Risultati della ricerca


#immagini: 228

Menhir di Biru ‘e Concas o Bidu ‘e Concas

Le indagini hanno individuato nel sito tracce di frequentanzione umana risalenti al periodo compreso tra il Neolitico Recente (3300-2700 a.C.) E l’Eneolitico (2700-1700). Le testimonianze più monumentali sono rappresentate dai numerosissimi menhir ancora oggi presenti nel sito, disposti in vari modi: singoli, in coppia, in triadi, in spettacolari allineamenti formati anche da 20 menhir, e in circoli. Ovunque passeggiando nel sito si possono notare menhir rovesciati a terra, interi o in frammenti, a testimoniare il fatto che la monumentalità del sito doveva essere ancora maggiore di quello che appare oggi.

Domus de Janas Sa Domu ‘e s’Orcu o Sa Grutta ‘e sa Perda

E’ una piccola grotta artificiale scavata in un unico blocco tondeggiante di pietra calcarea. L’ingresso, a bocca di forno, è esposto a Sud-Est e immette in un ambiente a sviluppo longitudinale, strutturato in più vani, che dovevano costituire le camere di una sepoltura ipogeica.

La tomba non presenta alcun motivo decorativo e, a causa di frequentazioni successive alla sua realizzazione e delle violazioni più recenti, non ha restituito corredo funerario. Viene datata al neolitico recente e dimostra la frequentazione del territorio fin dall’età prenuragica.

Domus de Janas Sa Domu ‘e s’Orcu o Sa Grutta ‘e sa Perda

E’ una piccola grotta artificiale scavata in un unico blocco tondeggiante di pietra calcarea. L’ingresso, a bocca di forno, è esposto a Sud-Est e immette in un ambiente a sviluppo longitudinale, strutturato in più vani, che dovevano costituire le camere di una sepoltura ipogeica.

La tomba non presenta alcun motivo decorativo e, a causa di frequentazioni successive alla sua realizzazione e delle violazioni più recenti, non ha restituito corredo funerario. Viene datata al neolitico recente e dimostra la frequentazione del territorio fin dall’età prenuragica.

Tomba di giganti di Oridda

La costruzione è unica, in quanto incarna anche degli elementi tipici dell’ambito ipogeico. Si tratta di una domus de janas riutilzzata in epoca nuragica, dove venne realizzata la stele e il corridoio. Rappresenta una peculiare tomba a prospetto architettonico.

Tomba di giganti di Oridda

La costruzione è unica, in quanto incarna anche degli elementi tipici dell’ambito ipogeico. Si tratta di una domus de janas riutilzzata in epoca nuragica, dove venne realizzata la stele e il corridoio. Rappresenta una peculiare tomba a prospetto architettonico.

Fonte nuragica di Puntanarcu

caratteristica mai descritta prima:è costruita a “TUTTO TONDO”: l’acqua si raccoglie in un corpo retrostante absidato: ” Il corpo di fabbrica, realizzato in opera isodoma con l’impiego di conci in pietra basaltica e trachitica, si conserva per una cospicua porzione di base (Fig. 1), che ne restituisce l’impianto planimetrico oblungo, articolato in un avancorpo rettilineo d’ingresso e in un corpo retrostante absidato, contenente la cella di raccolta dell’acqua sorgiva. Se l’icnografia rimanda uno
schema comune nelle fonti nuragiche, il dettaglio della definizione esterna absidale, nettamente demarcata con muratura isodoma .

Dolmen Iloi

Il sito, situato a 270 m sul livello del mare, si trova sulle sponde del lago Omodeo ed è composto da un nuraghe, un villaggio e due tombe dei giganti; nelle vicinanze è presente inoltre la necropoli di Ispiluncas costituita da una trentina di domus de janas che hanno restituito numeroso materiale di epoca prenuragica.

Il nuraghe, forse una reggia, è di tipo misto con bastione trilobato e risale al bronzo medio-recente.

Comune: SEDILO
Prov: Oristano
Autore: Franco Serreli
Domus de Janas Chirisconis

La necropoli a domus de janas è scavata in un affioramento basaltico che domina la valle del Riu Mannu, lungo la strada provinciale Suni-Pozzomaggiore, nella regione della Planargia, nella Sardegna nord-occidentale. Il complesso ipogeo comprende 12 sepolture monocellulari e pluricellulari, con accesso quasi sempre costituito da un vestibolo.

Dolmen Nela

“Il Dolmen si trova su una emergenza basaltica, sulla sponda settentrionale del Riu Coraggiu, a circa 200 metri a nord del Nuraghe Nela e di una tomba dei giganti a struttura isodoma – ora distrutta -che era in relazione con lo stesso nuraghe.” A. Moravetti