Sito totalmente diroccato e interrato. E’ evidente l’esistenza di un villaggio probabilmente nuragico o prenuragico su una vasta area. A parte qualche distesa di conci è visibile giusto qualche muro di capanna o di nuraghe
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Sito totalmente diroccato e interrato. E’ evidente l’esistenza di un villaggio probabilmente nuragico o prenuragico su una vasta area. A parte qualche distesa di conci è visibile giusto qualche muro di capanna o di nuraghe
Sito totalmente diroccato e interrato. E’ evidente l’esistenza di un villaggio probabilmente nuragico o prenuragico su una vasta area. A parte qualche distesa di conci è visibile giusto qualche muro di capanna o di nuraghe
Si trova nel territorio comunale di Muravera a poca distanza dai Menhir Cuili Piras e vicino al confine col territorio comunale di Castiadas.
Più precisamente si tratta di un protonuraghe.
Di particolare interesse un ingresso di cui rimane ben conservato l’architrave.
Il monumento è situato nella conca marnosa di Coni alle pendici del colle di Valenza, nella regione storica di Part”e Alenza, tra la Marmilla e il Sarcidano. Il tempio a pozzo di Coni, realizzato con blocchi di basalto in opera pseudoisodoma, benché privo del vestibolo, ripete il classico schema architettonico dei pozzi nuragici. Il monumento è costituito da una scala discendente protetta da un corridoio (m 2,60 di lunghezza) e da una camera sotterranea che custodisce la vena sorgiva.
Si inserisce in un’area dove sono presenti il nuraghe Barru ed i resti di altri nuraghi. Sembrerebbe un monotorre diroccato, franto e interrato.
Sulla sommità dei ruderi del nuraghe, nel dopoguerra è stata realizzata una garitta per le sentinelle della polveriera. Monotorre, diroccato, crollato e interrato.
Nuraghe complesso con murature di conci lavorati e di spessore analogo. Diroccato, crollato e parzialmente interrato.
Il monumento è situato nella conca marnosa di Coni alle pendici del colle di Valenza, nella regione storica di Part”e Alenza, tra la Marmilla e il Sarcidano. Il tempio a pozzo di Coni, realizzato con blocchi di basalto in opera pseudoisodoma, benché privo del vestibolo, ripete il classico schema architettonico dei pozzi nuragici. Il monumento è costituito da una scala discendente protetta da un corridoio (m 2,60 di lunghezza) e da una camera sotterranea che custodisce la vena sorgiva.
Nuraghe monotorre chiamato oggi “Su Nuraxi” mentre un tempo era più conosciuto col nome di ”Cocconi”. Si sospetta l’esistenza in passato di una seconda torre. Una particolarità è che nel mastio è stato messo in luce un complesso sepolcrale bizantino: un uso sacro a cui evidentemente nei tempi non si è mai sottratto. Tant’è vero che un altro dei nomi conosciuti di questo edificio è stato per tanto tempo “Sa Parrocchia”.
Nuraghe diroccato con la tholos franata
























