Si può intravvedere un ingresso, nascosto da una grossa pianta di lentischio, attraverso il quale si accede ad una piccola camera circolare interrata e con copertura a tholos che presenta sulla sinistra una piccola apertura su un altro ambiente. Di fronte si nota la parte superiore di un altro piccolo passaggio, ciò fa pensare che il piano originale fosse più in basso di quello visibile oggi. Nuraghe misto Protonuraghe-Tholos
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Il nuraghe complesso di Santa Barbara è situato a circa tre km dal paese. Costruito in basalto, è di tipo quadrilobato ed è circondato da un ampio villaggio. Una campagna di scavi, effettuati nel 1986 esplorò una parte del villaggio ed in particolare una capanna. Quest’ultima era di forma circolare, costruita in pietra arenaria del Sinis; il pavimento era invece in tufo. In prossimità della capanna è stato rinvenuto un bacile rettangolare a due conche, comunicanti fra loro.
Posto nelle vicinanze dell’omonimo nuraghe
Posto nelle vicinanze dell’omonimo nuraghe
Escludendo la torre principale, il complesso si presenta ampiamente interrato tanto da rendere problematica la lettura delle parti che lo compongono.Nello spazio intorno al nuraghe si rileva la presenza di alcuni vani circolari, forse resti di un villaggio. Sempre nelle sue prossimità si nota la presenza di quella che potrebbe essere un’area sacrificale, chiamata dai Samatzesi “Sa piscedd’ ‘e su casu” a causa del suo particolare aspetto che ricorda una forma di formaggio.
E” costituito da pochi circoli basali che ne determinano però con precisione l”essenza di costruzione che fa parte di un più ampio contesto antropico nel territorio circostante con altre numerose emergenze poco distanti. Preminente la funzione di sentinella o dir si voglia di difesa. – Nuraghe del mestolo. In tema di utensili da cucina è singolare che questo nuraghe disti in linea d”aria circa un chilometro dal Nuraghe Cogàlzos (vedi) che significa “cucchiai (d”osso)”. Vedi Truddàriga.mu
Il nome gli deriva dal toponimo dl terreno, il quale a suo tempo fa riferimento al muso del dio Toro presente nelle domus poco lontane, ma anche con molta probabilità al periodo più recente medievale o addiritura ottocentesco, del rumore che fa la cascata omonima nel periodo invernale. “.su mummuttu de s’abba cando siche addobat dae punta de sas rocas aintro de sa pischina, faghet unu murrunzu mannu.
Si trova nell’ampia regione di runaghe Ruju da cui è poco discosto più a valle verso ponente.
In totale stato di rovina, resistono alcuni massi del circolo basale che ne identificano la presenza.
A ricordarne l’esistenza solo lpochi circoli di pietre che si sono salvati dall’azione devastatrice di uomini, talvolta da istituzioni a dir poco superficiali e disinteressate, durante l’apertura della strada a scorrimento veloce Sassari Tempio. Il tracciato infatti gli scorre ad appena qualche metro di distanza mettendo a repentaglio un area archeologica di primo ordine.
Si trova dentro il tancato omonimo
La presenza del termine re indica quasi certamente che il sito appartenne in epoca giudicale al patrimonio personale o familiare di uno dei giudici o re di Torres o del Logudoro.
E’ un nuraghe semplice
del tipo monotorre, con cameretta infrapiano il cui stato di conservazione si presenta molto problematico. Esistono infatti da cinque
a sei circoli di pietre di grandi e medie dimensioni, talune vagamente sbozzate, di trachite bruna disposte in filari disordinati. All’interno invece si può osservare bene la camera centrale alla quale si accede dalla relativa porta, anche questa costruita
con poderosi massi. Al suo interno ci sono le nicchie laterali, delle quali quella ad ovest èin buono stato di conservazione. Internamente dall’ingresso della camera principale si rileva anche l’ingresso del nuraghe non visibile dall’esterno. Si nota inoltre, anche una buona parte
del corridoio laterale che si snoda a spirale in senso orario, di questo, è bene conservata la parte iniziale, a dx della porta della camera centrale. Evidente anche la costruzione di copertura a piattabanda visibile salendo sul rudere.
E’ in stato di rovina abbastanza avanzato, tuttavia il monumento conserva alcune caratteristiche che ne fanno una costruzione particolare. Infatti nel nostro territorio vi sono altri nuraghi che hanno una apertura a Nord.Nuraghe del gallo” oppure “di Pullo”, nome latino. Nella fantasia popolare il gallo è una rappresentazione apotropaica del diavol