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TESTA DI GUERRIERO CON COPRICAPO A PIUME

32) TESTA DI GUERRIERO CON COPRICAPO A PIUME
Nome: testa di guerriero con copricapo a piume
Professione: guerriero
Altezza: 6,4 cm
Vestiario e aspetto: copricapo coronato da piume, tratti longilinei e schematici tipici della scultura medionuragica, occhi a globetto, orecchie sproporzionate fra parte alta e parte bassa, capelli a ciocche striate che scendono oblique sulle tempie
Luogo di ritrovamento: Decimoputzu (CA), in cortile di casa privata in centro abitato
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: all’interno, nel mezzo della corona di penne che sorge da un largo diadema cilindrico, sporge un piccolo perno a cilindro spezzato in sommità. ..forse un appiccagnolo (era un ciondolo? )
Curiositá: il bronzetto fu rinvenuto nel maggio del 1859 nel cortile di una casa privata, insieme a braccialetti di bronzo e stoviglie.
1) Nel rilievo di Medinet-Habu, raffigurante la vittoria di Ramses III sui Popoli del Mare avvenuta in Egitto nel 1178 a. C., vengono rappresentati guerrieri con lo stesso copricapo identificati con i Peleset (Filistei), popolo citato anche nella Bibbia, proveniente forse da Creta e insediato alla fine dell’età del Bronzo in Palestina.
2) Altra rappresentazione di copricapo simile è presente sul disco di Festo, trovato nel luglio 1908 (da una spedizione archeologica italiana 🙂 ) a Festo sull’isola di Creta sotto un muro di un palazzo minoico. È un disco in terracotta del 1700 a. C. e contiene 241 simboli tra cui LA TESTA DI UN UOMO CON ELMO ORNATO DA PENNACCHIO del tutto simile a quella dei Peleset di Medinet-Habu. Il disco è conservato nel Museo Archeologico di Heraklion, Creta
fotografia del bronzetto di D. Cotutiu
Le altre immagini sono state prese dal web
Per approfondimenti: G. Lilliu “Sculture della Sardegna Nuragica” – ed. ILISSO ( pag. 167-168)

Comune: DECIMOPUTZU
Prov:
Autore: Dana Cotutiu
SACERDOTESSA

33) SACERDOTESSA
Nome: sacerdotessa
Etá: 2916 anni … più o meno
Dimensione: altezza 12,7 cm
Luogo di nascita: Sardegna (così dicono)
Destinazione: vergognosamente in svendita in qualche asta nonostante sia PATRIMONIO DI TUTTI!!!

Comune:
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
Uomo con Primizie

34) UOMO CHE OFFRE PRIMIZIE
Nome: uomo che offre primizie
Professione: sconosciuta
Altezza: 12,5 cm
Vestiario e aspetto: copricapo a calottina, viso oblungo e solenne, occhi a mandorla, arcata sopraccigliare unitaria, naso pronunciato. Indossa una tunica aderente con orlo anteriore frangiato; sopra la tunica, indossa “un giaco di pelle, limitato alla vita e scollato, senza maniche, che dobbiamo immaginare aperto sul fianco sinistro”; a tracolla sulla spalla destra porta una larga bandoliera con pugnale ad elsa gamma sul petto custodito nel fodero. Con la mano destra porge il saluto devozionale, con la mano sinistra protesa in avanti sostiene un piatto tondeggiante.
Luogo di ritrovamento: Serri (NU), loc. Santa Vittoria, dal recinto del cosiddetto tempio ipetrale
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: piedi e parte delle gambe erano mancanti, spezzate poco sopra le caviglie
Curiositá: il piatto dell’offerta contiene vari pezzi allungati che si sovrappongono incrociandosi; per la forma morbida e rettangolare sembrerebbero fette di carne ritagliate e scelte per farne offerta alla divinitá
fotografie di G. Exana
Per approfondimenti: G. Lilliu “Sculture della Sardegna Nuragica” – ed. ILISSO ( pag. 173-174)

Comune: SERRI
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
DONNA CHE OFFRE UNA CIOTOLA

