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Su pirì de is Noccus

Il laghetto posto a nord del nuraghe Noccus ed a ca. 200 mt dallo stesso, è stato ricavato utilizzando un avvallamento naturale del terreno, di forma approssimativamente circolare, contornato da banchi rocciosi per circa 2/3 della sua circonferenza. La sponda a Nord e a Sud Ovest mostra evidenti segni dell’intervento umano che, con l’apposizione di massi di notevoli dimensioni sull’argine, ha imbrigliato le acque piovane e nel contempo ne ha aumentato la capienza.

Su pirì de is Noccus

Il laghetto posto a nord del nuraghe Noccus ed a ca. 200 mt dallo stesso, è stato ricavato utilizzando un avvallamento naturale del terreno, di forma approssimativamente circolare, contornato da banchi rocciosi per circa 2/3 della sua circonferenza. La sponda a Nord e a Sud Ovest mostra evidenti segni dell’intervento umano che, con l’apposizione di massi di notevoli dimensioni sull’argine, ha imbrigliato le acque piovane e nel contempo ne ha aumentato la capienza.

Area funeraria de Is Noccus

A circa 250 mt dal Nuraghe Noccus, su un banco roccioso, si trovano: 1 tafone molto particolare, oggi in parte crollato; 3 monoliti di notevoli dimensioni (alti ca. 250 cm), posti a poca distanza l’uno dall’altro, che potrebbero essere dei menhir; numerosi massi, di forme diverse e particolari, in alcuni casi adiacenti ai monoliti, in altri sparse senza un preciso ordine ma limitrofe a questi. A parere di una archeologa, i menhir sembrerebbe proprio potessero delimitare lo spazio funerario.

Area funeraria de Is Noccus

A circa 250 mt dal Nuraghe Noccus, su un banco roccioso, si trovano: 1 tafone molto particolare, oggi in parte crollato; 3 monoliti di notevoli dimensioni (alti ca. 250 cm), posti a poca distanza l’uno dall’altro, che potrebbero essere dei menhir; numerosi massi, di forme diverse e particolari, in alcuni casi adiacenti ai monoliti, in altri sparse senza un preciso ordine ma limitrofe a questi. A parere di una archeologa, i menhir sembrerebbe proprio potessero delimitare lo spazio funerario.

Area funeraria de Is Noccus

A circa 250 mt dal Nuraghe Noccus, su un banco roccioso, si trovano: 1 tafone molto particolare, oggi in parte crollato; 3 monoliti di notevoli dimensioni (alti ca. 250 cm), posti a poca distanza l’uno dall’altro, che potrebbero essere dei menhir; numerosi massi, di forme diverse e particolari, in alcuni casi adiacenti ai monoliti, in altri sparse senza un preciso ordine ma limitrofe a questi. A parere di una archeologa, i menhir sembrerebbe proprio potessero delimitare lo spazio funerario.

Area funeraria de Is Noccus

A circa 250 mt dal Nuraghe Noccus, su un banco roccioso, si trovano: 1 tafone molto particolare, oggi in parte crollato; 3 monoliti di notevoli dimensioni (alti ca. 250 cm), posti a poca distanza l’uno dall’altro, che potrebbero essere dei menhir; numerosi massi, di forme diverse e particolari, in alcuni casi adiacenti ai monoliti, in altri sparse senza un preciso ordine ma limitrofe a questi. A parere di una archeologa, i menhir sembrerebbe proprio potessero delimitare lo spazio funerario.

Area funeraria de Is Noccus

A circa 250 mt dal Nuraghe Noccus, su un banco roccioso, si trovano: 1 tafone molto particolare, oggi in parte crollato; 3 monoliti di notevoli dimensioni (alti ca. 250 cm), posti a poca distanza l’uno dall’altro, che potrebbero essere dei menhir; numerosi massi, di forme diverse e particolari, in alcuni casi adiacenti ai monoliti, in altri sparse senza un preciso ordine ma limitrofe a questi. A parere di una archeologa, i menhir sembrerebbe proprio potessero delimitare lo spazio funerario.

Tafone de Is Noccus

A circa 250 mt dal Nuraghe Noccus, su un banco roccioso, si trovano: 1 tafone molto particolare, oggi in parte crollato; 3 monoliti di notevoli dimensioni (alti ca. 250 cm), posti a poca distanza l’uno dall’altro, che potrebbero essere dei menhir; numerosi massi, di forme diverse e particolari, in alcuni casi adiacenti ai monoliti, in altri sparse senza un preciso ordine ma limitrofe a questi. A parere di una archeologa, i menhir sembrerebbe proprio potessero delimitare lo spazio funerario.

Complesso nuragico di Pranu Mutteddu

Il parco di Pranu Muttedu rappresenta uno dei più suggestivi siti archeologici della Sardegna interna. L’area del parco si divide in due parti, per un estensione totale di circa 200 mila mq. Gli scavi hanno portato alla luce numerosissimi manufatti riferibili a comunità stanziali di cultura “Ozieri” risalenti al Neolitico recente (3200 – 2800 a.C). Il complesso archeologico Presenta la più alta concentrazione di Menhir che si conosca in Sardegna.

Comune: GONI
Prov: Cagliari
Autore: Bibi Pinna
Codice Geo: NUR6812
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