pianoro, che presenta, nella parte superiore, una lastra di roccia naturale che, vista frontalmente, dà al monumento un aspetto megalitico; un piccolo dolmen; una tomba di giganti; una fonte; una muraglia megalitica con tracce di successivi adattamenti; un nuraghe a corridoio. La muraglia del corridoio presenta massi di notevole dimensione, alcuni dei quali hanno incisioni lineari variamente orientate in prevalenza verticali che disegnano motivi a graticcio. Tra le incisioni si vedono piccole coppelle. (Monumenti aperti)

Struttura nuragica Sa Mandra Manna

Nel sito sono stati individuati una sepoltura preistorica a ipogeo bicellulare con sviluppo longitudinale scavata nella parete meridionale del pianoro, che presenta, nella parte superiore, una lastra di roccia naturale che, vista frontalmente, dà al monumento un aspetto megalitico; un piccolo dolmen; una tomba di giganti; una fonte; una muraglia megalitica con tracce di successivi adattamenti; un nuraghe a corridoio. La muraglia del corridoio presenta massi di notevole dimensione, alcuni dei quali hanno incisioni lineari variamente orientate in prevalenza verticali che disegnano motivi a graticcio. Tra le incisioni si vedono piccole coppelle. (Monumenti aperti)

Tempio a pozzo di Cherchizzu o Su Laccheddu

Si tratta di un piccolo tempio per il culto delle acque, in cui si possono osservare, come è consuetudine, in questi monumenti, la scala e la camera; non resta, almeno apparentemente, traccia del vestibolo, il vano in cui, sopra il tavolo delle offerte, venivano esposti gli ex-voto donati alla divinità. Il vano scala, lungo 5 metri, è delimitato da pareti aggettanti che reggono 6 architravi superstiti dell’originaria copertura “a scala rovesciata”. I gradini sono regolari e ben lavorati e danno accesso alla bella cella circolare sotterranea, che conserva intatta la copertura ad ogiva e dove è contenuta l’acqua, elemento sacro. Il monumento è databile ad un periodo compreso tra la fine dell’età del bronzo recente e gli inizi del bronzo finale, tra il XII e il X secolo A.C. (Donna Nuragica)

Tempio a pozzo di Cherchizzu o Su Laccheddu

Si tratta di un piccolo tempio per il culto delle acque, in cui si possono osservare, come è consuetudine, in questi monumenti, la scala e la camera; non resta, almeno apparentemente, traccia del vestibolo, il vano in cui, sopra il tavolo delle offerte, venivano esposti gli ex-voto donati alla divinità. Il vano scala, lungo 5 metri, è delimitato da pareti aggettanti che reggono 6 architravi superstiti dell’originaria copertura “a scala rovesciata”. I gradini sono regolari e ben lavorati e danno accesso alla bella cella circolare sotterranea, che conserva intatta la copertura ad ogiva e dove è contenuta l’acqua, elemento sacro. Il monumento è databile ad un periodo compreso tra la fine dell’età del bronzo recente e gli inizi del bronzo finale, tra il XII e il X secolo A.C. (Donna Nuragica

Domus de Janas Ispiluncas

La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.

Domus de Janas Ispiluncas

La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.

Domus de Janas Chirisconis

La necropoli a domus de janas è scavata in un affioramento basaltico che domina la valle del Riu Mannu, lungo la strada provinciale Suni-Pozzomaggiore, nella regione della Planargia, nella Sardegna nord-occidentale. Il complesso ipogeo comprende 12 sepolture monocellulari e pluricellulari, con accesso quasi sempre costituito da un vestibolo.