Il protonuraghe Friarosu di Mogorella ha una planimetria sub rettangolare con lati brevi convessi, in quanto riceve, alla base della massa muraria, tre ambienti di cui due sub ovali ed uno ellissoide, con copertura tronco ogivale.
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Il protonuraghe Friarosu di Mogorella ha una planimetria sub rettangolare con lati brevi convessi, in quanto riceve, alla base della massa muraria, tre ambienti di cui due sub ovali ed uno ellissoide, con copertura tronco ogivale.
Il protonuraghe Friarosu di Mogorella ha una planimetria sub rettangolare con lati brevi convessi, in quanto riceve, alla base della massa muraria, tre ambienti di cui due sub ovali ed uno ellissoide, con copertura tronco ogivale.
L”area archeologica è situata sul versante S del Monte Senes, nella Baronia, regione della costa E della Sardegna. La fonte conserva il pozzetto di captazione della sorgente naturale, tuttora alimentata e la parte O della facciata monumentale.
Avanza anche una parte del muro di recinzione-terrazzamento orientato N-S, costruito sull”affioramento della roccia granitica.
L”area archeologica è situata sul versante S del Monte Senes, nella Baronia, regione della costa E della Sardegna. La fonte conserva il pozzetto di captazione della sorgente naturale, tuttora alimentata e la parte O della facciata monumentale.
Avanza anche una parte del muro di recinzione-terrazzamento orientato N-S, costruito sull”affioramento della roccia granitica.
L”area archeologica è situata sul versante S del Monte Senes, nella Baronia, regione della costa E della Sardegna. La fonte conserva il pozzetto di captazione della sorgente naturale, tuttora alimentata e la parte O della facciata monumentale.
Avanza anche una parte del muro di recinzione-terrazzamento orientato N-S, costruito sull”affioramento della roccia granitica.
L’edificio sacro principale è articolato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamente di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fasi di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata. I reperti di cultura materiale restituiti dal tempio (materiale ceramico d’impasto e frammenti di oggetti in bronzo) permettono di datare la struttura tra l’età del Bronzo Finale e gli inizi della prima età del Ferro (XII-1X sec. a.C.).
L’edificio sacro principale è articolato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamente di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fasi di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata. I reperti di cultura materiale restituiti dal tempio (materiale ceramico d’impasto e frammenti di oggetti in bronzo) permettono di datare la struttura tra l’età del Bronzo Finale e gli inizi della prima età del Ferro (XII-1X sec. a.C.).
L’edificio sacro principale è articolato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamente di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fasi di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata. I reperti di cultura materiale restituiti dal tempio (materiale ceramico d’impasto e frammenti di oggetti in bronzo) permettono di datare la struttura tra l’età del Bronzo Finale e gli inizi della prima età del Ferro (XII-1X sec. a.C.).
L’area archeologica comprende un villaggio e due domus de janas, su un torrione granitico parzialmente circondato dal fiume Tèscere. Il nuraghe complesso si caratterizza per la presenza di cavità naturali integrate da strutture murarie. Le due domus sono scavate in due massi. La prima, monocellulare, è accessibile con un ingresso sopraelevato preceduto da un breve padiglione. La seconda presenta un unico vano devastato dal cedimento del masso dove si apriva l’ingresso
L’area archeologica comprende un villaggio e due domus de janas, su un torrione granitico parzialmente circondato dal fiume Tèscere. Il nuraghe complesso si caratterizza per la presenza di cavità naturali integrate da strutture murarie. Le due domus sono scavate in due massi. La prima, monocellulare, è accessibile con un ingresso sopraelevato preceduto da un breve padiglione. La seconda presenta un unico vano devastato dal cedimento del masso dove si apriva l’ingresso
L’area archeologica comprende un villaggio e due domus de janas, su un torrione granitico parzialmente circondato dal fiume Tèscere. Il nuraghe complesso si caratterizza per la presenza di cavità naturali integrate da strutture murarie. Le due domus sono scavate in due massi. La prima, monocellulare, è accessibile con un ingresso sopraelevato preceduto da un breve padiglione. La seconda presenta un unico vano devastato dal cedimento del masso dove si apriva l’ingresso