La tomba si trova in ottimo stato di conservazione, sia internamente che esternamente, la facciata costruita con blocchi di medie dimensioni ben squadrati e disposti in modo accurato, presenta al centro il basso portello d’accesso rettangolare (circa 50 cm. di larghezza e 60 di altezza). La camera funeraria, che raggiunge nel punto più alto circa 1,80 m di altezza, molto ben conservato anche l’abside che chiude posteriormente la camera.
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La tomba si trova in ottimo stato di conservazione, sia internamente che esternamente, la facciata costruita con blocchi di medie dimensioni ben squadrati e disposti in modo accurato, presenta al centro il basso portello d’accesso rettangolare (circa 50 cm. di larghezza e 60 di altezza). La camera funeraria, che raggiunge nel punto più alto circa 1,80 m di altezza, molto ben conservato anche l’abside che chiude posteriormente la camera.
Il monumento mostra un impianto planimetrico e architettonico tra i più straordinari che la cultura nuragica abbia prodotto. È stato dichiarato nel 1997 dall”UNESCO patrimonio dell”umanità. Il complesso presenta varie fasi costruttive caratterizzate dall”uso della pietra locale: il basalto della Giara, che prevale largamente, e la marna calcarea.
Prov: Medio Campidano
Autore: Beatrice Auguadro
Codice Geo: NUR4974
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Il monumento mostra un impianto planimetrico e architettonico tra i più straordinari che la cultura nuragica abbia prodotto. È stato dichiarato nel 1997 dall”UNESCO patrimonio dell”umanità. Il complesso presenta varie fasi costruttive caratterizzate dall”uso della pietra locale: il basalto della Giara, che prevale largamente, e la marna calcarea.
Prov: Medio Campidano
Autore: Beatrice Auguadro
Codice Geo: NUR4974
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Il monumento mostra un impianto planimetrico e architettonico tra i più straordinari che la cultura nuragica abbia prodotto. È stato dichiarato nel 1997 dall”UNESCO patrimonio dell”umanità. Il complesso presenta varie fasi costruttive caratterizzate dall”uso della pietra locale: il basalto della Giara, che prevale largamente, e la marna calcarea.
Prov: Medio Campidano
Autore: Beatrice Auguadro
Codice Geo: NUR4974
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Escludendo la torre principale, il complesso si presenta ampiamente interrato tanto da rendere problematica la lettura delle parti che lo compongono.Nello spazio intorno al nuraghe si rileva la presenza di alcuni vani circolari, forse resti di un villaggio. Sempre nelle sue prossimità si nota la presenza di quella che potrebbe essere un’area sacrificale, chiamata dai Samatzesi “Sa piscedd’ ‘e su casu” a causa del suo particolare aspetto che ricorda una forma di formaggio.
Escludendo la torre principale, il complesso si presenta ampiamente interrato tanto da rendere problematica la lettura delle parti che lo compongono.Nello spazio intorno al nuraghe si rileva la presenza di alcuni vani circolari, forse resti di un villaggio. Sempre nelle sue prossimità si nota la presenza di quella che potrebbe essere un’area sacrificale, chiamata dai Samatzesi “Sa piscedd’ ‘e su casu” a causa del suo particolare aspetto che ricorda una forma di formaggio.
Escludendo la torre principale, il complesso si presenta ampiamente interrato tanto da rendere problematica la lettura delle parti che lo compongono.Nello spazio intorno al nuraghe si rileva la presenza di alcuni vani circolari, forse resti di un villaggio. Sempre nelle sue prossimità si nota la presenza di quella che potrebbe essere un’area sacrificale, chiamata dai Samatzesi “Sa piscedd’ ‘e su casu” a causa del suo particolare aspetto che ricorda una forma di formaggio.
Escludendo la torre principale, il complesso si presenta ampiamente interrato tanto da rendere problematica la lettura delle parti che lo compongono.Nello spazio intorno al nuraghe si rileva la presenza di alcuni vani circolari, forse resti di un villaggio. Sempre nelle sue prossimità si nota la presenza di quella che potrebbe essere un’area sacrificale, chiamata dai Samatzesi “Sa piscedd’ ‘e su casu” a causa del suo particolare aspetto che ricorda una forma di formaggio.
Escludendo la torre principale, il complesso si presenta ampiamente interrato tanto da rendere problematica la lettura delle parti che lo compongono.Nello spazio intorno al nuraghe si rileva la presenza di alcuni vani circolari, forse resti di un villaggio. Sempre nelle sue prossimità si nota la presenza di quella che potrebbe essere un’area sacrificale, chiamata dai Samatzesi “Sa piscedd’ ‘e su casu” a causa del suo particolare aspetto che ricorda una forma di formaggio.
Escludendo la torre principale, il complesso si presenta ampiamente interrato tanto da rendere problematica la lettura delle parti che lo compongono.Nello spazio intorno al nuraghe si rileva la presenza di alcuni vani circolari, forse resti di un villaggio. Sempre nelle sue prossimità si nota la presenza di quella che potrebbe essere un’area sacrificale, chiamata dai Samatzesi “Sa piscedd’ ‘e su casu” a causa del suo particolare aspetto che ricorda una forma di formaggio.
Il Nuraghe è posizionato sul Monte Perdas de Fogu, a quota 230 slm. Nuraghe di tipo complesso di cui si conservano i paramenti della torre principale. A SSE si trova l’ingresso al monumento di forma trapezoidale. E’ presente uno stretto andito con sezione ogivale che conduce direttamente alla camera del mastio.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Salvatore Selis
Codice Geo: NUR1830
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