Il Nuraghe Su Nuraxi di Gonnosnò si trova circa 400 a Est del paese, vicino all’area industriale. Si tratta di un monotorre in buona parte distrutto e coperto dalle sue macerie e dalla vegetazione. Residuano pochi filari.
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Il sito, risalente alla tarda età del bronzo (1300-1000 a.C.), è un nuraghe di tipo complesso costituito da una torre centrale alla quale vennero successivamente addossate altre otto torri fino a formare un bastione. Il bastione è circondato da una muraglia megalitica dotata di cinque torri munite di feritoie. Per la sua costruzione vennero utilizzati principalmente massi in granito, materiale reperibile sul posto.
Il sito, risalente alla tarda età del bronzo (1300-1000 a.C.), è un nuraghe di tipo complesso costituito da una torre centrale alla quale vennero successivamente addossate altre otto torri fino a formare un bastione. Il bastione è circondato da una muraglia megalitica dotata di cinque torri munite di feritoie. Per la sua costruzione vennero utilizzati principalmente massi in granito, materiale reperibile sul posto.
Nel cortile della chiesa di Santa Caterina di Pitinuri, si trovano 4 betili provenienti dalla tomba di giganti di Oragiana, sita nel territorio di Cuglieri.
Un quinto betile, giace spezzato nei pressi della tomba di giganti.
Il Nuraghe Cannevadosu di Cabras si trova a circa 800 m S.O. del sito di Monte Prama e a circa 8 Km a Ovest di Cabras.E’ un Nuraghe “a tancato”: presenta sulla fronte della torre principale un corpo murario regolare che racchiude una torre minore ed un cortile interposto fra le due torri.torri. Negli anni 50 si diffuse la voce del ritrovamento in questo sito di un modello di nuraghe scolpito nel calcare. Questo modello era particolare perchè vi era raffigurata una figura umana che “scalava” il nuraghe. Solo recentemente si è saputo che detto modello proveniva dal sito di Monte Prama.
Dopo la fatica per raggiungere l’alta rupe, si gode di un panorama mozzafiato che spazia dalla punta di Foghe fino a capo Marrargiu.
Su questa rupe gli antichi Sardi avevano edificato un nuraghe.
Poco e ormai rimasto dello stesso, ma mentre esploro il monumento osservo l’orizzonte.
E bello immaginare le grandi navi dotate di protome solcare il mare, guidate dai riferimenti forniti dai nuraghi costieri, entrare sicure nella foce del Temo, ancora oggi l’unico fiume navigabile in Sardegna. (Giovanni Sotgiu)
Dopo la fatica per raggiungere l’alta rupe, si gode di un panorama mozzafiato che spazia dalla punta di Foghe fino a capo Marrargiu.
Su questa rupe gli antichi Sardi avevano edificato un nuraghe.
Poco e ormai rimasto dello stesso, ma mentre esploro il monumento osservo l’orizzonte.
E bello immaginare le grandi navi dotate di protome solcare il mare, guidate dai riferimenti forniti dai nuraghi costieri, entrare sicure nella foce del Temo, ancora oggi l’unico fiume navigabile in Sardegna. (Giovanni Sotgiu)
Dopo la fatica per raggiungere l’alta rupe, si gode di un panorama mozzafiato che spazia dalla punta di Foghe fino a capo Marrargiu.
Su questa rupe gli antichi Sardi avevano edificato un nuraghe.
Poco e ormai rimasto dello stesso, ma mentre esploro il monumento osservo l’orizzonte.
E bello immaginare le grandi navi dotate di protome solcare il mare, guidate dai riferimenti forniti dai nuraghi costieri, entrare sicure nella foce del Temo, ancora oggi l’unico fiume navigabile in Sardegna. (Giovanni Sotgiu)
Dopo la fatica per raggiungere l’alta rupe, si gode di un panorama mozzafiato che spazia dalla punta di Foghe fino a capo Marrargiu.
Su questa rupe gli antichi Sardi avevano edificato un nuraghe.
Poco e ormai rimasto dello stesso, ma mentre esploro il monumento osservo l’orizzonte.
E bello immaginare le grandi navi dotate di protome solcare il mare, guidate dai riferimenti forniti dai nuraghi costieri, entrare sicure nella foce del Temo, ancora oggi l’unico fiume navigabile in Sardegna. (Giovanni Sotgiu)
Ubicato ad un centinaio di metri a Est della nota tomba di giganti di Imbertighe, con la quale era in evidente relazione culturale, il nuraghe si trova ora all’interno di una azienda agricola, è un monotorre a pianta lievemente ellittica (m 14,10×15,25), con ingresso a SE ed una altezza residua di m 2,75 a NO e di m 1,70 a SO, rispettivamente con 5 e 4 filari.
Sepoltura in precario stato di conservazione che presenta in particolare un petroglifo di incerta interpretazione
Sepoltura in precario stato di conservazione che presenta in particolare un petroglifo di incerta interpretazione