NURAGHE NANNI ARRU’ – QUARTUCCIU
(forse il più bel e importante nuraghe emerso e interno all’area metropolitana di Cagliari. Un valore enorme. Decreto di interesse archeologico del 2018. Meglio tardi che mai. A.G.)
Decreto di dichiarazione di particolare interesse archeologico del 02.07.2018
Relazione
In una modesta altura, all’interno di una zona a forte utilizzo agricolo, insiste il nuraghe Nanni Arrù. Il monumento si configura come un nuraghe polilobato, dalla struttura molto complessa, solo parzialmente messa in luce da un breve intervento di scavo.
In pianta si individua una torre centra, su cui si addossano almeno quattro torri ad addizione concentrica, collegate da una cortina muraria che delimita un ampio cortile.
Il mastio risulta in posizione decentrata ed è posizionato frontalmente rispetto ad un’altra torre più piccola.
Le irregolarità della pianta e le modalità di addizione delle torri lasciano supporre più fasi di realizzazione. Intorno al polilobato, si ergeva una cinta muraria tutrrita, anche se è difficile stabilire il numero di torri presenti. Nell’areale sorgeva un agglomerato capannicolo collegato a un originario insediamento di età nuragica.
Lo stato di interro del sito garantisce un ottimo stato di conservazione dell’edificio nuragico.
I materiali provenienti dallo scavo, benché estremamente frammentari, individuano una lunga occupazione dell’area che va dalla fase della cultura di Ozieri (Neolitico) almeno all’età nuragica.
Purtroppo l’attività antropica intensa praticata fino ai nostri giorni non consente di individuare con certezza l’estensione dell’originario insediamento, che si ipotizza comunque essere consistente, sia per le dimensioni sia per l’ampio arco cronologico di frequentazione.
Per la complessa articolazione planimetrica, che denota differenti fasi edilizie, e per la posizione del sito all’interno di una zona capillarmente frequentata, il nuraghe Nanni Arrù è di importante interesse archeologico. Risulta una importante testimonianza di architettura nuragica, nonché un sito importante per conoscere le strategie insediamentali dell’areale del Golfo di Cagliari durante l’Età del Bronzo.
Gianfranca Salis
#immagini: 18478
NURAGHE NANNI ARRU’ – QUARTUCCIU
(forse il più bel e importante nuraghe emerso e interno all’area metropolitana di Cagliari. Un valore enorme. Decreto di interesse archeologico del 2018. Meglio tardi che mai. A.G.)
Decreto di dichiarazione di particolare interesse archeologico del 02.07.2018
Relazione
In una modesta altura, all’interno di una zona a forte utilizzo agricolo, insiste il nuraghe Nanni Arrù. Il monumento si configura come un nuraghe polilobato, dalla struttura molto complessa, solo parzialmente messa in luce da un breve intervento di scavo.
In pianta si individua una torre centra, su cui si addossano almeno quattro torri ad addizione concentrica, collegate da una cortina muraria che delimita un ampio cortile.
Il mastio risulta in posizione decentrata ed è posizionato frontalmente rispetto ad un’altra torre più piccola.
Le irregolarità della pianta e le modalità di addizione delle torri lasciano supporre più fasi di realizzazione. Intorno al polilobato, si ergeva una cinta muraria tutrrita, anche se è difficile stabilire il numero di torri presenti. Nell’areale sorgeva un agglomerato capannicolo collegato a un originario insediamento di età nuragica.
Lo stato di interro del sito garantisce un ottimo stato di conservazione dell’edificio nuragico.
I materiali provenienti dallo scavo, benché estremamente frammentari, individuano una lunga occupazione dell’area che va dalla fase della cultura di Ozieri (Neolitico) almeno all’età nuragica.
Purtroppo l’attività antropica intensa praticata fino ai nostri giorni non consente di individuare con certezza l’estensione dell’originario insediamento, che si ipotizza comunque essere consistente, sia per le dimensioni sia per l’ampio arco cronologico di frequentazione.
Per la complessa articolazione planimetrica, che denota differenti fasi edilizie, e per la posizione del sito all’interno di una zona capillarmente frequentata, il nuraghe Nanni Arrù è di importante interesse archeologico. Risulta una importante testimonianza di architettura nuragica, nonché un sito importante per conoscere le strategie insediamentali dell’areale del Golfo di Cagliari durante l’Età del Bronzo.
Gianfranca Salis
Attraverso una gola selvaggia, scavata da un torrente nel granito porfidico, si accede al villaggio nuragico di Praidas. I manufatti sono in condizioni di forte degrado e significativamente franati.
Prov: Nuoro
Autore: CORRADO MASCIA
Codice Geo: NUR12019
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La necropoli a domus de janas di Sas Concas o Sos Canzos di Oniferi può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute nella provincia di Nuoro ed è ricca di simbologie legate certamente al culto dei morti e di particolari architettonici che ne impreziosiscono le decorazioni. Ricavata sulla superficie di un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei.
Ricavate all’interno del corpo roccioso, le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi.
In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.
In questo sito, nel breve volgere di un paio di centinaio di metri, sono presenti monumenti risalenti alla cultura Abealzu, 2700- 2400 a.C., al primo Bronzo con la muraglia nuragica e al Bronzo sino all’epoca Romana, segnata dalle probabili tombe.
In questo sito, nel breve volgere di un paio di centinaio di metri, sono presenti monumenti risalenti alla cultura Abealzu, 2700- 2400 a.C., al primo Bronzo con la muraglia nuragica e al Bronzo sino all’epoca Romana, segnata dalle probabili tombe.
In questo sito, nel breve volgere di un paio di centinaio di metri, sono presenti monumenti risalenti alla cultura Abealzu, 2700- 2400 a.C., al primo Bronzo con la muraglia nuragica e al Bronzo sino all’epoca Romana, segnata dalle probabili tombe.
La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, ma comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell’esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all’inizio dell’età del Bronzo, 1800 a.C. circa.
Torre nuragica realizzata su un ammasso roccioso tafonato in granito, presidio degli approdi di Quirra
il nuraghe apparentemente formato da tre torri, all”interno si possono vedere tre nicchie. sulla sinistra una scala porta ai piani superiori , e intorno ad esso si vedono i resti del villaggio nuragico con alcune pietre rosse della zona. A sinistra del nuraghe si trova una piccola necropoli .
Il complesso è costituito da un esteso abitato difeso da un muraglia (lungh. m 120; alt. massima m 5,00): meglio conservata l’estremità nord-orientale in corrispondenza di una torre inglobata. Nel settore mediano probabilmente a protezione dell’ingresso all’acropoli. A mezza costa si trovano i resti di una seconda fortificazione, realizzata con grossi blocchi squadrati. Il villaggio si estende sulla sommità dell’altopiano e presenta numerose capanne; Il complesso è databile al 1400-1000 a.C.
Prov: Sassari
Autore: Castelsardo Sa Pedra Pertunta
Codice Geo: NUR5489
> Scheda Geoportale
Il complesso è costituito da un esteso abitato difeso da un muraglia (lungh. m 120; alt. massima m 5,00): meglio conservata l’estremità nord-orientale in corrispondenza di una torre inglobata. Nel settore mediano probabilmente a protezione dell’ingresso all’acropoli. A mezza costa si trovano i resti di una seconda fortificazione, realizzata con grossi blocchi squadrati. Il villaggio si estende sulla sommità dell’altopiano e presenta numerose capanne; Il complesso è databile al 1400-1000 a.C.
Prov: Sassari
Autore: Castelsardo Sa Pedra Pertunta
Codice Geo: NUR5489
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