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Protome (Luristan) ma con bronzo analogo ai bronzetti sardi

Bronzo, a 7,6 cm, l 9,6 cm
Presumibilmente ritrovato in Luristan (Iran)
Luristan, inizio del I mill. a.C.
Basilea, Antikenmuseum, precedentemente collezione R.Hess.
Questa testa di animale ha una forma tubolare che si restringe verso il muso, ha grandi corna rivolte in dentro e zanne ripiegate verso il bordo del muso. La fronte è ornata di striscie di pelle borchiate di metallo, che attraversando la fronte bordano gli occhi; un altro elemento scende dalla fronte e si allarga verso il basso. Otto ciuffi di peli (?) si erigono al centro sopra la fronte. Il muso rotondo è scavato in profondità per 2 cm. La parte posteriore della protome è chiusa ed è completata da una stanghetta.
Un pendente simile proveniente dall’Iran, che pur con divergenze stilistiche ripete tutte le caratteristiche del reperto di Basilea, è apparso da poco sul mercato d’arte (Sotheby Parke Bernet, December 13th , 1979, nr. 139). Sembra evidente che questa tipologia iraniana, eseguita nella zona del Luristan, è servita da modello per il pezzo precedente proveniente dalla Sardegna.
È degno di nota il fatto che i valori dell’analisi dei metalli fatti nell’istituto di ricerca Rathgen a Berlino(J.Riederer) Tabella ill. 118, Nr. 63, non solo corrispondano ai valori del pezzo sardo, ma risultano coincidenti con la lega tipica dei bronzi sardi.
J. Riederer mi ha scritto questo:”Tutti e due i pezzi sono così simili nei particolari che non potrei escludere una provenienza comune”.
Stato di conservazione: il corno sinistro incrinato, altrimenti intatto. Patina verde scuro con punti di ossidazione rosso-bruno.
Non pubblicato

Comune:
Prov:
Autore:
Antico arciere sardo

19 Guerriero con elmo ornato di corna e con arco
Bronzo, h 22,8 cm, con condotto di colata 25 cm
Sardegna, località sconosciuta.
Cultura nuragica IX-VIII sec. a.C.
Il guerriero, in piedi a gambe divaricate, solleva la mano destra in segno di saluto o di preghiera.
Veste una doppia tunica e porta un elmo piatto con un rialzo a forma di mezzaluna (vedi pag.41 del catalogo) e lunghe corna ricurve la cui cima è decorata da un filo di metallo avvolto a spirale (ne è rimasta solo una). L’arco viene tenuto con la sinistra sulla spalla. Il collo è protetto da un collare decorato, il ventre da una piastra quadrata appesa ad una larga e lunga cinghia a V che scende dalle spalle, i polpacci da gambali rinforzati con elementi di metallo ed infine l’avambraccio sinistro da una lunga fascia fermapolso ornata con una spirale, che tutela anche la mano. L’armatura è completata da una faretra al cui lato è assicurata una spada.
La forma severa a T del viso affilato e forte con naso lungo e diritto sopra una piccola bocca, gli occhi grandi , tondi e sporgenti, così come le linee profonde con cui capelli, collare, faretra, fascia fermapolso e gambali vengono contraddistinti in gradevole contrasto con il resto della superficie levigata, sembrano tipici per un gruppo di bronzi nuragici arcaici. Stilisticamente affini sono un guerriero a Cagliari (G.Lilliu, Sculture della Sardegna nuragica, , 1966, nr.83), un guerriero della Bibliothèque Nationale, Parigi (E. Babelon – J. A. Blanchet, Cat. des bronzes antiques, 1895, nr. 918), così come uno dei tre arcieri del nuraghe Pizzinnu (Maetzke, tav. 6,1) dove fu anche ritrovato uno dei primi tori in bronzo (ved. pag. 44).
I valori dell’analisi dei metalli dell’istituto di ricerca Rathgen di Berlino (J.Riederer) corrispondono alla lega tipica dei bronzi sardi.
Stato di conservazione: la cima del corno destro è ricostruita, il condotto di colata poggia in parte ancora nel fissaggio originale di piombo. Patina verde scuro levigata con punti di ossidazione rosso-bruno.
Letteratura: SKK (Kunst und Kultur Sardiniens, 1980) Nr. 92
Bible Lands Museum Jerusalem

