Il Nuraghe Pedru Loddu si trova su un altura, a circa 6 Km a Sud-Est di San Vito. Si presenta come un nuraghe complesso parzialmente inglobato in una cresta di roccia in granito. Presenta un bell’ingresso architravato che immette, dopo un breve corridoio coperto con lastre, alla camera interna. Lungo il corridoio si apre a sinistra l’accesso al vano scala e a destra un ingresso a un altro ambiente, entrambi sono ingombri di materiale di crollo.
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Si tratta probabilmente di un nuraghe complesso, con una torre centrale ben visibile ed un altro ambiente adiacente (sul lato sud). L’intera struttura è circondata da un opera muraria che, nella parte nord, presenta un corridoio parallelo di cui resta traccia evidente. (Archeo Sarrabus)
Poco prima di Muravera, al km 51, adiacente alla SS 125, il monumento è ben segnalato e di facile accesso. L’edificio è costituito da un mastio al quale fu aggiunto, in tempi successivi, un bastione trilobato ad andamento concavo-convesso che racchiudeva un piccolo cortile. L’insieme misura m 24 sull’asse N-S e 16 su quello O-E. Il mastio, di pianta circolare (m 9 di diametro esterno), si conserva per un’altezza massima residua di circa 10 m.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
Una delle due tombe di giganti situate nei pressi dell’omonimo nuraghe
Una delle due tombe di giganti situate nei pressi dell’omonimo nuraghe
Una delle due tombe di giganti situate nei pressi dell’omonimo nuraghe
In un bancone roccioso granitico, di forma irregolare, sono state scavate due domos de Janas monocellulari. La zona circostante è caratterizzata da un fitto bosco di querce. Le due sepolture ipogeiche, distanti circa m.1 dall’altra, sono rispettivamente scavate nel lato Nord e nel lato Ovest di un bancone granitico