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In località ‘su pranu’, Nuraghe complesso in cattivo stato di conservazione, nascosto e reso quasi inaccessibile alle visite. Intorno evidenti i resti di un villaggio.
In località ‘su pranu’, Nuraghe complesso in cattivo stato di conservazione, nascosto e reso quasi inaccessibile alle visite. Intorno evidenti i resti di un villaggio.
Diroccato in gran parte, invaso dalla vegetazione, non facilmente esplorabile. Rimangono evidenti la sala centrale, l’ingresso, il corridoio circolare.
La testa del toro ritrovata nel sacello è conservata nel comune di Nughedu San Nicolò
1) CAPOTRIBU’ DI UTA CON SPADA (e bastone)
Nome: Capotribù di Uta con spada
Altezza: 39 cm
Aspetto: fiero e imponente, armato di spada, pugnale nuragico ad elsa gammata (inguainato in custodia decorata a spina di pesce) e bastone con borchie in metallo
Vestiario: berretto, doppia tunica o tunica con gonnellino, ampio mantello, due sciarpe con estremità frangiate
Luogo di ritrovamento: UTA (CA), località Monte Arcosu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: bellissimo
1) CAPOTRIBU’ DI UTA CON SPADA (e bastone)
Nome: Capotribù di Uta con spada
Altezza: 39 cm
Aspetto: fiero e imponente, armato di spada, pugnale nuragico ad elsa gammata (inguainato in custodia decorata a spina di pesce) e bastone con borchie in metallo
Vestiario: berretto, doppia tunica o tunica con gonnellino, ampio mantello, due sciarpe con estremità frangiate
Luogo di ritrovamento: UTA (CA), località Monte Arcosu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: bellissimo
3) GUERRIERO CON SCUDO TRILOBATO DA UTA
Nome: Guerriero con scudo trilobato da Uta
Professione: guerriero
Altezza: 24 cm
Aspetto: armato con spada a “foglia” e scudo con porta-spadino sul retro
Vestiario: elmetto con piccole corna, corto corpetto con bordi in rilievo, doppia tunica con bande frangiate, protezioni su polpacci e ginocchia, guanto “senza dita” decorato con motivo a spina di pesce
Luogo di ritrovamento: UTA (CA), località Monte Arcosu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: scudo leggero (è impugnato con una sola mano) con motivo a trifoglio
5) LOTTATORI DI UTA
Nome: lottatori di Uta
Professione: atleti
Lunghezza: 15 cm
Aspetto: rappresentazione di lottatori sardi nell’arte marziale chiamata “s’Istrumpa”
Vestiario: doppia tunica smanicata, copricapo a calotta semplice, bandoliera e pugnale, capelli corti
Luogo di ritrovamento: UTA (CA), località Monte Arcosu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: il lottatore che soccombe è immobilizzato a pancia in giù con gambe e braccia bloccate
fotografia di G. Exana
51) ARCIERE DI UTA
Nome: Arciere di Uta
Professione: Arciere
Altezza: 24 cm
Aspetto e vestiario: il guerriero si presenta col corpo inarcato all’indietro e piglio militaresco. Con la mano destra impugna una grossa spada a lama larga a foglia lanceolata con nervatura mediana che appoggia sull’omero destro; con la mano sinistra regge, nella parte inferiore, un grande arco. L’arciere indossa un elmetto con due corte creste e brevi corna rivolte in avanti, con una sorta di visiera sulla fronte; al collo ha una doppia goliera protettiva ma rimane scoperto e ben visibile il pomo d’Adamo; veste una doppia tunica attillata priva di maniche, sull’orlo si intravedono frangette striate presenti anche al termine di due lunghe bande (forse di cuoio) che pendono dalle spalle. Le braccia sono nude e indifese: solo l’avambraccio sinistro è protetto da un “brassard” di cuoio indurito, chiuso sul polso da chiodini a coppia per attutire il colpo della corda dell’arco.
Al petto indossa la tipica piastra ventrale protettiva (di cuoio o forse di metallo) che è legata tramite due strisce passate sopra la spalla al gruppo di tre armi appese sul dorso: un astuccio conico infilato in un grosso anello orizzontale, destinato forse a contenere le punte di freccia (o un vasetto per grasso per l’arco), la faretra, la spada con elsa a manubrio.
Alle ginocchia porta ginocchiere o gambaletti corti guarniti sul davanti da piastra ovale, le cosce e il resto delle gambe e i piedi sono nudi.
Luogo di ritrovamento: Uta (CA), loc. Monte Arcosu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: arco frammentato
Curiosità: l’arco secondo Lilliu, se sono attendibili i rapporti di proporzione con l’arciere, dovrebbe essere del tipo pesante che si usava appoggiandolo a terra
Fotografia e disegno: G. Exana
Fonti: G. Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO
Nome: Capotribù di Uta con spada
Altezza: 39 cm
Aspetto: fiero e imponente, armato di spada, pugnale nuragico ad elsa gammata (inguainato in custodia decorata a spina di pesce) e bastone con borchie in metallo
Vestiario: berretto, doppia tunica o tunica con gonnellino, ampio mantello, due sciarpe con estremità frangiate
Luogo di ritrovamento: UTA (CA), località Monte Arcosu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: bellissimo
8) UOMO DI UTA CON CORDA
Nome: noto come Fromboliere
Professione: sconosciuta
Altezza: 15 cm
Aspetto: fiero e attento, con corda ritorta e tesa tra le mani. Si nota una certa somiglianza con alcuni bronzetti capotribù, anche per la presenza del copricapo e del pugnale
Vestiario: doppia tunica smanicata, cintura con frange decorative, berretto a calotta, pugnale nuragico con elsa gammata inserito nella bandoliera, capelli corti
Luogo di ritrovamento: UTA (CA), località Monte Arcosu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: il bronzetto é stato ritrovato con i piedi spezzati
Curiositá: secondo alcuni studiosi la corda potrebbe essere stata utilizzata come fionda oppure come semplice corda resistente da utilizzare per vari usi (domestici, etc.).
Secondo un’altra ipotesi segnalataci potrebbe invece trattarsi di una delle preziose corde composte da tante cordicelle attorcigliate provenienti da Tartesso.
Nella Bibbia si parla infatti delle navi di Thartshish (Tartesso…. per alcuni Tharros…) che solcavano i mari e tra le varie mercanzie portavano “funi ritorte e robuste” come questa; il bronzetto potrebbe quindi rappresentare un offerente che presenta la corda come segno di devozione o ex-voto.
fotografie e ipotesi di G. Exana