Il complesso nuragico di Tamùli è un importante sito archeologico risalente all”età del Bronzo medio (1500-1200 a.C.). Il sito era ben noto già nella prima metà dell”Ottocento grazie soprattutto alla descrizione che lo studioso gen. Alberto Della Marmora fece nel suo Voyage en Sardaigne, pubblicato nel 1840. Nell”atlante allegato illustrò compiutamente con numerosi disegni il nuraghe, due delle tre tombe dei giganti presenti, i betili ed alcuni conci presenti sul posto
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Circa nel 2010 in questo riparo sotto roccia fu rinvenuta una antica sepoltura. La roccia soprastante ha la particolarità di ricordare la forma della stele centinate delle tome dei giganti a prospetto
Un acrocoro roccioso, dominante sul promontorio di Villasimius, Capo Boi, la valle di Campus, Is Cuccureddus, ove era situato il villaggio nuragico poi Tempio di Astarte. Fra gli anfratti furono costruiti degli sbarramenti di muratura a secco, tipicamente nuragica. Attorno è facile rinvenire residui di fornace di terracotta e qualche coccio nuragico. Nelle vicinanze fu rinvenuta una sepoltura sotto roccia
Un acrocoro roccioso, dominante sul promontorio di Villasimius, Capo Boi, la valle di Campus, Is Cuccureddus, ove era situato il villaggio nuragico poi Tempio di Astarte. Fra gli anfratti furono costruiti degli sbarramenti di muratura a secco, tipicamente nuragica. Attorno è facile rinvenire residui di fornace di terracotta e qualche coccio nuragico. Nelle vicinanze fu rinvenuta una sepoltura sotto roccia
Un acrocoro roccioso, dominante sul promontorio di Villasimius, Capo Boi, la valle di Campus, Is Cuccureddus, ove era situato il villaggio nuragico poi Tempio di Astarte. Fra gli anfratti furono costruiti degli sbarramenti di muratura a secco, tipicamente nuragica. Attorno è facile rinvenire residui di fornace di terracotta e qualche coccio nuragico. Nelle vicinanze fu rinvenuta una sepoltura sotto roccia
Un acrocoro roccioso, dominante sul promontorio di Villasimius, Capo Boi, la valle di Campus, Is Cuccureddus, ove era situato il villaggio nuragico poi Tempio di Astarte. Fra gli anfratti furono costruiti degli sbarramenti di muratura a secco, tipicamente nuragica. Attorno è facile rinvenire residui di fornace di terracotta e qualche coccio nuragico. Nelle vicinanze fu rinvenuta una sepoltura sotto roccia
Un acrocoro roccioso, dominante sul promontorio di Villasimius, Capo Boi, la valle di Campus, Is Cuccureddus, ove era situato il villaggio nuragico poi Tempio di Astarte. Fra gli anfratti furono costruiti degli sbarramenti di muratura a secco, tipicamente nuragica. Attorno è facile rinvenire residui di fornace di terracotta e qualche coccio nuragico. Nelle vicinanze fu rinvenuta una sepoltura sotto roccia
Un acrocoro roccioso, dominante sul promontorio di Villasimius, Capo Boi, la valle di Campus, Is Cuccureddus, ove era situato il villaggio nuragico poi Tempio di Astarte. Fra gli anfratti furono costruiti degli sbarramenti di muratura a secco, tipicamente nuragica. Attorno è facile rinvenire residui di fornace di terracotta e qualche coccio nuragico. Nelle vicinanze fu rinvenuta una sepoltura sotto roccia
Il complesso nuragico di Tamùli è un importante sito archeologico risalente all”età del Bronzo medio (1500-1200 a.C.). Il sito era ben noto già nella prima metà dell”Ottocento grazie soprattutto alla descrizione che lo studioso gen. Alberto Della Marmora fece nel suo Voyage en Sardaigne, pubblicato nel 1840. Nell”atlante allegato illustrò compiutamente con numerosi disegni il nuraghe, due delle tre tombe dei giganti presenti, i betili ed alcuni conci presenti sul posto
E’ ricavata in un masso erratico di calcare, lavorato anche all’esterno, di forma all’incirca trapezoidale. . Sulla facciata principale, dotata di ingresso, fu realizzata una “stele centinata” alta quasi 4 metri sulla cui sommità erano originariamente posti tre piccoli betili. Nella facciata posteriore è osservabile un altro piccolo ingresso, forse di epoca anteriore. La cultura materiale rinvenuta durante gli scavi è di tipo Bonnanaro (prima età del bronzo).
Si tratta di quattro tombe di giganti. Le particolarità: la totale assenza, all’ ingresso delle tombe, dell’ esedra l’ assomiglianza ad una chiglia di nave rovesciata che può essere riscontrata o paragonata con dei monumenti sepolcrali chiamati “navetas” tipici della civiltà Talayotica di Minorca e delle isole Baleari. Queste grandi opere sono realizzati in lastre di calcare disposte a filari progressivamente sempre più aggettanti verso l’alto e la copertura era ottenuta mediante una serie di lastre che fungevano da architrave.
Si tratta di quattro tombe di giganti. Le particolarità: la totale assenza, all’ ingresso delle tombe, dell’ esedra l’ assomiglianza ad una chiglia di nave rovesciata che può essere riscontrata o paragonata con dei monumenti sepolcrali chiamati “navetas” tipici della civiltà Talayotica di Minorca e delle isole Baleari. Queste grandi opere sono realizzati in lastre di calcare disposte a filari progressivamente sempre più aggettanti verso l’alto e la copertura era ottenuta mediante una serie di lastre che fungevano da architrave.