Menhir

I menhir (dal bretone men, pietra e hir, lungo) sono monumenti litici di varia altezza infissi verticalmente nel terreno. Si distinguono essenzialmente in aniconici ed antropomorfi. I primi sono pietre naturali appena sbozzate, a forma di parallelepipedo o di prisma -tendente a restringersi alla sommità, a volte appuntita, a volte tronca-, oppure ogivale con sezione piano convessa. I secondi, invece, sono lavorati in modo da delineare la figura umana. Nell’età dei metalli, questi monoliti assumeranno  la forma di vere e proprie statue-menhir. Un folto gruppo di esse presenta, sul prospetto, petroglifi probabilmente connessi al concetto di rigenerazione della vita e comunque oggetto di differenti interpretazioni.

I betili, termine dal significato di “casa della vita”, sono statue stilizzate in pietra risalenti al periodo nuragico. I più antichi si caratterizzano per un volume generalmente conico, con accenno a forme antropomorfiche che consentono spesso di distinguere i “maschili” dai “femminili”. La funzione rituale assegnata ai betili, generalmente sistemati lungo l’arco dell’esedra delle tombe dei giganti, o nei pressi di essa o su appositi conci a dentelli, era probabilmente quella di vigilare sulla incolumità della tomba e sulla pace dei morti. Piccoli betili, prossimi al portello di base delle stesse tombe di giganti, venivano forse utilizzati per simulare l’accoppiamento sessuale connesso ai concetti di fecondità e di procreazione.

Menir di Pranu Murdegu
I menhir sono megaliti monolitici eretti solitamente nel corso del neolitico. In Sardegna prendono il nome di “perdas fittas”, cioè pietre infisse nel terreno.
Comune: ASUNI
Prov: Oristano
Autore: Franco Serreli
Menhir Santu Anni
I menhir sono megaliti monolitici eretti solitamente nel corso del neolitico. In Sardegna prendono il nome di “perdas fittas”, cioè pietre infisse nel terreno.
Comune: ASUNI
Prov: Oristano
Autore: Franco Serreli
Alla periferia del piccolo paese di Asuni (Provincia di Oristano) si trovano i tre menhir di Corongiu; si tratta di monoliti protoantromorfi alti circa due metri ciascuno, residui di un più ampio circolo; a meno di un chilometro si notano le tracce dell'allineamento di Is Cirquittus di cui rimane in piedi un monolite in trachite bruna con prospetto laterale rettilineo e apice arcuato; sulla vicina collina vi sono i resti di un cromlech di difficile lettura. Gli allineamenti, che sembrano collegare l'alba del solstizio d'estate col tramonto del solstizio d'inverno, hanno fatto ipotizzare che il complesso di Is Cirquittus avesse la funzione di santuario e osservatorio astronomico. (ArcheOOristano)
Menhirs di Corongiu
Alla periferia del piccolo paese di Asuni (Provincia di Oristano) si trovano i tre menhir di Corongiu; si tratta di monoliti protoantromorfi alti circa due metri ciascuno, residui di un più ampio circolo; a meno di un chilometro si notano le tracce dell'allineamento di Is Cirquittus di cui rimane in piedi un monolite in trachite bruna con prospetto laterale rettilineo e apice arcuato; sulla vicina collina vi sono i resti di un cromlech di difficile lettura. Gli allineamenti, che sembrano collegare l'alba del solstizio d'estate col tramonto del solstizio d'inverno, hanno fatto ipotizzare che il complesso di Is Cirquittus avesse la funzione di santuario e osservatorio astronomico. (ArcheOOristano)
Menhir Perda Longa
Il complesso archeologico di Perda Longa, situato in una zona collinare a pochi chilometri da Tortolì, comprende quindici menhir, la maggior parte abbattuti, due tombe di giganti (quest’ultime di non facile individuazione) e tre nuraghi nelle colline circostanti. Tra le perdas fittas (nome in sardo dei menhir), da segnalare alcuni blocchi alti oltre 4 metri. Il sito archeologico risale al quarto millennio avanti Cristo (prenuragico), ma è stato frequentato sino all’epoca romana.