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Tomba di Giganti di Goronna

Il sito di Goronna – una vera e propria necropoli di tombe di giganti – comprende 4 o forse 5 sepolture, due delle quali con “stele centinata”, si conservano ancora in buone condizioni.
La sepoltura principale presenta un’ampia esedra arcuata – con ali appena accennate – che si imposta sul corpo tombale senza soluzione di continuità con un paramento a linea concavo-convessa. Il corpo tombale (lungh. m 24,60) ha il lato di fondo absidato ed è realizzato con lastre ortostatiche di basalto lavorate. Il corridoio funerario interno (lungh. m 17,78; largh. m 1,30; alt. m 1,40) è il più lungo sinora conosciuto; le sue pareti sono costituite da un basamento di grandi ortostati sui quali poggiano blocchi sbozzati e disposti su filari. Le file consentono di regolarizzare il piano di posa della copertura a piattabanda, della quale residua un solo lastrone. Il lato di fondo del vano è chiuso da un’unica lastra di testata. Al centro dell’emiciclo dell’esedra (corda m 14,50) – costruita con grandi ortostati lavorati nella superficie a vista (se ne conservano tre dell’ala sinistra e sei di quella destra)- si erge la stele monolitica, attualmente spezzata (largh. m 2,40; alt. m 2,23), che in origine doveva raggiungere almeno m 3,50 di altezza. Il monolito riproduceva sulla fronte lo spartito centinato. La parte ancora in situ mostra un’ampia cornice (largh. m 0,20) che, unitamente al listello orizzontale, delimita un riquadro rettangolare: al centro di quest’ultimo si apre il portello d’ingresso alla sepoltura, anch’esso fornito di cornice (largh. m 0,40; alt. m 0,60). Davanti al monumento si conservano alcuni betili.
La seconda tomba, situata a nord-est della precedente – e di dimensioni assai più contenute – contrariamente alla precedente, presenta corpo tombale e esedra ben distinti.
Le due o probabilmente tre sepolture che dovevano completare il complesso sono situate sul pendio settentrionale del tavolato. Purtroppo le costruzioni si trovano in pessime condizioni e risultano nascoste dalla vegetazione arbustiva: la tomba più piccola presenta in parte il vano funerario – di tipo dolmenico, coperto da lastre a piattabanda – mentre quella di maggiori dimensioni conserva alcuni frammenti della lunetta centinata della stele.
Le tombe sono databili al Bronzo medio- Bronzo recente.

Nuraghe Su Gunventu

“Il Nuraghe Su Gunventu è posto su di un pianoro di roccia affiorante a ridosso dell’abitato moderno di Mogoro, nella parte meridionale. Il monumento, un nuraghe monotorre costruito in blocchi di calcare squadrati, si erge per almeno sei filari sopra terra e presenta un prospetto ben definito e leggibile anche da lontano. Venne indagato nel XX secolo con scavi non sistematici intrapresi dall’allora Ispettore Onorario Cornelio Puxeddu.

Il sito, posto a bordi di un vasto altopiano che si affaccia sulla valle del Rio Mogoro, fronteggia la vicina Giara di Collinas verso SE e quella di Siddi a E, che delimita la valle nell’altro lato. Come per gli altri pianori elevati della Marmilla, anche in questo caso un sistema di insediamenti nuragici bordava il rilievo naturale: nel lato orientale oltre il Nuraghe Su Gunventu ne facevano parte il nuraghe Siaxi e il Nuraghe Nieddu, mentre verso Sud erano disposti il nuraghe Is Mindas e il Nuraghe Scoma Quaddu. La punta più meridionale del sistema era occupata dal grande nuraghe Cuccurada e dal Nuraghe Cobaia. L’accesso all’altura era così regolato in tutta la sua ampiezza da una serie di torri poste in punti strategici.

Il nuraghe Su Gunventu … per la sua costruzione è stato utilizzato il locale calcare bianco, spaccato in blocchi che per la natura del giacimento spesso presentano almeno una faccia liscia. Nello stato attuale e dopo l’asportazione del crollo, il monumento è conservato per almeno otto filari di pietre e un’altezza superiore ai 3 m. Lungo il perimetro sono presenti arbusti infastati (in particolare lentischi) che rischiano di compromettere la staticità del monumento. Circa 25 m ad O del Nuraghe e altimetricamente più in basso è stata costruita in tempi moderni una costruzione di incerta destinazione (sigh… nda) che si presenta con un muro di pietra cementata con porta in ferro e lucernaio superiore.

Nuraghe Su Gunventu

“Il Nuraghe Su Gunventu è posto su di un pianoro di roccia affironate a ridosso dell’abitato moderno di Mogoro, nella parte meridionale. Il monumento, un nuraghe monotorre costruito in blocchi di calcare squadrati, si erge per almeno sei filari sopra terra e presenta un prospetto ben definito e leggibile anche da lontano. Venne indagato nel XX secolo con scavi non sistematici intrapresi dall’allora Ispettore Onorario Cornelio Puxeddu.

Il sito, posto a bordi di un vasto altopiano che si affaccia sulla valle del Rio Mogoro, fronteggia la vicina Giara di Collinas verso SE e quella di Siddi a E, che delimita la valle nell’altro lato. Come per gli altri pianori elevati della Marmilla, anche in questo caso un sistema di insediamenti nuragici bordava il rilievo naturale: nel lato orientale oltre il Nuraghe Su Gunventu ne facevano parte il nuraghe Siaxi e il Nuraghe Nieddu, mentre verso Sud erano disposti il nuraghe Is Mindas e il Nuraghe Scoma Quaddu. La punta più meridionale del sistema era occupata dal grande nuraghe Cuccurada e dal Nuraghe Cobaia. L’accesso all’altura era così regolato in tutta la sua ampiezza da una serie di torri poste in punti strategici.

