Il dolmen si trova su una emergenza basaltica, sulla sponda settentrionale del Riu Coraggiu, a circa 200 metri a Nord del Nuraghe Nela. Il vano funerario è delimitato attualmente da tre ortostati, su di essi poggia un grande lastrone di copertura.
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Il dolmen si trova su una emergenza basaltica, sulla sponda settentrionale del Riu Coraggiu, a circa 200 metri a Nord del Nuraghe Nela. Il vano funerario è delimitato attualmente da tre ortostati, su di essi poggia un grande lastrone di copertura.
La tomba di giganti Sa Dom ”e S”Orcu è uno dei monumenti nuragici meglio conservati. Edificata su una leggero rialzo del terreno, è del tipo con fronte ad esedra a filari. Il corpo tombale, absidato, disposto lungo l”asse SE-NO, è lungo m 15,20. L”opera muraria è costituita da blocchi di basalto di medie dimensioni ben lavorati e disposti a filari regolari. In alcuni punti della muratura si osserva l”uso di zeppe di allettamento. (Sardegna Cultura)
La tomba di giganti Sa Dom ”e S”Orcu è uno dei monumenti nuragici meglio conservati. Edificata su una leggero rialzo del terreno, è del tipo con fronte ad esedra a filari. Il corpo tombale, absidato, disposto lungo l”asse SE-NO, è lungo m 15,20. L”opera muraria è costituita da blocchi di basalto di medie dimensioni ben lavorati e disposti a filari regolari. In alcuni punti della muratura si osserva l”uso di zeppe di allettamento. (Sardegna Cultura)
Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.
Santa Vittoria costituisce uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica. Esteso per più di 3 ettari, è difeso a S/S-O dal dirupo naturale e a N-O da una muraglia che segue il margine roccioso. Il santuario presenta quattro gruppi principali di edifici: i due templi e la “capanna del sacerdote”, il “recinto delle feste”, il gruppo del recinto del “doppio betilo” e il gruppo est-sud-est
L’imponente nuraghe “Sa Fraigada” ( dal sardo: “ la costruzione” ) è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ( Monte della Chiesa ) ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale. La costruzione è stata realizzata con massi sbozzati di grandi dimensioni e disposti in filari abbastanza regolari; le pietre più grandi misurano fino a 2,60 metri di lunghezza e oltre 1 metro di altezza. ‘E stato costruito su uno spuntone roccioso, in una grande piana chiamata “dei cavalli” per via degli equini che abbondano liberi e selvaggi. Il nuraghe é contornato di menhir naturali; dalla piana fino alla cima possiamo trovare megaliti di ogni forma e dimensione, che conferiscono fascino a questo territorio. Nella zona soffia spesso il maestrale, che rende l’altopiano gelido d’inverno ma fresco d’estate. In ogni stagione lo si visiti, questo luogo emana un’energia particolare; permette di respirare un’aria purissima e di stare qualche ora a contatto con la natura incontaminata.
L’imponente nuraghe “Sa Fraigada” ( dal sardo: “ la costruzione” ) è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ( Monte della Chiesa ) ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale. La costruzione è stata realizzata con massi sbozzati di grandi dimensioni e disposti in filari abbastanza regolari; le pietre più grandi misurano fino a 2,60 metri di lunghezza e oltre 1 metro di altezza. ‘E stato costruito su uno spuntone roccioso, in una grande piana chiamata “dei cavalli” per via degli equini che abbondano liberi e selvaggi. Il nuraghe é contornato di menhir naturali; dalla piana fino alla cima possiamo trovare megaliti di ogni forma e dimensione, che conferiscono fascino a questo territorio. Nella zona soffia spesso il maestrale, che rende l’altopiano gelido d’inverno ma fresco d’estate. In ogni stagione lo si visiti, questo luogo emana un’energia particolare; permette di respirare un’aria purissima e di stare qualche ora a contatto con la natura incontaminata.
Il complesso è costituito da un protonuraghe, da un villaggio e da una tomba di giganti. Il protonuraghe, del tipo “a corridoio”, ha una planimetria vagamente ellissoidale e si addossa ad una emergenza granitica. L”opera muraria è costituita da grossi blocchi poligonali di granito.
Il complesso è costituito da un protonuraghe, da un villaggio e da una tomba di giganti. Il protonuraghe, del tipo “a corridoio”, ha una planimetria vagamente ellissoidale e si addossa ad una emergenza granitica. L”opera muraria è costituita da grossi blocchi poligonali di granito.
Il Nuraghe Piscu, situato all’interno del parco archeologico di proprietà comunale dal 1982, costeggia la S.S. 128 in direzione Mandas. Piscu è il monumento maggiormente rappresentativo della civiltà nuragica della Trexenta .
Il Nuraghe Piscu, situato all’interno del parco archeologico di proprietà comunale dal 1982, costeggia la S.S. 128 in direzione Mandas. Piscu è il monumento maggiormente rappresentativo della civiltà nuragica della Trexenta .