Si trova nel comune di Chiaramonti nell’ampio territorio di Orria Pitzinna ma precisamente nel tancato di Badu Bolta e-o di Peruchi, proprio a fianco della chiesetta campestre dedicata a Santa Maria Maddalena e, adiacente ai resti ottocenteschi prima dell’anno mille al villaggio abbandonato di Orria Pithinna. Vi si arriva percorrendo la strada che porta all’eremo di Santa Giusta de s’Abba, fino all’altezza della chiesa di Santa Maria Maddalena, oppure lasciando la strada asfaltata all’altezza del ponte sul rio Iscanneddu-Badu Olta e proseguendo per il dolce pendio verso nord-ovest. Si tratta di una Domos ricavata su una prominenza tufacea bianco-grigia di cui è composto tutto il substrato geologico della regione ed è costituita da una unica ampia cella che sopra l’ingresso presenta un’ampia nicchia dove si riponevano le offerte o gli idoli apotropaici.
#immagini: 34432
Si trova nel comune di Chiaramonti nell’ampio territorio di Orria Pitzinna ma precisamente nel tancato di Badu Bolta e-o di Peruchi, proprio a fianco della chiesetta campestre dedicata a Santa Maria Maddalena e, adiacente ai resti ottocenteschi prima dell’anno mille al villaggio abbandonato di Orria Pithinna. Vi si arriva percorrendo la strada che porta all’eremo di Santa Giusta de s’Abba, fino all’altezza della chiesa di Santa Maria Maddalena, oppure lasciando la strada asfaltata all’altezza del ponte sul rio Iscanneddu-Badu Olta e proseguendo per il dolce pendio verso nord-ovest. Si tratta di una Domos ricavata su una prominenza tufacea bianco-grigia di cui è composto tutto il substrato geologico della regione ed è costituita da una unica ampia cella che sopra l’ingresso presenta un’ampia nicchia dove si riponevano le offerte o gli idoli apotropaici.
Si trova nel comune di Chiaramonti nell’ampio territorio di Orria Pitzinna ma precisamente nel tancato di Badu Bolta e-o di Peruchi, proprio a fianco della chiesetta campestre dedicata a Santa Maria Maddalena e, adiacente ai resti ottocenteschi prima dell’anno mille al villaggio abbandonato di Orria Pithinna. Vi si arriva percorrendo la strada che porta all’eremo di Santa Giusta de s’Abba, fino all’altezza della chiesa di Santa Maria Maddalena, oppure lasciando la strada asfaltata all’altezza del ponte sul rio Iscanneddu-Badu Olta e proseguendo per il dolce pendio verso nord-ovest. Si tratta di una Domos ricavata su una prominenza tufacea bianco-grigia di cui è composto tutto il substrato geologico della regione ed è costituita da una unica ampia cella che sopra l’ingresso presenta un’ampia nicchia dove si riponevano le offerte o gli idoli apotropaici.
La camera funeraria è costruita con filari aggettanti che determinano una copertura a sezione ogivale. La struttura muraria è in tecnica mista, ortostatica e a filari irregolari di grossi massi ciclopici. Sulla fronte era collocata una stele centinata bilitica con lunetta e riquadro incorniciante il portello. La parte sommitale della lunetta, pur se lacunosa, rivela la peculiarità della presenza di due incavi, residui dei tre presenti originariamente. I materiali rinvenuti nel corso dello scavo, provengono per la quasi totalità dall’esedra e sono riconducibili ad una fase iniziale del Bronzo medio. (Anna Depalmas, Silvia Vidili)
La camera funeraria è costruita con filari aggettanti che determinano una copertura a sezione ogivale. La struttura muraria è in tecnica mista, ortostatica e a filari irregolari di grossi massi ciclopici. Sulla fronte era collocata una stele centinata bilitica con lunetta e riquadro incorniciante il portello. La parte sommitale della lunetta, pur se lacunosa, rivela la peculiarità della presenza di due incavi, residui dei tre presenti originariamente. I materiali rinvenuti nel corso dello scavo, provengono per la quasi totalità dall’esedra e sono riconducibili ad una fase iniziale del Bronzo medio. (Anna Depalmas, Silvia Vidili)
La camera funeraria è costruita con filari aggettanti che determinano una copertura a sezione ogivale. La struttura muraria è in tecnica mista, ortostatica e a filari irregolari di grossi massi ciclopici. Sulla fronte era collocata una stele centinata bilitica con lunetta e riquadro incorniciante il portello. La parte sommitale della lunetta, pur se lacunosa, rivela la peculiarità della presenza di due incavi, residui dei tre presenti originariamente. I materiali rinvenuti nel corso dello scavo, provengono per la quasi totalità dall’esedra e sono riconducibili ad una fase iniziale del Bronzo medio. (Anna Depalmas, Silvia Vidili)
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Gonnesa Archeologica
Codice Geo: NUR2343
> Scheda Geoportale
Il nuraghe Mogoresu, forse mono torre, è situato in posizione prospiciente il mare. Ubicato vicino al Nuraghe is Arenas è stato distrutto dal lavoro nella vicina cava, talchè la sua memoria è attestata solo dalle poche pietre sparse nel terreno circostante.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Gonnesa Archeologica
Codice Geo: NUR4017
> Scheda Geoportale
Complesso funerario neolitico a Domus de Janas che si sviluppa lungo la formazione tufacea del colle di Serra Maverru. Comprende numerosi ipogei dai vari sviluppi planimetrici, riadattati o trasformati con l’aggiunta di strutture murarie di pietra.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Gonnesa Archeologica
Codice Geo: NUR7095
> Scheda Geoportale
Il villaggio Nuragico di S’Acqua e sa Canna “, costituito da diverse capanne , si sviluppa su di un altopiano roccioso a ridosso del canale dove scorre il “Riu Sa Canna . Per via dei crolli si intravedono solo poche mura delle capanne . Appare evidente però il muro di cinta del villaggio formato da grossi massi . Il villaggio si trova a qualche centinaio di metri dalle costruzioni megalitiche di Monte Generè .
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Gonnesa Archeologica
Codice Geo: NUR15133
> Scheda Geoportale
Il villaggio Nuragico di S’Acqua e sa Canna “, costituito da diverse capanne , si sviluppa su di un altopiano roccioso a ridosso del canale dove scorre il “Riu Sa Canna . Per via dei crolli si intravedono solo poche mura delle capanne . Appare evidente però il muro di cinta del villaggio formato da grossi massi . Il villaggio si trova a qualche centinaio di metri dalle costruzioni megalitiche di Monte Generè .
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Gonnesa Archeologica
Codice Geo: NUR15133
> Scheda Geoportale
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Gonnesa Archeologica
Codice Geo: NUR15133
> Scheda Geoportale