Risultati della ricerca


#immagini: 102

Fonte sacra Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Comune: BONORVA
Prov: Sassari
Autore: Eros Suà
Codice Geo: NUR8099
> Scheda Geoportale
Nuraghe Antiogu Oi

Disperso in una fitta e verde vegetazione, in località Monte Cresia, in territorio di Sinnai. Realizzato con tecnica ciclopica, arroccato su frastagliati speroni rocciosi, risulta di difficile lettura planimetrica a causa dei numerosi crolli, in particolare a nord e a nord-est. Ormai in rovina e in parte interrato, conserva tuttavia il ricordo della sua forma sinuosa e “corazzata”.

Nuraghe Antiogu Oi

Disperso in una fitta e verde vegetazione, in località Monte Cresia, in territorio di Sinnai. Realizzato con tecnica ciclopica, arroccato su frastagliati speroni rocciosi, risulta di difficile lettura planimetrica a causa dei numerosi crolli, in particolare a nord e a nord-est. Ormai in rovina e in parte interrato, conserva tuttavia il ricordo della sua forma sinuosa e “corazzata”.

Nuraghe Antiogu Oi

Disperso in una fitta e verde vegetazione, in località Monte Cresia, in territorio di Sinnai. Realizzato con tecnica ciclopica, arroccato su frastagliati speroni rocciosi, risulta di difficile lettura planimetrica a causa dei numerosi crolli, in particolare a nord e a nord-est. Ormai in rovina e in parte interrato, conserva tuttavia il ricordo della sua forma sinuosa e “corazzata”.

Nuraghe Antiogu Oi

Disperso in una fitta e verde vegetazione, in località Monte Cresia, in territorio di Sinnai. Realizzato con tecnica ciclopica, arroccato su frastagliati speroni rocciosi, risulta di difficile lettura planimetrica a causa dei numerosi crolli, in particolare a nord e a nord-est. Ormai in rovina e in parte interrato, conserva tuttavia il ricordo della sua forma sinuosa e “corazzata”.

Nuraghe Antiogu Oi

Disperso in una fitta e verde vegetazione, in località Monte Cresia, in territorio di Sinnai. Realizzato con tecnica ciclopica, arroccato su frastagliati speroni rocciosi, risulta di difficile lettura planimetrica a causa dei numerosi crolli, in particolare a nord e a nord-est. Ormai in rovina e in parte interrato, conserva tuttavia il ricordo della sua forma sinuosa e “corazzata”.

Nuraghe Antiogu Oi

Disperso in una fitta e verde vegetazione, in località Monte Cresia, in territorio di Sinnai. Realizzato con tecnica ciclopica, arroccato su frastagliati speroni rocciosi, risulta di difficile lettura planimetrica a causa dei numerosi crolli, in particolare a nord e a nord-est. Ormai in rovina e in parte interrato, conserva tuttavia il ricordo della sua forma sinuosa e “corazzata”.

Nuraghe Antiogu Oi

Disperso in una fitta e verde vegetazione, in località Monte Cresia, in territorio di Sinnai.
Realizzato con tecnica ciclopica, arroccato su frastagliati speroni rocciosi, risulta di difficile lettura planimetrica a causa dei numerosi crolli, in particolare a nord e a nord-est.
Ormai in rovina e in parte interrato, conserva tuttavia il ricordo della sua forma sinuosa e “corazzata”.

Nuraghe Baracca su Entu

Realizzato su una dolce collina granitica ad un altitudine di mt 171 s.l.m. questo sito ha un ottima visuale sia sul mare che sulla valle, comprendendo la foce del “Rio Picocca”, le lagune di “Feraxi” e “Colostrai” ed arrivando al promontorio di “Porto Corallo”. Numerosi i nuraghi in contatto visivo ma il più importante (a cui sicuramente era collegato) è l’importantissimo insediamento di “Don Giovanni Mattacciolu” a poce centinaia di metri a valle.
La pianta della struttura, seppure molto danneggiata dai crolli e coperta da una fitta vegetazione, è palesemente complessa: oltre la torre centrale, di cui resta visibile una buona porzione, si intuisce la presenza di almeno altri due ambienti addossati alla struttura centrale ( una a nord ed una a sud) e un opera muraria attribuibile, probabilmente ad un rifascio o ad un piccolo bastione. Non è identificabile l’ingresso.

Nuraghe Baracca su Entu

Realizzato su una dolce collina granitica ad un altitudine di mt 171 s.l.m. questo sito ha un ottima visuale sia sul mare che sulla valle, comprendendo la foce del “Rio Picocca”, le lagune di “Feraxi” e “Colostrai” ed arrivando al promontorio di “Porto Corallo”. Numerosi i nuraghi in contatto visivo ma il più importante (a cui sicuramente era collegato) è l’importantissimo insediamento di “Don Giovanni Mattacciolu” a poce centinaia di metri a valle.
La pianta della struttura, seppure molto danneggiata dai crolli e coperta da una fitta vegetazione, è palesemente complessa: oltre la torre centrale, di cui resta visibile una buona porzione, si intuisce la presenza di almeno altri due ambienti addossati alla struttura centrale ( una a nord ed una a sud) e un opera muraria attribuibile, probabilmente ad un rifascio o ad un piccolo bastione. Non è identificabile l’ingresso.

Nuraghe Baracca su Entu

Realizzato su una dolce collina granitica ad un altitudine di mt 171 s.l.m. questo sito ha un ottima visuale sia sul mare che sulla valle, comprendendo la foce del “Rio Picocca”, le lagune di “Feraxi” e “Colostrai” ed arrivando al promontorio di “Porto Corallo”. Numerosi i nuraghi in contatto visivo ma il più importante (a cui sicuramente era collegato) è l’importantissimo insediamento di “Don Giovanni Mattacciolu” a poce centinaia di metri a valle.
La pianta della struttura, seppure molto danneggiata dai crolli e coperta da una fitta vegetazione, è palesemente complessa: oltre la torre centrale, di cui resta visibile una buona porzione, si intuisce la presenza di almeno altri due ambienti addossati alla struttura centrale ( una a nord ed una a sud) e un opera muraria attribuibile, probabilmente ad un rifascio o ad un piccolo bastione. Non è identificabile l’ingresso.

Nuraghe Baracca su Entu

Realizzato su una dolce collina granitica ad un altitudine di mt 171 s.l.m. questo sito ha un ottima visuale sia sul mare che sulla valle, comprendendo la foce del “Rio Picocca”, le lagune di “Feraxi” e “Colostrai” ed arrivando al promontorio di “Porto Corallo”. Numerosi i nuraghi in contatto visivo ma il più importante (a cui sicuramente era collegato) è l’importantissimo insediamento di “Don Giovanni Mattacciolu” a poce centinaia di metri a valle.
La pianta della struttura, seppure molto danneggiata dai crolli e coperta da una fitta vegetazione, è palesemente complessa: oltre la torre centrale, di cui resta visibile una buona porzione, si intuisce la presenza di almeno altri due ambienti addossati alla struttura centrale ( una a nord ed una a sud) e un opera muraria attribuibile, probabilmente ad un rifascio o ad un piccolo bastione. Non è identificabile l’ingresso.