Due tombe abbandonate e pittosto in rovina. Tuttavia è possibile apprezzare ancora la linearità delle forme. I blocchi visibili all’ interno sono di piccole dimensioni, al massimo medie. I blocchi esterni più grandi.
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Due tombe abbandonate e pittosto in rovina. Tuttavia è possibile apprezzare ancora la linearità delle forme. I blocchi visibili all’ interno sono di piccole dimensioni, al massimo medie. I blocchi esterni più grandi.
Due tombe abbandonate e pittosto in rovina. Tuttavia è possibile apprezzare ancora la linearità delle forme. I blocchi visibili all’ interno sono di piccole dimensioni, al massimo medie. I blocchi esterni più grandi.
Due tombe abbandonate e pittosto in rovina. Tuttavia è possibile apprezzare ancora la linearità delle forme. I blocchi visibili all’ interno sono di piccole dimensioni, al massimo medie. I blocchi esterni più grandi.
Due tombe abbandonate e pittosto in rovina. Tuttavia è possibile apprezzare ancora la linearità delle forme. I blocchi visibili all’ interno sono di piccole dimensioni, al massimo medie. I blocchi esterni più grandi.
Due tombe abbandonate e pittosto in rovina. Tuttavia è possibile apprezzare ancora la linearità delle forme. I blocchi visibili all’ interno sono di piccole dimensioni, al massimo medie. I blocchi esterni più grandi.
Due tombe abbandonate e pittosto in rovina. Tuttavia è possibile apprezzare ancora la linearità delle forme. I blocchi visibili all’ interno sono di piccole dimensioni, al massimo medie. I blocchi esterni più grandi.
E’ costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia. La copertura è a volta ogivale. Gli scavi hanno rinvenuto i resti di numerosi scheletri umani, deposti gli uni sugli altri a testimonianza dell’uso come tomba collettiva, le cui dimensioni sono anche all’origine del nome. La tradizione vuole infatti che queste sepolture dovessero essere appartenute ad esseri giganteschi.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.