Comune:
Prov:
Autore:
Antico arciere sardo

19 Guerriero con elmo ornato di corna e con arco
Bronzo, h 22,8 cm, con condotto di colata 25 cm
Sardegna, località sconosciuta.
Cultura nuragica IX-VIII sec. a.C.
Il guerriero, in piedi a gambe divaricate, solleva la mano destra in segno di saluto o di preghiera.
Veste una doppia tunica e porta un elmo piatto con un rialzo a forma di mezzaluna (vedi pag.41 del catalogo) e lunghe corna ricurve la cui cima è decorata da un filo di metallo avvolto a spirale (ne è rimasta solo una). L’arco viene tenuto con la sinistra sulla spalla. Il collo è protetto da un collare decorato, il ventre da una piastra quadrata appesa ad una larga e lunga cinghia a V che scende dalle spalle, i polpacci da gambali rinforzati con elementi di metallo ed infine l’avambraccio sinistro da una lunga fascia fermapolso ornata con una spirale, che tutela anche la mano. L’armatura è completata da una faretra al cui lato è assicurata una spada.
La forma severa a T del viso affilato e forte con naso lungo e diritto sopra una piccola bocca, gli occhi grandi , tondi e sporgenti, così come le linee profonde con cui capelli, collare, faretra, fascia fermapolso e gambali vengono contraddistinti in gradevole contrasto con il resto della superficie levigata, sembrano tipici per un gruppo di bronzi nuragici arcaici. Stilisticamente affini sono un guerriero a Cagliari (G.Lilliu, Sculture della Sardegna nuragica, , 1966, nr.83), un guerriero della Bibliothèque Nationale, Parigi (E. Babelon – J. A. Blanchet, Cat. des bronzes antiques, 1895, nr. 918), così come uno dei tre arcieri del nuraghe Pizzinnu (Maetzke, tav. 6,1) dove fu anche ritrovato uno dei primi tori in bronzo (ved. pag. 44).
I valori dell’analisi dei metalli dell’istituto di ricerca Rathgen di Berlino (J.Riederer) corrispondono alla lega tipica dei bronzi sardi.
Stato di conservazione: la cima del corno destro è ricostruita, il condotto di colata poggia in parte ancora nel fissaggio originale di piombo. Patina verde scuro levigata con punti di ossidazione rosso-bruno.
Letteratura: SKK (Kunst und Kultur Sardiniens, 1980) Nr. 92
Bible Lands Museum Jerusalem

Comune:
Prov:
Autore:
Antico arciere sardo

19 Guerriero con elmo ornato di corna e con arco
Bronzo, h 22,8 cm, con condotto di colata 25 cm
Sardegna, località sconosciuta.
Cultura nuragica IX-VIII sec. a.C.
Il guerriero, in piedi a gambe divaricate, solleva la mano destra in segno di saluto o di preghiera.
Veste una doppia tunica e porta un elmo piatto con un rialzo a forma di mezzaluna (vedi pag.41 del catalogo) e lunghe corna ricurve la cui cima è decorata da un filo di metallo avvolto a spirale (ne è rimasta solo una). L’arco viene tenuto con la sinistra sulla spalla. Il collo è protetto da un collare decorato, il ventre da una piastra quadrata appesa ad una larga e lunga cinghia a V che scende dalle spalle, i polpacci da gambali rinforzati con elementi di metallo ed infine l’avambraccio sinistro da una lunga fascia fermapolso ornata con una spirale, che tutela anche la mano. L’armatura è completata da una faretra al cui lato è assicurata una spada.
La forma severa a T del viso affilato e forte con naso lungo e diritto sopra una piccola bocca, gli occhi grandi , tondi e sporgenti, così come le linee profonde con cui capelli, collare, faretra, fascia fermapolso e gambali vengono contraddistinti in gradevole contrasto con il resto della superficie levigata, sembrano tipici per un gruppo di bronzi nuragici arcaici. Stilisticamente affini sono un guerriero a Cagliari (G.Lilliu, Sculture della Sardegna nuragica, , 1966, nr.83), un guerriero della Bibliothèque Nationale, Parigi (E. Babelon – J. A. Blanchet, Cat. des bronzes antiques, 1895, nr. 918), così come uno dei tre arcieri del nuraghe Pizzinnu (Maetzke, tav. 6,1) dove fu anche ritrovato uno dei primi tori in bronzo (ved. pag. 44).
I valori dell’analisi dei metalli dell’istituto di ricerca Rathgen di Berlino (J.Riederer) corrispondono alla lega tipica dei bronzi sardi.
Stato di conservazione: la cima del corno destro è ricostruita, il condotto di colata poggia in parte ancora nel fissaggio originale di piombo. Patina verde scuro levigata con punti di ossidazione rosso-bruno.
Letteratura: SKK (Kunst und Kultur Sardiniens, 1980) Nr. 92
Bible Lands Museum Jerusalem

