Benché invaso dalla vegetazione, sepolto sotto metri di terra e da diversi crolli, questo gioiello, presumibilmente di tipo complesso, conserva un mastio di assoluta perfezione costruttiva per l’accuratezza con cui sono stati sbozzati i grandi blocchi di calcare.
Singolare anche per lo spessore delle mura, anch’esse composte da conci ben lavorati, e in particolare quelle rivolte a sud-ovest, imponenti.
Al suo interno fu rinvenuto il famoso bronzetto del “suonatore di corno”, studiato dal professore e archeologo Giovanni Lilliu.
#immagini: 1211
Benché invaso dalla vegetazione, sepolto sotto metri di terra e da diversi crolli, questo gioiello, presumibilmente di tipo complesso, conserva un mastio di assoluta perfezione costruttiva per l’accuratezza con cui sono stati sbozzati i grandi blocchi di calcare.
Singolare anche per lo spessore delle mura, anch’esse composte da conci ben lavorati, e in particolare quelle rivolte a sud-ovest, imponenti.
Al suo interno fu rinvenuto il famoso bronzetto del “suonatore di corno”, studiato dal professore e archeologo Giovanni Lilliu.
Noddule è un tempio nuragico del culto delle acque presente nel complesso nuragico di Noddule. È inserita all’interno di un santuario del culto delle acque nuragico nell’insediamento pertinente al nuraghe complesso, conserva un ampio vestibolo suddiviso in due aree; la prima ricorda le rotonde con bacile la seconda è composta dei gradini che discendono fino alla porta del pozzo con ai lati due sedili in granito. L’anima del pozzo è interamente in trachite, l’interno compone una camera perfettamente circolare che intercetta la vena sorgiva e la copertura è realizzata in conci di trachite policroma, sistemati a tenuta perfetta creano un particolare effetto cromatico. Il concio di chiusura della cupola possiede, scolpito, un incavo a forma allungata simile al taglio di un occhio.
Noddule è un tempio nuragico del culto delle acque presente nel complesso nuragico di Noddule. È inserita all’interno di un santuario del culto delle acque nuragico nell’insediamento pertinente al nuraghe complesso, conserva un ampio vestibolo suddiviso in due aree; la prima ricorda le rotonde con bacile la seconda è composta dei gradini che discendono fino alla porta del pozzo con ai lati due sedili in granito. L’anima del pozzo è interamente in trachite, l’interno compone una camera perfettamente circolare che intercetta la vena sorgiva e la copertura è realizzata in conci di trachite policroma, sistemati a tenuta perfetta creano un particolare effetto cromatico. Il concio di chiusura della cupola possiede, scolpito, un incavo a forma allungata simile al taglio di un occhio.
Noddule è un tempio nuragico del culto delle acque presente nel complesso nuragico di Noddule. È inserita all’interno di un santuario del culto delle acque nuragico nell’insediamento pertinente al nuraghe complesso, conserva un ampio vestibolo suddiviso in due aree; la prima ricorda le rotonde con bacile la seconda è composta dei gradini che discendono fino alla porta del pozzo con ai lati due sedili in granito. L’anima del pozzo è interamente in trachite, l’interno compone una camera perfettamente circolare che intercetta la vena sorgiva e la copertura è realizzata in conci di trachite policroma, sistemati a tenuta perfetta creano un particolare effetto cromatico. Il concio di chiusura della cupola possiede, scolpito, un incavo a forma allungata simile al taglio di un occhio.
Noddule è un tempio nuragico del culto delle acque presente nel complesso nuragico di Noddule. È inserita all’interno di un santuario del culto delle acque nuragico nell’insediamento pertinente al nuraghe complesso, conserva un ampio vestibolo suddiviso in due aree; la prima ricorda le rotonde con bacile la seconda è composta dei gradini che discendono fino alla porta del pozzo con ai lati due sedili in granito. L’anima del pozzo è interamente in trachite, l’interno compone una camera perfettamente circolare che intercetta la vena sorgiva e la copertura è realizzata in conci di trachite policroma, sistemati a tenuta perfetta creano un particolare effetto cromatico. Il concio di chiusura della cupola possiede, scolpito, un incavo a forma allungata simile al taglio di un occhio.
Il complesso nuragico consta di nove torri, tre delle quali riferibili alle strutture centrali, sei alla robusta cinta antemuraria. Sua assoluta peculiarità è la diretta insistenza sulle sue strutture dei ruderi di una piccola chiesa campestre, dedicata al santo omonimo e risalente agli inizi del XVII secolo, alla cui fase di utilizzo si riferiscono undici sepolture rinvenute nell”area circostante l”edificio sacro. Sul colle San Sebastiano sono leggibili testimonianze di un”occupazione punica. (Mibact)
Il complesso nuragico consta di nove torri, tre delle quali riferibili alle strutture centrali, sei alla robusta cinta antemuraria. Sua assoluta peculiarità è la diretta insistenza sulle sue strutture dei ruderi di una piccola chiesa campestre, dedicata al santo omonimo e risalente agli inizi del XVII secolo, alla cui fase di utilizzo si riferiscono undici sepolture rinvenute nell”area circostante l”edificio sacro. Sul colle San Sebastiano sono leggibili testimonianze di un”occupazione punica. (Mibact)
Il complesso nuragico consta di nove torri, tre delle quali riferibili alle strutture centrali, sei alla robusta cinta antemuraria. Sua assoluta peculiarità è la diretta insistenza sulle sue strutture dei ruderi di una piccola chiesa campestre, dedicata al santo omonimo e risalente agli inizi del XVII secolo, alla cui fase di utilizzo si riferiscono undici sepolture rinvenute nell”area circostante l”edificio sacro. Sul colle San Sebastiano sono leggibili testimonianze di un”occupazione punica. (Mibact)
Il complesso nuragico consta di nove torri, tre delle quali riferibili alle strutture centrali, sei alla robusta cinta antemuraria. Sua assoluta peculiarità è la diretta insistenza sulle sue strutture dei ruderi di una piccola chiesa campestre, dedicata al santo omonimo e risalente agli inizi del XVII secolo, alla cui fase di utilizzo si riferiscono undici sepolture rinvenute nell”area circostante l”edificio sacro. Sul colle San Sebastiano sono leggibili testimonianze di un”occupazione punica. (Mibact)
E’ ricavata in un masso erratico di calcare, lavorato anche all’esterno, di forma all’incirca trapezoidale. . Sulla facciata principale, dotata di ingresso, fu realizzata una “stele centinata” alta quasi 4 metri sulla cui sommità erano originariamente posti tre piccoli betili. Nella facciata posteriore è osservabile un altro piccolo ingresso, forse di epoca anteriore. La cultura materiale rinvenuta durante gli scavi è di tipo Bonnanaro (prima età del bronzo).
E’ ricavata in un masso erratico di calcare, lavorato anche all’esterno, di forma all’incirca trapezoidale. . Sulla facciata principale, dotata di ingresso, fu realizzata una “stele centinata” alta quasi 4 metri sulla cui sommità erano originariamente posti tre piccoli betili. Nella facciata posteriore è osservabile un altro piccolo ingresso, forse di epoca anteriore. La cultura materiale rinvenuta durante gli scavi è di tipo Bonnanaro (prima età del bronzo).