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Nuraghe Crabia

Il nuraghe Crabia è di tipo monotorre, sviluppato su due piani sovrapposti ancora integri, ognuno dei quali con una camera centrale circolare con copertura a tholos. La particolarità di questo nuraghe è la presenza di due scale: una a sinistra del corridoio d”ingresso, che porta al primo piano, perfettamente conservato, mentre l”altra scala, che corre in senso inverso alla prima, è nascosta in una nicchia, dentro la torre a destra, e porta ad una nicchia nascosta al primo piano.

Nuraghe Crabia

Il nuraghe Crabia è di tipo monotorre, sviluppato su due piani sovrapposti ancora integri, ognuno dei quali con una camera centrale circolare con copertura a tholos. La particolarità di questo nuraghe è la presenza di due scale: una a sinistra del corridoio d”ingresso, che porta al primo piano, perfettamente conservato, mentre l”altra scala, che corre in senso inverso alla prima, è nascosta in una nicchia, dentro la torre a destra, e porta ad una nicchia nascosta al primo piano.

Nuraghe S.Barbara

Il nuraghe complesso di Santa Barbara è situato a circa tre km dal paese. Costruito in basalto, è di tipo quadrilobato ed è circondato da un ampio villaggio. Una campagna di scavi, effettuati nel 1986 esplorò una parte del villaggio ed in particolare una capanna. Quest’ultima era di forma circolare, costruita in pietra arenaria del Sinis; il pavimento era invece in tufo. In prossimità della capanna è stato rinvenuto un bacile rettangolare a due conche, comunicanti fra loro.

Menhir Santu Anni

I menhir sono megaliti monolitici eretti solitamente nel corso del neolitico. In Sardegna prendono il nome di “perdas fittas”, cioè pietre infisse nel terreno.

Comune: ASUNI
Prov: Oristano
Autore: Franco Serreli
Menir di Pranu Murdegu

I menhir sono megaliti monolitici eretti solitamente nel corso del neolitico. In Sardegna prendono il nome di “perdas fittas”, cioè pietre infisse nel terreno.

Comune: ASUNI
Prov: Oristano
Autore: Franco Serreli
Domus de janas Sa Cisterra

Durante la costruzione venne trovata una vena d’acqua al di sotto che permette alla domus di essere sempre piena d’acqua, anche in periodi di siccità. Per questo motivo divenne un tempio dedicato alla fertilità, tant’è che venne scolpito nella roccia, attorno all’apertura della domus, l’organo riproduttivo femminile e, al di sopra di questo, l’organo riproduttivo maschile. Questi sono collegati da una canaletta incisa nella roccia, posta a asignificare la fecondazione.

Domus de janas di Mandras

Questa tomba, scavata nella trachite, mostra – nell’anticella e nel vano principale – il soffitto dipinto in modo da riprodurre il tetto di una capanna secondo due schemi tipologici differenti. Particolare interesse riveste, inoltre, il motivo a “reticolato” presente lungo le pareti della cella principale.

Domus de janas di Mandras

Questa tomba, scavata nella trachite, mostra – nell’anticella e nel vano principale – il soffitto dipinto in modo da riprodurre il tetto di una capanna secondo due schemi tipologici differenti. Particolare interesse riveste, inoltre, il motivo a “reticolato” presente lungo le pareti della cella principale.