Comune:
Prov:
Autore:
Antico arciere sardo

19 Guerriero con elmo ornato di corna e con arco
Bronzo, h 22,8 cm, con condotto di colata 25 cm
Sardegna, località sconosciuta.
Cultura nuragica IX-VIII sec. a.C.
Il guerriero, in piedi a gambe divaricate, solleva la mano destra in segno di saluto o di preghiera.
Veste una doppia tunica e porta un elmo piatto con un rialzo a forma di mezzaluna (vedi pag.41 del catalogo) e lunghe corna ricurve la cui cima è decorata da un filo di metallo avvolto a spirale (ne è rimasta solo una). L’arco viene tenuto con la sinistra sulla spalla. Il collo è protetto da un collare decorato, il ventre da una piastra quadrata appesa ad una larga e lunga cinghia a V che scende dalle spalle, i polpacci da gambali rinforzati con elementi di metallo ed infine l’avambraccio sinistro da una lunga fascia fermapolso ornata con una spirale, che tutela anche la mano. L’armatura è completata da una faretra al cui lato è assicurata una spada.
La forma severa a T del viso affilato e forte con naso lungo e diritto sopra una piccola bocca, gli occhi grandi , tondi e sporgenti, così come le linee profonde con cui capelli, collare, faretra, fascia fermapolso e gambali vengono contraddistinti in gradevole contrasto con il resto della superficie levigata, sembrano tipici per un gruppo di bronzi nuragici arcaici. Stilisticamente affini sono un guerriero a Cagliari (G.Lilliu, Sculture della Sardegna nuragica, , 1966, nr.83), un guerriero della Bibliothèque Nationale, Parigi (E. Babelon – J. A. Blanchet, Cat. des bronzes antiques, 1895, nr. 918), così come uno dei tre arcieri del nuraghe Pizzinnu (Maetzke, tav. 6,1) dove fu anche ritrovato uno dei primi tori in bronzo (ved. pag. 44).
I valori dell’analisi dei metalli dell’istituto di ricerca Rathgen di Berlino (J.Riederer) corrispondono alla lega tipica dei bronzi sardi.
Stato di conservazione: la cima del corno destro è ricostruita, il condotto di colata poggia in parte ancora nel fissaggio originale di piombo. Patina verde scuro levigata con punti di ossidazione rosso-bruno.
Letteratura: SKK (Kunst und Kultur Sardiniens, 1980) Nr. 92
Bible Lands Museum Jerusalem

Comune:
Prov:
Autore:
Nuraghe S’Aspru

Il nuraghe S”Aspru, uno dei più grandi del Goceano è in cattivo stato e in parte pericolante. E” un nuraghe complesso, la cui torre centrale si trova al centro di un cortile rettangolare ed è chiusa entro un bastione circolare, al quale in seguito furono aggiunte altre tre torri, che non sono accessibili. All”interno della torre centrale si trovano tre nicchie e un corridoio che porta alla scala, con la quale si sale al piano superiore, dove si trova una seconda camera con copertura a tholos.

Nuraghe S’Aspru

Il nuraghe S”Aspru, uno dei più grandi del Goceano è in cattivo stato e in parte pericolante. E” un nuraghe complesso, la cui torre centrale si trova al centro di un cortile rettangolare ed è chiusa entro un bastione circolare, al quale in seguito furono aggiunte altre tre torri, che non sono accessibili. All”interno della torre centrale si trovano tre nicchie e un corridoio che porta alla scala, con la quale si sale al piano superiore, dove si trova una seconda camera con copertura a tholos.

Nuraghe Zuras

Il nuraghe è stato datato tra il XIV e il XII secolo a.C.
È importante per la messa in opera di grossi blocchi di basalto accuratamente squadrati, in particolare gli stipiti e l’architrave dell’entrata.
All’ingresso si trova, sulla sinistra, la rampa che conduceva alla terrazza superiore, mentre sulla destra è presente nella muratura una nicchia. Nella camera si notano le tre grandi nicchie ogivali alle pareti, il focolare centrale, e ancora integra, la thòlos che ne costituisce il soffitto.