35) DONNA CHE OFFRE UNA CIOTOLA
Nome: donna che offre una ciotola
Professione: sconosciuta
Altezza: 10,4 cm
Vestiario e aspetto: testa grande con viso squadrato e lineamenti marcati, sopracciglia in rilievo, naso arcuato, occhi a tondino cerchiato, bocca sottilmente incisa. Un velo sul capo nasconde le orecchie (si intravedono in rilievo) ma lascia scoperta la fronte dove si vedono i capelli spartiti in due bande da una scriminatura mediana. Il corpo sottilissimo è coperto da una lunga tunica aperta davanti, forse chiusa da bottoni non visibili, con strette balze inferiori che terminano con una zona più larga ornata con frange o pieghe della veste. La donna è infine avvolta in un mantello ampio con orlo decorato che dalle spalle scende fino alle caviglie e copre le braccia fino ai polsi. Con la mano sinistra porge una grossa ciotola molto incavata e segnata da incisioni che si irraggiano dal fondo all’orlo; il braccio destro è ridotto a un moncherino….forse porgeva il saluto devozionale
Luogo di ritrovamento: Serri (NU) loc. Santa Vittoria, dal recinto circolare con sedile n.5 (pianta di G.Lilliu in “Civiltá”, 1963, pag. 206, figurati. 43), destinato forse alla raccolta o vendita di ex voto
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: piedi e parte del braccio destro mancanti; rotti i tratti dell’orlo inferiore del mantello
fotografie G. Exana
Per approfondimenti: pag.219-220, “Sculture della Sardegna Nuragica” – G. Lilliu

Comune: SERRI
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
DONNA CHE RECA SUL CAPO UNA CESTA CON DONI

36) DONNA CHE RECA SUL CAPO UNA CESTA CON DONI
Nome: donna che reca sul capo una cesta con doni
Professione: sconosciuta
Altezza: 9,5 cm
Vestiario e aspetto: La donna indossa una veste semplice lunga fino alle caviglie e stretta in vita che scende a campana. Ha una testa a capocchia, occhi a tondino incavato, bocca ampia e cava (un sorriso?), orecchie a sventola. Sul capo porta una cesta sferica di paglia intrecciata all’interno della quale si distinguono nettamente 3 oggetti disposti a trifoglio che emergono dal l’orlo del recipiente. Potrebbero essere – secondo Lilliu – focacce di pasta al miele, oppure tortelle miste di ricotta formaggio fresco ed erbe aromatiche.
Luogo di ritrovamento: Villasor (CA), loc. sconosciuta
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: rotto il braccio destro negli anni ’60 (era però ancora visibile in una fotografia del 1956); mancanti anche il braccio sinistro e le gambe alle caviglie
Curiositá: ancora una volta grazie SOLO a una fotografia precedente, Lilliu può descrivere in modo completo i gesti rappresentati nel bronzetto: il braccio destro afferra, con una mano appena abbozzata, l’orlo del canestro mentre il braccio sinistro è sollevato col gomito piegato e porge il saluto rituale che accompagna la preghiera e l’offerta alla divinità.
L’offerta viene così descritta da Lilliu: “dolciumi di civiltà pastorale e contadina preparati nell’intimità sacra della casa dalle donne e cose sacre, in un certo senso; essi stessi perché fatti soltanto in occasioni solenni”
fotografia di F. Cannas
Per approfondimenti: G. Lilliu “Sculture della Sardegna Nuragica” – ed. ILISSO ( pag. 385-386)

Comune: VILLASOR
Prov:
Autore: F. Cannas
SCROFA GRAVIDA

37) SCROFA GRAVIDA
Nome: scrofa gravida
Categoria: animale
Lunghezza: 4,2 cm
Altezza: 2,5 cm
Aspetto: suino di piccola taglia e d’aspetto selvatico con coda a riccio, ungulatature nelle zampe, setole sulla schiena (segnate a tratteggio). Testa massiccia con orecchie a punta, occhi a globetto, muso a ventosa dove due forellini ciechi indicano le narici e una sottile incisione trasversale evidenzia la bocca.
Luogo di ritrovamento: BUDDUSÒ (OT), loc. Nuraghe Iselle, tomba all’interno del nuraghe
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: il volume della pancia e l’assenza di connotazioni di genere suggeriscono a Lilliu che si tratti di una scrofa gravida
Curiositá: il bronzetto fu ritrovato nel 1819 dentro una tomba all’interno del nuraghe Iselle insieme a oggetti di bronzo (armi, bracciali, spillone) e a stoviglie grossolane che corredavano la sepoltura del defunto.
L’animale è di piccola taglia, caratteristica – come riportato da Lilliu – tipica del micromorfismo sardo dovuto a peculiarità climatiche ed ambientali.
fotografia del bronzetto di G. Exana
Altra fotografia: porcellini in libertà sul Supramonte

