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Nuraghe Lu Carru di lu Vin

Nuraghe monotorre. Si conservano per intero 4 filari. In cattivo stato di conservazione. Costituito in blocchi di medie dimensioni sbozzati. Azione antropica di spoliazione. Già presente nella carta nuragografica di Filippo Nissardi (in Pinza G. 1901).
. La collinetta occupata dal nuraghe include un tratto di acciottolato di età romana individuato a NO del bene. La fitta vegetazione che caratterizza il sito non permette di rilevare la presenza di resti o di indizi di un eventuale villaggio.

Comune: ALGHERO
Prov: Sassari
Autore: Wikimapia
Codice Geo: NUR15807
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Nuraghe Lu Carru di lu Vin

Nuraghe monotorre. Si conservano per intero 4 filari. In cattivo stato di conservazione. Costituito in blocchi di medie dimensioni sbozzati. Azione antropica di spoliazione. Già presente nella carta nuragografica di Filippo Nissardi (in Pinza G. 1901).
. La collinetta occupata dal nuraghe include un tratto di acciottolato di età romana individuato a NO del bene. La fitta vegetazione che caratterizza il sito non permette di rilevare la presenza di resti o di indizi di un eventuale villaggio.

Comune: ALGHERO
Prov: Sassari
Autore: Wikimapia
Codice Geo: NUR15807
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Nuraghe Serra Ona

L’area di frammenti fittili di Serra Ona si può circoscrivere ad est del nuraghe nei campi circostanti adibiti ad uso agricolo. Si tratta di frammenti di piccole e medie dimensioni di epoca nuragica e romana con un grado di fluitazione medio. Sono distribuiti in maniera disomogenea e, dato l’utilizzo dei campi a scopo agricolo si concentrano soprattutto nelle zone di svolta dell’aratro

Comune: ALGHERO
Prov: Sassari
Autore: Wikimapia
Codice Geo: NUR15803
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Nuraghe Serra Ona

L’area di frammenti fittili di Serra Ona si può circoscrivere ad est del nuraghe nei campi circostanti adibiti ad uso agricolo. Si tratta di frammenti di piccole e medie dimensioni di epoca nuragica e romana con un grado di fluitazione medio. Sono distribuiti in maniera disomogenea e, dato l’utilizzo dei campi a scopo agricolo si concentrano soprattutto nelle zone di svolta dell’aratro

Comune: ALGHERO
Prov: Sassari
Autore: Wikimapia
Codice Geo: NUR15803
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Nuraghe Serra Ona

L’area di frammenti fittili di Serra Ona si può circoscrivere ad est del nuraghe nei campi circostanti adibiti ad uso agricolo. Si tratta di frammenti di piccole e medie dimensioni di epoca nuragica e romana con un grado di fluitazione medio. Sono distribuiti in maniera disomogenea e, dato l’utilizzo dei campi a scopo agricolo si concentrano soprattutto nelle zone di svolta dell’aratro

Comune: ALGHERO
Prov: Sassari
Autore: Wikimapia
Codice Geo: NUR15803
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Sepoltura a pozzo di Cuccuru is Arrius

Il sito prenuragico di Cuccuru Is Arrius, scoperto durante gli scavi del canale scolmatore, è situato sulle sponde sud occidentali dello stagno di Cabras. Il sito è interessato da una necropoli e da diversi insediamenti del neolitico, del calcolitico, di età punica , da un tempio a pozzo nuragico cui era annessa un’area cultuale tardo-repubblicana ed infine da una necropoli romana-imperiale.
Nel villaggio di Cuccuru Is Arrius si abitava in capanne seminterrate, fatte di pali ed erbe palustri, si praticava la caccia, si coltivavano il grano duro, l’orzo, le lenticchie e le fave. Si lavorava e commerciava l’ossidiana, si univano abilità e gusto nelle ceramiche, si fondevano senso artistico e fede religiosa nelle statuine della dea madre; protettrice dei vivi e dei morti. (Comune di Cabras)

Menhir Perda Longa

Il complesso archeologico di Perda Longa, situato in una zona collinare a pochi chilometri da Tortolì, comprende quindici menhir, la maggior parte abbattuti, due tombe di giganti (quest’ultime di non facile individuazione) e tre nuraghi nelle colline circostanti. Tra le perdas fittas (nome in sardo dei menhir), da segnalare alcuni blocchi alti oltre 4 metri. Il sito archeologico risale al quarto millennio avanti Cristo (prenuragico), ma è stato frequentato sino all’epoca romana.

Domus de janas di S.Andrea Priu

Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna. Risalgono presumibilmente al IV-III millennio a.C. ma furono riusate per lungo tempo. In età romana e poi bizantina la ‘tomba del Capo’ fu trasformata in chiesa rupestre, una delle prime nel tempo delle persecuzioni. Più volte intonacata e affrescata con scene del Nuovo Testamento, fu intitolata a sant’Andrea, da cui il nome del sito.

Domus de janas di S.Andrea Priu

Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna. Risalgono presumibilmente al IV-III millennio a.C. ma furono riusate per lungo tempo. In età romana e poi bizantina la ‘tomba del Capo’ fu trasformata in chiesa rupestre, una delle prime nel tempo delle persecuzioni. Più volte intonacata e affrescata con scene del Nuovo Testamento, fu intitolata a sant’Andrea, da cui il nome del sito.

Domus de janas di S.Andrea Priu

Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna. Risalgono presumibilmente al IV-III millennio a.C. ma furono riusate per lungo tempo. In età romana e poi bizantina la ‘tomba del Capo’ fu trasformata in chiesa rupestre, una delle prime nel tempo delle persecuzioni. Più volte intonacata e affrescata con scene del Nuovo Testamento, fu intitolata a sant’Andrea, da cui il nome del sito.

Domus de janas di S.Andrea Priu

Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna. Risalgono presumibilmente al IV-III millennio a.C. ma furono riusate per lungo tempo. In età romana e poi bizantina la ‘tomba del Capo’ fu trasformata in chiesa rupestre, una delle prime nel tempo delle persecuzioni. Più volte intonacata e affrescata con scene del Nuovo Testamento, fu intitolata a sant’Andrea, da cui il nome del sito.

Nuraghe Moru Nieddu

Nuraghe complesso, forse trilobato, costruito con grossi blocchi di andesite locale. Tra la vegetazione si osservano alcuni cumuli di pietre e tracce pertinenti verosimilmente a strutture capannicole.
E’ evidente la rifrequentazione in età storica, cui risalgono numerosi frammenti di ceramica soprattutto d’età romana individuati sul crollo e nel terreno circostante.
Il sito risale all’ età del Bronzo con rimaneggiamenti in età romana imperiale