Nella fenditura è presente una scalinata in pietra basaltica, squadrata e larga un metro, composta da tre rampe, due visibili, la terza coperta da detriti, intervallate da due pianerottoli. Tutti gli scalini sono costituiti da due blocchi di basalto squadrati ‘a misura’ e messi in opera inserendo tra essi un blocco a cuneo. In alcuni sono stati ricavati incavi circolari, interpretabili come coppelle con funzione lustrale, su altri spiccano rilievi mammillari.
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Probabile pozzo sacro o capanna nuragica del diametro di due metri e mezzo, con pietre lavorate con la tecnica “a martellina”, individuato dall’archeologo Nicola Dessì all’interno del parco cagliaritano di Monte Claro.
Probabile pozzo sacro o capanna nuragica del diametro di due metri e mezzo, con pietre lavorate con la tecnica “a martellina”, individuato dall’archeologo Nicola Dessì all’interno del parco cagliaritano di Monte Claro.
Probabile pozzo sacro o capanna nuragica del diametro di due metri e mezzo, con pietre lavorate con la tecnica “a martellina”, individuato dall’archeologo Nicola Dessì all’interno del parco cagliaritano di Monte Claro.
Probabile pozzo sacro o capanna nuragica del diametro di due metri e mezzo, con pietre lavorate con la tecnica “a martellina”, individuato dall’archeologo Nicola Dessì all’interno del parco cagliaritano di Monte Claro.
In prossimità dei resti del nuraghe Sorres e di cinque domus de janas, sorge l’ex cattedrale di San Pietro di Sorres. Una chiesa romanica, monumento nazionale dal 1894, che si trova su un colle di origine vulcanica in territorio del comune di Borutta, piccolo centro del Meilogu, in provincia di Sassari in Sardegna.
Edificata tra il XII e il XIII secolo, fu cattedrale della non più esistente diocesi di Sorres fino al 1503. Dal 1950 la chiesa e l’attiguo monastero ospitano una comunità di monaci benedettini.
Sorta di altare cerimoniale di epoca incerta. Posto nelle immediate vicinanze del nuraghe e del villaggio nuragico omonimi
Sorta di altare cerimoniale di epoca incerta. Posto nelle immediate vicinanze del nuraghe e del villaggio nuragico omonimi
Sorta di altare cerimoniale di epoca incerta. Posto nelle immediate vicinanze del nuraghe e del villaggio nuragico omonimi
Sorta di altare cerimoniale di epoca incerta. Posto nelle immediate vicinanze del nuraghe e del villaggio nuragico omonimi
Sorta di altare cerimoniale di epoca incerta. Posto nelle immediate vicinanze del nuraghe e del villaggio nuragico omonimi
il parco di Pranu Muttedu rappresenta uno dei più suggestivi siti archeologici della Sardegna interna. L’area del parco si divide in due parti, per un estensione totale di circa 200 mila mq. Gli scavi hanno portato alla luce numerosissimi manufatti riferibili a comunità stanziali di cultura “Ozieri” risalenti al Neolitico recente (3200 – 2800 a.C). Il complesso archeologico Presenta la più alta concentrazione di Menhir che si conosca in Sardegna.