Comune: BUDDUSO'
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
NAVICELLA NURAGICA CON PROTOME BOVINA E INCISIONE LATINA

38) NAVICELLA NURAGICA CON PROTOME BOVINA E INCISIONE LATINA
Nome: navicella nuragica con protome bovina
Dimensioni: lunghezza 21,5 cm. larghezza 6,3 cm.
Aspetto: lo scafo è piatto e orlato, la prua e la poppa sono contraddistinte dallo spigolo di una carena che sottolinea la somiglianza con un’imbarcazione. Due listelli longitudinali di rinforzo e di bilanciamento dello scafo si congiungono con il listello maggiore a ponte. Protome bovina che sporge in avanti con un elegante flessuoso inarcamento del collo, corna importanti e appuntite, appena ricurve all’indietro.
Luogo di ritrovamento: Sardegna, località sconosciuta
Residenza attuale: Antiquarium Arborense di Oristano
Segni particolari: nel fondo interno e su un fianco la navicella presenta un’incisione a punti in LATINO aggiunta in tempi successivi; considerato prezioso, l’oggetto fu tramandato di generazione in generazione in una famiglia finché divenne di proprietà di un ricco signore provinciale in età romana.
Note generali: per anni sono state considerate semplici lucerne…ora per molti studiosi trattasi di navi votive, vere e proprie rappresentazioni delle navi nuragiche utilizzate in epoca lontana; in alcuni esemplari si notano addirittura le cuciture di assemblaggio del fasciame.
Ringraziamo Mariafranca Floris per averci inviato questa immagine ?
Descrizione e immagine dell’iscrizione della navicella tratta da “Sculture della Sardegna Nuragica” – G. Lilliu pag. 482

Comune:
Prov:
Autore: Maria Franca Floris
OFFERENTE CON STAMPELLA

39) OFFERENTE CON STAMPELLA
Nome: offerente con stampella
Professione: sconosciuta
Altezza: 13 cm
Vestiario e aspetto: personaggio maschile leggermente inclinato in avanti, la mano destra alzata porge il saluto devozionale; la mano sinistra impugna, a metá altezza, un bastone cilindrico liscio con sommità a semiluna: per Lilliu è una stampella. Sul capo indossa un berretto con calotta bombata e lembo ripiegato sulla fronte: l’archetipo dell’attuale “berrìtta” sarda, un berretto maschile tipicamente mediterraneo, di larga diffusione. Indossa un corsaletto attillato, un gonnellino lungo fino alle ginocchia con tre cordoni a funicella ritorta (uno sul davanti e due sui fianchi), una mantellina corta e liscia che copre le spalle fino alle anche ed è unita sul davanti sul collo con una fettuccia. Sul petto porta il pugnale ad elsa gammata. Il viso è spigoloso con tratti pronunciati: naso arcuato, breve e sottile taglio della bocca senza labbra, occhi incisi a tondino. Gambe nude con muscoli del polpaccio ben marcati.
Luogo di ritrovamento: Serri (NU), loc. Santa Vittoria
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: la troncatura del piede destro del bronzetto, ridotto al calcagno, e la presenza del bastone simile a una stampella fa pensare – dice Lilliu – alla figura di un mutilato che fa voto alla divinità della gruccia di sostegno implorando la guarigione o rendendo grazie per aver ripreso a camminare.
Il piede sinistro del bronzetto è integro.
Curiositá: Lilliu nota una forte somiglianza tra il gonnellino del bronzetto con quello, anch’esso a cordoni, delle statuette siriache rappresentanti divinità … o devoti …. dei Musei di Berlino e di Amburgo.
Inoltre il nostro bronzetto sembra raffigurare più che un guerriero un pastore agiato (come rivela la veste) e il pugnale ad elsa gammata avrebbe quindi un valore simbolico più che militare.
fotografie di G. Exana

Comune: SERRI
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
Pisside

40) PISSIDE

Nome: pisside
Altezza: 2 cm.
Aspetto: forma a sferoide molto schiacciata, fondo stretto e piano, pareti inclinate, un’ansa per parte a maniglia orizzontale forata; coperchio rotondo con due anse sull’orlo simili a quelle del recipiente. Le quattro anse venivano legate con cordicelle, in modo da chiudere il vasetto.
Luogo di ritrovamento: Serri (NU), località Santa Vittoria, tra il muro di cinta, il tempio a pozzo e l’orlo dell’altopiano (1929)
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: sia il vaso che il coperchio sono decorati a cordoni circolari concentrici che imitano la tessitura del canestro. Sopra il coperchio i cordoni disegnano un motivo a spirale.
Curiositá: il minuscolo vasetto bronzeo imita un cesto di fibra vegetale.

