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Nuraghe Gega o Ega

Si trova a cica 7 Km a Sud- Est di Siurgus-Donigala, vicino al confine con il territorio di Goni. Costruito su un rilievo a quota 494 slm, vennero usati blocchi di calcare ben lavorati che oggi permangono per un altezza di circa 5m. La camera interna è svettata, colma di materiale di crollo e rivela un ingresso a ogiva. Intorno al Nuraghe si notano i filari di base delle capanne di un villaggio e delle lastre conficcate sul terreno che potrebbero indicare delle sepolture.

Nuraghe Iscolca

Ci sono dei nuraghi che non sono solo grandiosi in sé ma lo sono anche per il paesaggio in cui sono inseriti. Il nuraghe Iscolca è uno di questi: domina la valle di Semestene e quella dei paesi circostanti. Non facilmente accessibile, ci si arriva dopo un’irta arrampicata, in mezzo a pascoli aridi e rocciosi, di pietre emergenti che lasciano intuire l’antica esistenza di un ampio villaggio. Niente appare scavato di questo monumento e di esso è accessibile la tholos del solo secondo livello.

Domus de janas Funtana su Rettore

All’ingresso del centro abitato di Bari Sardo, nelle colline di su Pranu, si trova la necropoli di Funtana su Rettore, composta da tre domus de janas. Le domus, del tipo bicellulare, risalgono al neolitico recente, 3500-2800 avanti Cristo. Le sepolture, ben conservate, sono disposte quasi alla stessa altezza sulla parete rocciosa e conservano le tracce dello strumento utilizzato per scavarle.

Nuraghe Cea

Nell’altopiano di Taccu, in territorio del comune di Loceri, sorge il nuraghe Cea. Il monumento è composto da una torre principale, cui si accede tramite un corridoio, e una torre aggiunta in un secondo momento costruttivo. Il nuraghe comprendeva anche un piano superiore, il cui crollo ha ostruito la scala di accesso. La torre principale, che ha un diametro di quasi nove metri, è costruita in blocchi di granito di medie dimensioni appena sbozzati. (Agugliastra.it)

Domus Is Arceddas

La Domus de Janas I di Is Arceddas si trova a circa 2Km a Est di Loceri. Sita all’interno di un bosco si tratta di una domus monocellulare scavata nel granito. Complessivamente il complesso neolitico è composto da tre ipogei.