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Nuraghe Abbauddi

Nuraghe monotorre in massi di pietra arenaria. La camera principale è fornita di tre nicchie asimmetriche.
Dal corridoio a destra parte la scala con 15 gradini. Altezza massima della torre m.9,15.
Nei pressi sono presenti i resti dell”insediamento e due domus de janas.

Nuraghe Sa Domu ‘e s’Orku

Nuraghe di tipo arcaico, è composto da due torri collegate fra loro da un cortile interno al quale si accede dall”ingresso . La parte più antica del nuraghe è la torre alla destra di chi entra, mentre la torre a sinistra e i muri di collegamento vennero aggiunti in seguito.

Tomba di Giganti di Mura Cuada

La tomba si trova in ottimo stato di conservazione, sia internamente che esternamente, la facciata costruita con blocchi di medie dimensioni ben squadrati e disposti in modo accurato, presenta al centro il basso portello d’accesso rettangolare (circa 50 cm. di larghezza e 60 di altezza). La camera funeraria, che raggiunge nel punto più alto circa 1,80 m di altezza, molto ben conservato anche l’abside che chiude posteriormente la camera.

Pozzo Sacro di santa Cristina

Il tempio a pozzo è la massima espressione architettonica della civiltà nuragica risalente a circa 3000 anni fa, ma sembra costruito oggi, con i suoi massi squadrati, perfettamente incastrati con una geometria perfetta.
Situato nei pressi di Paulilatino, è il pozzo sacro più rappresentativo dell’Isola
dove storie, leggende e verità si intrecciano tra loro.

Nuraghe Serbissi

Luogo di rara bellezza. L”insieme, di particolare suggestione, comprende un nuraghe complesso con annesso villaggio, una grotta con due ingressi, due tombe di giganti e due nuraghi monotorri.

Comune: OSINI
Prov: Nuoro
Autore: Cinzia Olias
Codice Geo: NUR659
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Nuraghe Mereu

Il nuraghe Mereu o ”Intro de Padente” , interamente costruito in bianco calcare, con pietre ben squadrate di medie dimensioni, è situato su un’altura che domina il territorio circostante. Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da una torre principale, e due torri secondarie ulteriormente protette da bastioni rettilinei.

Nuraghe Mereu

Il nuraghe Mereu o ”Intro de Padente” , interamente costruito in bianco calcare, con pietre ben squadrate di medie dimensioni, è situato su un’altura che domina il territorio circostante. Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da una torre principale, e due torri secondarie ulteriormente protette da bastioni rettilinei.

Pozzo sacro di Tattinu

Privo di strutture a vista e del vestibolo. è costituito dalla continuità lineare di scala (28-29 gradini) e di vano d’acqua che formano insieme un vuoto rettangolare lungo m 8,12 e largo 1,25-1,10. Anche la sezione “a bottiglia” del pozzo, ellittico in pianta (m 1,82 x 1,25 altezza m 5,12), lo diversifica dagli templi a pozzo della Sardegna. L’opera muraria interna è di tipo poliedrico.

Dolmen Sa Coveccada

Realizzato in trachite tufacea grigio-rosa, il monumento presenta pianta rettangolare dalle dimensioni di m 5 x 2,20 ed è formato da tre grandi lastre ortostatiche ben squadrate, collocate verticalmente in appositi canali di alloggiamento predisposti nel suolo roccioso prima della posa. Poggiato sopra, ad una altezza di 2 m e 10, un quarto lastrone di m 6 x 3 x 0,60 del peso di circa 18 tonnellate funge da copertura. È andata perduta la parete posteriore del dolmen e la relativa copertura, che doveva raggiungere un peso di circa 27 tonnellate.

Domus de Janas a prospetto di Sa Figu

La necropoli è formata da undici domus de janas sia mono che pluricellulari. La più ampia era in origine composta da cinque camere, ora unico vano per l’abbattimento delle pareti divisorie. Essa si caratterizza per la presenza di due distinte fasi di utilizzo: la prima del neolitico e la seconda della Media Età del Bronzo (1700 a.C.-1300 a.C.), quando almeno tre ipogei vennero trasformati in “domus a prospetto architettonico”.

Complesso nuragico Sa Figu

La necropoli è formata da undici domus de janas sia mono che pluricellulari. La più ampia era in origine composta da cinque camere, ora unico vano per l’abbattimento delle pareti divisorie. Essa si caratterizza per la presenza di due distinte fasi di utilizzo: la prima del neolitico e la seconda della Media Età del Bronzo (1700 a.C.-1300 a.C.), quando almeno tre ipogei vennero trasformati in “domus a prospetto architettonico”.

Domus de Janas Filigosa

La necropoli di Filigosa è un sito archeologico situato nel territorio del comune di Macomer, in provincia di Nuoro. È conosciuta per aver dato il nome a un’importante cultura dell’eneolitico sardo, la cultura di Filigosa, strettamente collegata a quella di Abealzu, tant’è che si parla spesso di cultura di Abealzu-Filigosa. La necropoli è composta da quattro domus de janas pluricellulari, scavate su un’altura tufacea e caratterizzate dalla presenza di lunghi dromos d’accesso.

Fu utilizzata dalle popolazioni protosarde dal III millennio a.C. fino ai primi secoli del II millennio a.C.; il rito funebre prevedeva la scarnificazione e la sepoltura in deposizione secondaria.

Venne scavata nel 1965 da Ercole Contu e successivamente da Alba Foschi negli anni ottanta.

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore: Franco Giona
Codice Geo: NUR7109
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