La struttura, occultata dalla fitta vegetazione, si trova a pochi passi in direzione ovest da quella che, quasi con certezza, è una fonte sacra. La costruzione si presenta a pianta circolare, con volta a tholos oramai completamente crollata nella sua sommità. Potrebbe trattarsi della parte superiore di un nuraghe quasi integralmente interrato, edificato con grandi massi poco rifiniti, e più difficilmente di un tempio a pozzo.
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La struttura, occultata dalla fitta vegetazione, si trova a pochi passi in direzione ovest da quella che, quasi con certezza, è una fonte sacra. La costruzione si presenta a pianta circolare, con volta a tholos oramai completamente crollata nella sua sommità. Potrebbe trattarsi della parte superiore di un nuraghe quasi integralmente interrato, edificato con grandi massi poco rifiniti, e più difficilmente di un tempio a pozzo.
La struttura, occultata dalla fitta vegetazione, si trova a pochi passi in direzione ovest da quella che, quasi con certezza, è una fonte sacra. La costruzione si presenta a pianta circolare, con volta a tholos oramai completamente crollata nella sua sommità. Potrebbe trattarsi della parte superiore di un nuraghe quasi integralmente interrato, edificato con grandi massi poco rifiniti, e più difficilmente di un tempio a pozzo.
La struttura, occultata dalla fitta vegetazione, si trova a pochi passi in direzione ovest da quella che, quasi con certezza, è una fonte sacra. La costruzione si presenta a pianta circolare, con volta a tholos oramai completamente crollata nella sua sommità. Potrebbe trattarsi della parte superiore di un nuraghe quasi integralmente interrato, edificato con grandi massi poco rifiniti, e più difficilmente di un tempio a pozzo.
La struttura, occultata dalla fitta vegetazione, si trova a pochi passi in direzione ovest da quella che, quasi con certezza, è una fonte sacra. La costruzione si presenta a pianta circolare, con volta a tholos oramai completamente crollata nella sua sommità. Potrebbe trattarsi della parte superiore di un nuraghe quasi integralmente interrato, edificato con grandi massi poco rifiniti, e più difficilmente di un tempio a pozzo.
Ubicato a circa 270 m in linea d’aria dalla tomba dei giganti di “San Cosimo”, in direzione est, e protetto dall’alto da un omonimo nuraghe, che si trova più a nord a circa 470 m.
Perfetto nella sua circolarità, risulta essere quasi completamente interrato e in parte crollato.
La struttura, occultata dalla fitta vegetazione, si trova a pochi passi in direzione ovest da quella che, quasi con certezza, è una fonte sacra. La costruzione si presenta a pianta circolare, con volta a tholos oramai completamente crollata nella sua sommità. Potrebbe trattarsi della parte superiore di un nuraghe quasi integralmente interrato, edificato con grandi massi poco rifiniti, e più difficilmente di un tempio a pozzo.
Detta anche “Sa Grutta de Santu Giuanni”, presenta il classico schema planimetrico delle tombe di giganti. Il corpo tombale (m 22,10), disposto lungo l”asse NS con ingresso a S, è delimitato all”esterno da file di blocchi di granito di diverse dimensioni. Il prospetto risulta ancora parzialmente interrato e ingombro di pietrame.
Prov: Medio Campidano
Autore: Alex Sardegna
Codice Geo: NUR8658
> Scheda Geoportale
Nuraghe con l”ingresso interrato. L”accesso all”interno é possibile tramite un passaggio che conduce al vano scala. La camera é dotata di tre nicchie con la tholos intatta. Nell”area si trovano inoltre diversi betili e urne cinerarie.
Il monumento è costituito da una torre centrale alla quale si appoggia, nel quadrante esposto a NO, una seconda torre diroccata. La torre principale, costituita da blocchi di basalto di diverse dimensioni, si conserva per un’altezza massima residua di circa 8 metri. Una scala d’andito conduce al livello superiore. Un esteso villaggio, indiziato in superficie da pietrame e da numerosi reperti ceramici, si estendeva attorno al nuraghe.
La fortezza è stata costruita in posizione strategica: dalla sommità della collina sulla quale è stata eretta è infatti possibile vedere la piana del Campidano, la catena montuosa del Lina e alcuni nuraghi in territorio di Pabillonis. Di dimensioni notevoli (copre un’area di quasi 4000 metri quadrati) è composta da quattro torri collegate da una cinta muraria di forma romboidale. A causa del crollo parziale delle torri, oggi solo una risulta accessibile.
Situato all’interno di un suggestivo bosco di olivastri monumentali, il nuraghe è di impianto complesso, quadrilobato, con corridoio, rampa d’accesso posto nella parte superiore e botola dalla quale si accede ad un sotterraneo. L’unica torre laterale accessibile è quella posta a nord ed è visibile dalla parte alta della torre centrale.