Le due domus, tra le quali si eleva un grande albero, sono distanti circa 1 km dal paese di Goni e sono scavate in una formazione rocciosa posta a circa 4 metri dal piano di
#immagini: 5284
Le due domus, tra le quali si eleva un grande albero, sono distanti circa 1 km dal paese di Goni e sono scavate in una formazione rocciosa posta a circa 4 metri dal piano di calpestio.
Le due domus, tra le quali si eleva un grande albero, sono distanti circa 1 km dal paese di Goni e sono scavate in una formazione rocciosa posta a circa 4 metri dal piano di calpestio.
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)
Dopo generazioni di distruzione, spietramenti, crolli, e scavi clandestini il nuraghe è ancora lì. Le sue pietre squadrate sono andate ad abbellire giardini e muretti a secco, che in questa zona sono particolarmente belli. Il complesso nuragico, “bastione” con cinque torri circondato da un villaggio, e stato abitato in età romana e frequentato come luogo di culto dopo che, sopra il nuraghe, è stato costruita una chiesa dedicata a San Giovanni. Negli ultimi decenni gran parte del villaggio e stato trasformato in terreno agricolo e della chiesa resta solo il basamento, ma il nuraghe è ancora lì...Per gran parte ricoperto di terra. (Dolianova Archeologica)
Dopo generazioni di distruzione, spietramenti, crolli, e scavi clandestini il nuraghe è ancora lì. Le sue pietre squadrate sono andate ad abbellire giardini e muretti a secco, che in questa zona sono particolarmente belli. Il complesso nuragico, “bastione” con cinque torri circondato da un villaggio, e stato abitato in età romana e frequentato come luogo di culto dopo che, sopra il nuraghe, è stato costruita una chiesa dedicata a San Giovanni. Negli ultimi decenni gran parte del villaggio e stato trasformato in terreno agricolo e della chiesa resta solo il basamento, ma il nuraghe è ancora lì...Per gran parte ricoperto di terra. (Dolianova Archeologica)