Il nuraghe Su Gunventu … per la sua costruzione è stato utilizzato il locale calcare bianco, spaccato in blocchi che per la natura del giacimento spesso presentano almeno una faccia liscia. Nello stato attuale e dopo l’asportazione del crollo, il monumento è conservato per almeno otto filari di pietre e un’altezza superiore ai 3 m. Lungo il perimetro sono presenti arbusti infastati (in particolare lentischi) che rischiano di compromettere la staticità del monumento. Circa 25 m ad O del Nuraghe e altimetricamente più in basso è stata costruita in tempi moderni una costruzione di incerta destinazione (sigh… nda) che si presenta con un muro di pietra cementata con porta in ferro e lucernaio superiore.

Nuraghe Su Gunventu

“Il Nuraghe Su Gunventu è posto su di un pianoro di roccia affironate a ridosso dell’abitato moderno di Mogoro, nella parte meridionale. Il monumento, un nuraghe monotorre costruito in blocchi di calcare squadrati, si erge per almeno sei filari sopra terra e presenta un prospetto ben definito e leggibile anche da lontano. Venne indagato nel XX secolo con scavi non sistematici intrapresi dall’allora Ispettore Onorario Cornelio Puxeddu.

Il sito, posto a bordi di un vasto altopiano che si affaccia sulla valle del Rio Mogoro, fronteggia la vicina Giara di Collinas verso SE e quella di Siddi a E, che delimita la valle nell’altro lato. Come per gli altri pianori elevati della Marmilla, anche in questo caso un sistema di insediamenti nuragici bordava il rilievo naturale: nel lato orientale oltre il Nuraghe Su Gunventu ne facevano parte il nuraghe Siaxi e il Nuraghe Nieddu, mentre verso Sud erano disposti il nuraghe Is Mindas e il Nuraghe Scoma Quaddu. La punta più meridionale del sistema era occupata dal grande nuraghe Cuccurada e dal Nuraghe Cobaia. L’accesso all’altura era così regolato in tutta la sua ampiezza da una serie di torri poste in punti strategici.

Il nuraghe Su Gunventu … per la sua costruzione è stato utilizzato il locale calcare bianco, spaccato in blocchi che per la natura del giacimento spesso presentano almeno una faccia liscia. Nello stato attuale e dopo l’asportazione del crollo, il monumento è conservato per almeno otto filari di pietre e un’altezza superiore ai 3 m. Lungo il perimetro sono presenti arbusti infastati (in particolare lentischi) che rischiano di compromettere la staticità del monumento. Circa 25 m ad O del Nuraghe e altimetricamente più in basso è stata costruita in tempi moderni una costruzione di incerta destinazione (sigh… nda) che si presenta con un muro di pietra cementata con porta in ferro e lucernaio superiore.

Nuraghe Su Gunventu

“Il Nuraghe Su Gunventu è posto su di un pianoro di roccia affironate a ridosso dell’abitato moderno di Mogoro, nella parte meridionale. Il monumento, un nuraghe monotorre costruito in blocchi di calcare squadrati, si erge per almeno sei filari sopra terra e presenta un prospetto ben definito e leggibile anche da lontano. Venne indagato nel XX secolo con scavi non sistematici intrapresi dall’allora Ispettore Onorario Cornelio Puxeddu.

Il sito, posto a bordi di un vasto altopiano che si affaccia sulla valle del Rio Mogoro, fronteggia la vicina Giara di Collinas verso SE e quella di Siddi a E, che delimita la valle nell’altro lato. Come per gli altri pianori elevati della Marmilla, anche in questo caso un sistema di insediamenti nuragici bordava il rilievo naturale: nel lato orientale oltre il Nuraghe Su Gunventu ne facevano parte il nuraghe Siaxi e il Nuraghe Nieddu, mentre verso Sud erano disposti il nuraghe Is Mindas e il Nuraghe Scoma Quaddu. La punta più meridionale del sistema era occupata dal grande nuraghe Cuccurada e dal Nuraghe Cobaia. L’accesso all’altura era così regolato in tutta la sua ampiezza da una serie di torri poste in punti strategici.

Il nuraghe Su Gunventu … per la sua costruzione è stato utilizzato il locale calcare bianco, spaccato in blocchi che per la natura del giacimento spesso presentano almeno una faccia liscia. Nello stato attuale e dopo l’asportazione del crollo, il monumento è conservato per almeno otto filari di pietre e un’altezza superiore ai 3 m. Lungo il perimetro sono presenti arbusti infastati (in particolare lentischi) che rischiano di compromettere la staticità del monumento. Circa 25 m ad O del Nuraghe e altimetricamente più in basso è stata costruita in tempi moderni una costruzione di incerta destinazione (sigh… nda) che si presenta con un muro di pietra cementata con porta in ferro e lucernaio superiore.

Macomer nuraghe Coa de sa Mela Alessandro Pilia.jpg 5

Il nuraghe è un monotorre con scala, nicchia
d’andito e camera marginata da due nicchie
contrapposte. Il profilo planimetrico esterno non è
pienamente definibile a causa dei crolli e della fitta
vegetazione arbustiva.
La torre, del diametro di circa 12 metri,
residua per una altezza massima di m 5,30 (8 filari).
L’opera muraria è costituita da blocchi di basalto, di
medie e grandi dimensioni, sbozzati con una certa
cura e disposti a file orizzontali regolari