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Conosciuta anche come “Sa Domu ”e s”Orku”, é costituita da blocchi di granito locale ordinati secondo lo “stile ciclopico”. Presenta la particolarità unica di essere orientata esattamente verso il Nord. Questa Tomba dei giganti è del tipo con “facciata a filari”, tipica delle tombe dei giganti del Sud della Sardegna la facciata e l”esedra, ampia 10 m., sono costruite in muratura megalitica; nell”area sulla destra dell”esedra sono presenti tre “focolari rituali”, di forma circolare.
Illustrata dal Lamarmora e dal Mackenzie che l’avevano vista quasi intatta, almeno nel profilo di pianta e definita dal Pinza “il prospetto del più bel sepolcro di giganti che si conosce in Sardegna”, la tomba di giganti di Imbertighe è ormai ridotta alla sola stele centinata e alle ali dell’esedra costituite da tre file di pietre.
Illustrata dal Lamarmora e dal Mackenzie che l’avevano vista quasi intatta, almeno nel profilo di pianta e definita dal Pinza “il prospetto del più bel sepolcro di giganti che si conosce in Sardegna”, la tomba di giganti di Imbertighe è ormai ridotta alla sola stele centinata e alle ali dell’esedra costituite da tre file di pietre.
Illustrata dal Lamarmora e dal Mackenzie che l’avevano vista quasi intatta, almeno nel profilo di pianta e definita dal Pinza “il prospetto del più bel sepolcro di giganti che si conosce in Sardegna”, la tomba di giganti di Imbertighe è ormai ridotta alla sola stele centinata e alle ali dell’esedra costituite da tre file di pietre.
Illustrata dal Lamarmora e dal Mackenzie che l’avevano vista quasi intatta, almeno nel profilo di pianta e definita dal Pinza “il prospetto del più bel sepolcro di giganti che si conosce in Sardegna”, la tomba di giganti di Imbertighe è ormai ridotta alla sola stele centinata e alle ali dell’esedra costituite da tre file di pietre.
La tomba venne costruita in più fasi. La prima è databile alla prima età del bronzo, durante il periodo in cui in Sardegna era diffusa la cultura di Bonnanaro (1800 a.C. circa). All’epoca la tomba doveva apparire come un dolmen a cista, ricoperto da un tumulo. In epoca nuragica il sito venne riadattato in tomba dei giganti con l’ampliamento della camera funeraria e la realizzazione dell’esedra, composta da 14 lastre tra cui spicca la stele centrale, dotata di ingresso alta quasi 4 metri.
Si trova in località Capichera (Arzachena – OT), nei pressi dell’azienda vitivinicola produttrice del pregiato vermentino. Nelle immediate vicinanze il complesso nuragico di La Prisgiona.
Sepoltura di epoca nuragica di tipo dolmenico costruita con ortostati litici infissi verticalmente e copertura con lastre orizzontali. Della tomba è visibile il corridoio, mentre gli elementi dell’esedra dovrebbero essere inglobati nel muretto a secco costruito sulla fronte. Sempre sulla fronte giace rovesciata e, purtroppo frammentata, la bellissima stele centinata.
Sepoltura di epoca nuragica di tipo dolmenico costruita con ortostati litici infissi verticalmente e copertura con lastre orizzontali. Della tomba è visibile il corridoio, mentre gli elementi dell’esedra dovrebbero essere inglobati nel muretto a secco costruito sulla fronte. Sempre sulla fronte giace rovesciata e, purtroppo frammentata, la bellissima stele centinata.
Sepoltura di epoca nuragica di tipo dolmenico costruita con ortostati litici infissi verticalmente e copertura con lastre orizzontali. Della tomba è visibile il corridoio, mentre gli elementi dell’esedra dovrebbero essere inglobati nel muretto a secco costruito sulla fronte. Sempre sulla fronte giace rovesciata e, purtroppo frammentata, la bellissima stele centinata.
Sepoltura di epoca nuragica di tipo dolmenico costruita con ortostati litici infissi verticalmente e copertura con lastre orizzontali. Della tomba è visibile il corridoio, mentre gli elementi dell’esedra dovrebbero essere inglobati nel muretto a secco costruito sulla fronte. Sempre sulla fronte giace rovesciata e, purtroppo frammentata, la bellissima stele centinata.