È collocato su una piccola altura da cui si può apprezzare il panorama circostante. Si tratta di un nuraghe monotorre di circa 11 metri d”altezza con coperatura a tholos. Costruito con grandi blocchi di basalto scuro che, assieme ai licheni di color giallo, ne caratterizzano la colorazione (da cui deriva il nome, infatti nieddu in sardo significa nero, scuro). Nella torre sono presenti due aperture: un ingresso nella base, ancora parzialmente interrato, e, quasi sulla sommità, un finestrone
#immagini: 242
Il complesso, uno dei più importanti e meglio conservati della Sardegna nuragica, comprende un villaggio-santuario con circa cento capanne, due tempietti con annessi recinti e due sepolture megalitiche. Il villaggio è costituito da capanne isolate e da aggregati di capanne gravitanti su spazi centrali. Si contano sei raggruppamenti, alcuni dotati di pozzi-cisterna e pozzetti raccordati a condotte per l”acqua. Le capanne, circolari, sono realizzate a secco con filari irregolari
Il complesso, uno dei più importanti e meglio conservati della Sardegna nuragica, comprende un villaggio-santuario con circa cento capanne, due tempietti con annessi recinti e due sepolture megalitiche. Il villaggio è costituito da capanne isolate e da aggregati di capanne gravitanti su spazi centrali. Si contano sei raggruppamenti, alcuni dotati di pozzi-cisterna e pozzetti raccordati a condotte per l”acqua. Le capanne, circolari, sono realizzate a secco con filari irregolari
Il nuraghe Costa, comunemente chiamato Sa Reggia, comprende un nuraghe complesso, un villaggio circostante e un possente antemurale. Il nuraghe è costituito da un mastio e da un bastione di quattro torri secondarie con all’interno un cortile. La torre centrale (14 metri di diametro) è edificata con blocchi di basalto poligonali nella parte inferiore e ben lavorati in quella superiore.
Il “Tittiriola” di Bolotana è un nuraghe monotorre realizzato in blocchi di basalto, delimitato da un antemurale ed inserito in un villaggio di cui si apprezzano le tracce. Presenta un vano scala interno attualmente impraticabile perché interessato da crolli e sulla parte alta, in corrispondenza dell’ingresso, è chiaramente visibile un finestrone sormontato da un architrave. Nei pressi della struttura è visibile un pozzo sacro che pare sia stato ricoperto in tempi relativamente recenti.
Il Nuraghe conserva la tholos intatta, ma a causa del crollo all’ingresso non può essere visita. La camera presenta 4 nicchie, è uno dei pochissimi nuraghi finora conosciuti che abbia quest’ultima caratteristica.
Il nuraghe complesso di Santa Barbara è situato a circa tre km dal paese. Costruito in basalto, è di tipo quadrilobato ed è circondato da un ampio villaggio. Una campagna di scavi, effettuati nel 1986 esplorò una parte del villaggio ed in particolare una capanna. Quest’ultima era di forma circolare, costruita in pietra arenaria del Sinis; il pavimento era invece in tufo. In prossimità della capanna è stato rinvenuto un bacile rettangolare a due conche, comunicanti fra loro.
Il nuraghe Crabia è di tipo monotorre, sviluppato su due piani sovrapposti ancora integri, ognuno dei quali con una camera centrale circolare con copertura a tholos. La particolarità di questo nuraghe è la presenza di due scale: una a sinistra del corridoio d”ingresso, che porta al primo piano, perfettamente conservato, mentre l”altra scala, che corre in senso inverso alla prima, è nascosta in una nicchia, dentro la torre a destra, e porta ad una nicchia nascosta al primo piano.
La necropoli, datata alla seconda metà del IV millennio a.C. e ascrivibile alla cultura di Arzachena, è composta da cinque casse litiche, quattro delle quali contornate da circoli di pietre conficcate nel terreno che, originariamente, delimitavano il tumulo in terra e pietrisco che veniva eretto sopra la sepoltura.
La necropoli, datata alla seconda metà del IV millennio a.C. e ascrivibile alla cultura di Arzachena, è composta da cinque casse litiche, quattro delle quali contornate da circoli di pietre conficcate nel terreno che, originariamente, delimitavano il tumulo in terra e pietrisco che veniva eretto sopra la sepoltura.
La necropoli, datata alla seconda metà del IV millennio a.C. e ascrivibile alla cultura di Arzachena, è composta da cinque casse litiche, quattro delle quali contornate da circoli di pietre conficcate nel terreno che, originariamente, delimitavano il tumulo in terra e pietrisco che veniva eretto sopra la sepoltura.
La necropoli, datata alla seconda metà del IV millennio a.C. e ascrivibile alla cultura di Arzachena, è composta da cinque casse litiche, quattro delle quali contornate da circoli di pietre conficcate nel terreno che, originariamente, delimitavano il tumulo in terra e pietrisco che veniva eretto sopra la sepoltura.