Il nuraghe, risalente alla tarda età del bronzo e ai confini dei territori di Vallermosa e Decimoputzu, è del tipo complesso, costituito da una torre centrale alla quale vennero successivamente addossate altre otto torri fino a formare un bastione. Il bastione è circondato da una muraglia megalitica dotata di cinque torri munite di feritoie. Per la sua costruzione vennero utilizzati principalmente massi in granito, materiale reperibile sul posto.
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La tomba è coperta da enormi lastroni litici piatti, tra cui uno di lunghezza superiore ai quattro metri
Nuraghe monotorre in massi di pietra arenaria. La camera principale è fornita di tre nicchie asimmetriche. Dal corridoio a destra parte la scala con 15 gradini. Altezza massima della torre m.9,15. Nei pressi sono presenti i resti dell”insediamento e due domus de janas.
Nuraghe quadrilobato Alvu, costruito in pietre bianche squadrate, con attorno numerose basi di capanne. Presenta particolari costruttivi nell’incastro delle murature d’angolo non riscontrabili in altri nuraghi
Nuraghe quadrilobato Alvu, costruito in pietre bianche squadrate, con attorno numerose basi di capanne. Presenta particolari costruttivi nell’incastro delle murature d’angolo non riscontrabili in altri nuraghi
Nuraghe quadrilobato Alvu, costruito in pietre bianche squadrate, con attorno numerose basi di capanne. Presenta particolari costruttivi nell’incastro delle murature d’angolo non riscontrabili in altri nuraghi
La ben nota necropoli di Noeddale si localizza presso il margine occidentale di una sella che degrada con notevole dislivello a ovest, sulla vallata di Sae. È costituita da sei ipogei, tre dei quali scavati su un affioramento calcareo lievemente inclinato, uno su una bassa parete sottostante, e altri due su fronte di roccia più alta. Due ipogei sono preceduti da brevi dromoi.
La tomba è coperta da enormi lastroni litici piatti, tra cui uno di lunghezza superiore ai quattro metri
Nuraghe monotorre in massi di pietra arenaria. La camera principale è fornita di tre nicchie asimmetriche. Dal corridoio a destra parte la scala con 15 gradini. Altezza massima della torre m.9,15. Nei pressi sono presenti i resti dell”insediamento e due domus de janas.
Quasi invisibile, quando vi si arriva da nord per contemplarlo.
Ricoperto da un manto più verde del verde, che fagocitando distrugge e al contempo protegge.
Una torre centrale dalle fattezze arcaiche di basalto, alla quale si avvinghia, frontalmente a sud-est, un bastione dilobato. Un corridoio fende quest’ultimo e conduce all’oscurità del mastio, anticipato a sinistra da un vano scala, in parte ostruito, dal cui soffitto, e dalle cui pareti ondeggianti, lunghe radici tessono lo spazio.
Dall’alto appare nel suo complesso sinuoso, e ricorda vagamente la forma di una dea madre stilizzata, vestita di tutto il suo splendore.
Quasi invisibile, quando vi si arriva da nord per contemplarlo.
Ricoperto da un manto più verde del verde, che fagocitando distrugge e al contempo protegge.
Una torre centrale dalle fattezze arcaiche di basalto, alla quale si avvinghia, frontalmente a sud-est, un bastione dilobato. Un corridoio fende quest’ultimo e conduce all’oscurità del mastio, anticipato a sinistra da un vano scala, in parte ostruito, dal cui soffitto, e dalle cui pareti ondeggianti, lunghe radici tessono lo spazio.
Dall’alto appare nel suo complesso sinuoso, e ricorda vagamente la forma di una dea madre stilizzata, vestita di tutto il suo splendore.
Quasi invisibile, quando vi si arriva da nord per contemplarlo.
Ricoperto da un manto più verde del verde, che fagocitando distrugge e al contempo protegge.
Una torre centrale dalle fattezze arcaiche di basalto, alla quale si avvinghia, frontalmente a sud-est, un bastione dilobato. Un corridoio fende quest’ultimo e conduce all’oscurità del mastio, anticipato a sinistra da un vano scala, in parte ostruito, dal cui soffitto, e dalle cui pareti ondeggianti, lunghe radici tessono lo spazio.
Dall’alto appare nel suo complesso sinuoso, e ricorda vagamente la forma di una dea madre stilizzata, vestita di tutto il suo splendore.