Il nuraghe è stato datato tra il XIV e il XII secolo a.C. È importante per la messa in opera di grossi blocchi di basalto accuratamente squadrati, in particolare gli stipiti e l’architrave dell’entrata. All’ingresso si trova, sulla sinistra, la rampa che conduceva alla terrazza superiore, mentre sulla destra è presente nella muratura una nicchia. Nella camera si notano le tre grandi nicchie ogivali alle pareti, il focolare centrale, e ancora integra, la thòlos che ne costituisce il soffitto.
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nuraghe quadrilobato Alvu, costruito in pietre bianche squadrate, con attorno numerose basi di capanne. Presenta particolari costruttivi nell’incastro delle murature d’angolo non riscontrabili in altri nuraghi
nuraghe quadrilobato Alvu, costruito in pietre bianche squadrate, con attorno numerose basi di capanne. Presenta particolari costruttivi nell’incastro delle murature d’angolo non riscontrabili in altri nuraghi
Complesso costituito da cinque torri collegate da cortine spesso appoggiate sulla roccia naturale. Il sito é conosciuto a livello internazionale in quanto, per la prima volta in Sardegna, sono state rinvenute ceramiche micenee.
Tempio a pozzo nuragico con camera a pianta circolare, originariamente coperta con volta a tholos, oggi perduta, preceduta da una scala di cui restano sette gradini. L’edificio ipogeico è realizzato con blocchi di andesite disposti a filari concentrici, otto dei quali residui. Sul fondo della camera si deposita ancora l’acqua di falda. Il monumento è attualmente inserito in una piccola area recintata.
Si tratta di un singolare nuraghe a corridoio, complesso ed irregolare, che si compone di tre grandi corpi megalitici affiancati e varie costruzioni secondarie. Esso ha un”altezza residua di oltre 6 metri ed è stato edificato sulla roccia affiorante con blocchi poliedrici di basalto sovrapposti a secco in opera poligonale. Il nuraghe è databile, nella sua prima fase costruttiva, al Bronzo Medio iniziale.
Tutta l’area compresa tra la necropoli a domus de janas e la chiesa di Santo Stefano è ricca di rocce tafonate adattate a nicchie e nicchioni, in cui spesso è difficle riconoscere l’azione della natura o quella dell’uomo. In particolare intorno alla chiesa sono individuabili cinque siti con rocce istoriate:
Si trovano nel territorio comunale di Fonni (NU). Il sito comprende 5 tombe di cui 2 ben conservate. Quattro tombe sono ravvicinate mentre una quinta (in pessime condizioni) si trova a circa 400 metri in direzione nord-ovest
: Il mastio risale al XV-XIII secolo a.C., mentre il bastione, l’antemurale e la cinta muraria risalgono al XIII-fine XII. Già nella prima Età del ferro i reperti evidenziano una frequentazione del sito in diminuzione che però non cadde del tutto in disuso. Fu utilizzato anche per scopi funerari come attestano i reperti del VII-VIII secolo.
Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da un bastione pentalobato che racchiude la torre originaria e un cortile. Il mastio, di pianta circolare (m 13 di diametro esterno), si conserva per un’altezza massima residua di oltre 12 metri. Il paramento murario è costituito da blocchi disposti a filari orizzontali. Ingombro di pietrame nella camera inferiore, disposto in modo trasversale rispetto alla scala elicoidale – ostruita anch’essa – che si dipartiva dal piano terra.
Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da un bastione pentalobato che racchiude la torre originaria e un cortile. Il mastio, di pianta circolare (m 13 di diametro esterno), si conserva per un’altezza massima residua di oltre 12 metri. Il paramento murario è costituito da blocchi disposti a filari orizzontali. Ingombro di pietrame nella camera inferiore, disposto in modo trasversale rispetto alla scala elicoidale – ostruita anch’essa – che si dipartiva dal piano terra.
Il complesso è costituito da due domus de Janas scavate in una parete rocciosa di arenaria esposta a sud, sono ubicate in posizione sud-est rispetto alla nuova chiesa di San Giovanni.