L’imponente ipogeo di Sas Puntas, realizzato scavando un basso bancone calcareo a breve distanza dall’abitato, riproduce integralmente una tomba di giganti sia nella facciata a esedra sia all’interno, con il vano di sepoltura ellittico. La sepoltura rientra nella categoria delle tombe a prospetto architettonico, note anche come “domus nuragiche”, cioè sepolture ipogeiche scavate nella roccia, spesso riadattando preesistenti domus de janas di età neolitica.
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L’imponente ipogeo di Sas Puntas, realizzato scavando un basso bancone calcareo a breve distanza dall’abitato, riproduce integralmente una tomba di giganti sia nella facciata a esedra sia all’interno, con il vano di sepoltura ellittico. La sepoltura rientra nella categoria delle tombe a prospetto architettonico, note anche come “domus nuragiche”, cioè sepolture ipogeiche scavate nella roccia, spesso riadattando preesistenti domus de janas di età neolitica.
Ipogeo pluricellulare
Il monumento occupa la sommità di una bassa emergenza coperta da fittissima vegetazione.
La torre centrale ha un diametro di circa 12 m. ed un’ altezza residua di 4 m. dall’attuale piano di campagna.
L’opera muraria è costituita da 13 filari di blocchi sovrapposti, in calcare bianco, sbozzati accuratamente.
Non è visibile l’ingresso occultato dai crolli e dal conseguente ingombro.
Alla torre centrale si appoggia, sul lato sud-est, un tratto murario che collegava funzionalmente la struttura ad una torre secondaria appena riconoscibile.
Il nuraghe Medade è un polilobato e si trova nel territorio comunale di Paulilatino. La tholos è crollata nei filari apicali. La visita all’interno permette di individuare l’ingresso e la probabile scala.
Nelle vicinanze del nuraghe si osserva la presenza di un menhir e di alcune tombe di giganti celate dalla fittissima vegetazione che nasconde pure in parte il nuraghe.
Il nuraghe è stato distrutto completamente. Si parla di una zona caratterizzata da un insediamento nuragico comprendente un area vastissima.
Prov: Cagliari
Autore: Merc Frosten per Wikimapia
Codice Geo: NUR10488
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L’imponente ipogeo di Sas Puntas, realizzato scavando un basso bancone calcareo a breve distanza dall’abitato, riproduce integralmente una tomba di giganti sia nella facciata a esedra sia all’interno, con il vano di sepoltura ellittico. La sepoltura rientra nella categoria delle tombe a prospetto architettonico, note anche come “domus nuragiche”, cioè sepolture ipogeiche scavate nella roccia, spesso riadattando preesistenti domus de janas di età neolitica.
Dovrebbe conservare la tholos intatta. E’ completamente avvolto da una fittissima vegetazione che ne impedisce la visita.
Disposto su di un altopiano trachitico a m 152 s.l.m., da cui si controlla un vastissimo territorio, Monte Baranta è costituito da un insediamento prenuragico caratterizzato e protetto da un recinto-torre, da una lunga e poderosa muraglia che racchiude un gruppo di capanne rettangolari, separandole da un’area sacra con menhir e circolo megalitico.
Disposto su di un altopiano trachitico a m 152 s.l.m., da cui si controlla un vastissimo territorio, Monte Baranta è costituito da un insediamento prenuragico caratterizzato e protetto da un recinto-torre, da una lunga e poderosa muraglia che racchiude un gruppo di capanne rettangolari, separandole da un’area sacra con menhir e circolo megalitico.
Disposto su di un altopiano trachitico a m 152 s.l.m., da cui si controlla un vastissimo territorio, Monte Baranta è costituito da un insediamento prenuragico caratterizzato e protetto da un recinto-torre, da una lunga e poderosa muraglia che racchiude un gruppo di capanne rettangolari, separandole da un’area sacra con menhir e circolo megalitico.
Disposto su di un altopiano trachitico a m 152 s.l.m., da cui si controlla un vastissimo territorio, Monte Baranta è costituito da un insediamento prenuragico caratterizzato e protetto da un recinto-torre, da una lunga e poderosa muraglia che racchiude un gruppo di capanne rettangolari, separandole da un’area sacra con menhir e circolo megalitico.