Santuario Nuragico di Serra Niedda con pozzo sacro
Breve descrizione : Il sito archeologico è stato rinvenuto nel 1985, del tutto casualmente, durante i lavori di spietramento per l’impianto di una vigna. Le indagini, proseguite sino al 1988, hanno permesso di individuare il nucleo principale del santuario, composto dal pozzo sacro, da una rotonda che caratterizza una parte del grande edificio in opera isodoma e due costruzioni a forma cilindrica, interpretabili come altare.
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Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
Il sito archeologico è stato rinvenuto nel 1985, del tutto casualmente, durante i lavori di spietramento per l’impianto di una vigna. Le indagini, proseguite sino al 1988, hanno permesso di individuare il nucleo principale del santuario, composto dal pozzo sacro, da una rotonda che caratterizza una parte del grande edificio in opera isodoma e due costruzioni a forma cilindrica, interpretabili come altare.
Il sito archeologico è stato rinvenuto nel 1985, del tutto casualmente, durante i lavori di spietramento per l’impianto di una vigna. Le indagini, proseguite sino al 1988, hanno permesso di individuare il nucleo principale del santuario, composto dal pozzo sacro, da una rotonda che caratterizza una parte del grande edificio in opera isodoma e due costruzioni a forma cilindrica, interpretabili come altare.
Il sito archeologico è stato rinvenuto nel 1985, del tutto casualmente, durante i lavori di spietramento per l’impianto di una vigna. Le indagini, proseguite sino al 1988, hanno permesso di individuare il nucleo principale del santuario, composto dal pozzo sacro, da una rotonda che caratterizza una parte del grande edificio in opera isodoma e due costruzioni a forma cilindrica, interpretabili come altare.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
Privo di strutture a vista e del vestibolo. è costituito dalla continuità lineare di scala (28-29 gradini) e di vano d’acqua che formano insieme un vuoto rettangolare lungo m 8,12 e largo 1,25-1,10. Anche la sezione “a bottiglia” del pozzo, ellittico in pianta (m 1,82 x 1,25 altezza m 5,12), lo diversifica dagli templi a pozzo della Sardegna. L’opera muraria interna è di tipo poliedrico.
























