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Runaghe Tuvuleddu

Sorge nel territorio chiaramontese a qualche decina di metri dalla strada a scorrimento veloce Sassari Tempioin direzione ovest rispetto al bacino artificiale della tenuta di “su Cobesciu” ad una
quota di 385 metri s.l.m.
Il nuraghe si trova in uno stato di abbandono grave e il degrado è abbastanza avanzato.
E’ di tipo monotorre e si notano da quattro a cinque filari di pietre di medie dimensioni poco abbozzate e scomposte. Numerose sono le tracce, rilevabili dalle fondamenta di capanne e di altri locali destinati al culto e comunque alle riunioni degli antichi abitatori.

Tomba a prospetto Sos Porchiles

Le tombe a prospetto architettonico, come questa presente nel territorio di Uri, sono essenzialmente domus de janas che presentano sul prospetto, una stele incisa nella roccia, simile a quelle che caratterizzano diverse Tombe di Giganti .
Ubicazione ignota

Comune: URI
Prov: Sassari
Autore: Sergio Melis
Nuraghe Pauli o Su Nuraxi Mannu

La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.

Comune: SEULO
Prov: Cagliari
Autore: Marco Cocco
Codice Geo: NUR5348
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Nuraghe Palloi

E’ uno dei tanti monumenti preistorici che fanno di Seneghe uno dei comuni sardi con la più alta densità di testimonianze materiali di quella remota civiltà.
Monotorre parzialmente crollato e avvolto da vegetazione

Nuraghe Aide Muru

E’ uno dei tanti monumenti preistorici che fanno di Seneghe uno dei comuni sardi con la più alta densità di testimonianze materiali di quella remota civiltà.
Monotorre parzialmente crollato e avvolto da vegetazione

Tomba di Giganti Mura Ruos o Coloros

La tomba si trova in cattivo stato di conservazione, occultata dalla vegetazione e solo di “recente” un incendio ha in parte reso visibile la struttura.
La componente maggiormente visibile è l’esedra, in particolare lo spartito inferiore della stele bilitica, mentre il corridoio è individuato da alcune pietre affioranti dal terreno e da un lastrone di copertura.