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Pozzo sacro Sa Testa

Realizzato in blocchi di granito, è composto da un cortile circolare, dal vestibolo, piccolo ambiente di raccordo tra il cortile e il pozzo, e dal pozzo vero e proprio, raggiungibile dal vestibolo tramite alcuni gradini; la sorgente si trova a 17 gradini di profondità Scavato interamente nel 1938, il pozzo sacro di Sa Testa, ha una lunghezza complessiva di 17,50 metri. Era un luogo di culto delle acque sorgive. Numerosi sono i reperti rinvenuti negli scavi, come dei bruciaprofumi di età punica.

Pozzo sacro Sa Testa

Realizzato in blocchi di granito, è composto da un cortile circolare, dal vestibolo, piccolo ambiente di raccordo tra il cortile e il pozzo, e dal pozzo vero e proprio, raggiungibile dal vestibolo tramite alcuni gradini; la sorgente si trova a 17 gradini di profondità Scavato interamente nel 1938, il pozzo sacro di Sa Testa, ha una lunghezza complessiva di 17,50 metri. Era un luogo di culto delle acque sorgive. Numerosi sono i reperti rinvenuti negli scavi, come dei bruciaprofumi di età punica.

Pozzo sacro Sa Testa

Realizzato in blocchi di granito, è composto da un cortile circolare, dal vestibolo, piccolo ambiente di raccordo tra il cortile e il pozzo, e dal pozzo vero e proprio, raggiungibile dal vestibolo tramite alcuni gradini; la sorgente si trova a 17 gradini di profondità Scavato interamente nel 1938, il pozzo sacro di Sa Testa, ha una lunghezza complessiva di 17,50 metri. Era un luogo di culto delle acque sorgive. Numerosi sono i reperti rinvenuti negli scavi, come dei bruciaprofumi di età punica.

Pozzo sacro Sa Testa

Realizzato in blocchi di granito, è composto da un cortile circolare, dal vestibolo, piccolo ambiente di raccordo tra il cortile e il pozzo, e dal pozzo vero e proprio, raggiungibile dal vestibolo tramite alcuni gradini; la sorgente si trova a 17 gradini di profondità Scavato interamente nel 1938, il pozzo sacro di Sa Testa, ha una lunghezza complessiva di 17,50 metri. Era un luogo di culto delle acque sorgive. Numerosi sono i reperti rinvenuti negli scavi, come dei bruciaprofumi di età punica.

Pozzo sacro di Santa Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Pozzo sacro di Santa Cristina

Il sito si compone essenzialmente di due parti: la prima, costituita dal tempio a pozzo, un pozzo sacro risalente all’età nuragica, con strutture ad esso annesse: capanna delle riunioni, recinto e altre capanne più piccole. La seconda parte del complesso a circa duecento metri a sud-ovest è costituita da un nuraghe monotorre, da alcune capanne in pietra di forma allungata di incerta datazione ed un villaggio nuragico, ancora da scavare, di cui sono visibili solo alcuni elementi affioranti
Foto:

Pozzo sacro Is Pirois

Fu edificato in età nuragica per il culto della acque. Ubicato in località Is Pirois, questo pozzo sacro nuragico presenta la particolarità di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. L’atrio è determinato da due paramenti murari composti da blocchi di granito. Dall’ingresso, architravato, si accede alla scalinata attraverso la quale si scende nella camera del pozzo, chiusa sulla sommità da una pseudocupola.

Pozzo sacro Bau Crabas

Resti di due pozzi sacri dell’epoca Nuragica, posti a circa 150 m di distanza l’uno dall’altro. Il primo pozzo si presenta quasi interamente interrato. Il secondo si presenta in ottimo stato di conservazione, con l’ingresso formato da una scalinata semi sepolta. La sua forma cilindrica ha un diametro di circa 2 m e una profondità di circa 3 m è costruito con blocchi di pietrame disposti in filari orizzontali. La presenza di due pozzi sacri fa pensare ad un centro sacro di notevole importanza.

Pozzo sacro Bau Crabas

Resti di due pozzi sacri dell’epoca Nuragica, posti a circa 150 m di distanza l’uno dall’altro. Il primo pozzo si presenta quasi interamente interrato. Il secondo si presenta in ottimo stato di conservazione, con l’ingresso formato da una scalinata semi sepolta. La sua forma cilindrica ha un diametro di circa 2 m e una profondità di circa 3 m è costruito con blocchi di pietrame disposti in filari orizzontali. La presenza di due pozzi sacri fa pensare ad un centro sacro di notevole importanza.