Comune: SERRI
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
DONNA OFFERENTE DI BONORVA

41) DONNA OFFERENTE DI BONORVA

Nome: donna offerente
Professione: sconosciuta
Altezza: 12,3 cm
Vestiario e aspetto: il bronzetto sorge ritto e frontale dal perno di infissione ancora visibile tra i piedi lunghi e sottili. Le due braccia sono protese aperte all’altezza della vita, le mani sono mancanti ma probabilmente reggevano entrambe un ex-voto. Il capo rotondo è coperto da un velo nella parte posteriore mentre la fronte è libera. È presente la solita schematizzazione a T di arcata sopraccigliare e naso, gli occhi sono a globetto, la bocca incisa. La donna indossa tre indumenti: una tunica leggera con una balza frangiata (segnata da rigature verticali e parallele), sopra una veste pesante di lana, infine un manto con collo alto sulle spalle, ripiegato sul davanti in modo da coprire le braccia e lasciare scoperto il corpo in modo da intravedere i globetti del seno.
Luogo di ritrovamento: Bonorva (SS), loc. Càntaru Addes (errato Badde Sole)
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: espressione accigliata e assorta. Entrambe le mani sono mancanti.
Curiositá: il manto presenta posteriormente decorazioni ornamentali nella metà superiore: quattro zone orizzontali campite da incisioni e riempite da tratteggio verticale spazieggiato. Un gusto decorativo di contenuto lineare che – per Lilliu – non è privo di significato culturale e cronologico (motivi ornamentali a zig-zag e spina di pesce alternati sono presenti ad esempio anche nella parte inferiore della tunica del bronzetto geometrico da Olimpia)

fotografie di R.S. Roberto – gruppo fb Viaggio nelle Antichitá della Sardegna

Per approfondimenti: G. Lilliu “Sculture della Sardegna Nuragica” – ed. ILISSO

Comune: BONORVA
Prov:
Autore: RS Roberto
Arciere

42) ARCIERE
Nome: arciere
Professione: guerriero
Etá: 2800 anni … più o meno
Dimensione: altezza 10,5 cm
Aspetto e vestiario: Indossa un elmo con piccole corna (probabilmente spezzate), porta l’arco (in parte mancante) sopra la spalla e faretra sul retro, indossa una tunica corta e la tipica piastra a difesa dello stomaco e basso ventre
Curiosità: per Lilliu la piastra ventrale (presente in numerosi bronzetti di arcieri) serviva per proteggere lo stomaco dal rimbalzo dell’arco… oggi per molti studiosi appare più plausibile l’ipotesi che la piastra servisse per difendere il petto e il basso ventre dalle frecce e dai colpi del nemico
Luogo di nascita: Sardegna (così dicono)
Ultima residenza: collezione privata in Svizzera
Destinazione: vergognosamente svenduto in qualche asta nonostante sia PATRIMONIO DI TUTTI!!!
Fotografie dal web

Comune:
Prov:
Autore:
Arciere

43) ARCIERE
Nome: arciere
Professione: guerriero
Etá: 2800 anni … più o meno
Dimensione: altezza 7,9 cm
Aspetto e vestiario: con una mano (mancante) probabilmente porge il saluto devozionale, con l’altra regge saldamente un oggetto (un arco?) che si appoggia sopra la spalla, sul retro porta la faretra. Ha un’elaborata acconciatura con trecce, sul capo indossa un elmo con base ornata con cerchi in rilievo sovrapposti.
Il corpo è ricoperto solo da due tuniche corte, nudi gli arti inferiori (mancanti nella parte terminale). Sul petto si nota la tipica piastra quadrangolare che protegge lo stomaco. Occhi a tondino, naso e arcata sopraccigliare realizzati con il noto stilismo a T.
Curiosità: per Lilliu la piastra ventrale (presente in numerosi bronzetti di arcieri) serviva per proteggere lo stomaco dal rimbalzo dell’arco… oggi per molti studiosi appare più plausibile l’ipotesi che la piastra servisse per difendere il petto e il basso ventre dalle frecce e dai colpi del nemico.
Luogo di nascita: Sardegna (così dicono)
Ultima residenza: collezione privata in Svizzera
Destinazione: vergognosamente svenduto in qualche asta nonostante sia PATRIMONIO DI TUTTI!!!

Comune:
Prov:
Autore: