All’interno di un fondo privato. Sono presenti dei decori in forma di probabili protomi taurine
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L’eccezionalità del sito di Pranu Siara è in particolare riferita al fatto che la tomba non risulta isolata ma fa parte di una estesa necropoli perfettamente allineata per qualche centinaio di metri e sormontato, in corrispondenza del salto di quota, da una sorta di cinta fortificata che sembra configurarsi a protezione del pianoro, secondo modelli insediativi di consimili documentati nell’area nord occidentale dell’isola, nelle zone di Olmedo e Castelsardo.
La collina di Pani Loriga, nota per gli aspetti archeologici e per il contesto ambientale straordinariamente conservato, è salita all’attenzione pubblica per la recente apertura stabile ai visitatori. Il complesso archeologico, oggetto di indagini da parte dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico(ISMA) del CNR, fornisce un fondamentale contributo alla ricostruzione dell’insediamento umano antico nel Sulcis.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR7010
> Scheda Geoportale
L’isolotto di Cuccuru is Arrius conserva ritrovamenti archeologici risalenti a diverse epoche a partire dal Neolitico medio
L’isolotto di Cuccuru is Arrius conserva ritrovamenti archeologici risalenti a diverse epoche a partire dal Neolitico medio
L’isolotto di Cuccuru is Arrius conserva ritrovamenti archeologici risalenti a diverse epoche a partire dal Neolitico medio
La necropoli di Museddu è inserita nel “Parco dei Petroglifi”. Si compone di 18 domus de janas, con impianti planimetrici semplici, ovvero una cella quadrangolare preceduta da un piccolo padiglione, oppure due o tre celle in proiezione longitudinale.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.