Con la presenza di due nuraghi, i resti di villaggio e una tomba di giganti costituisce un insieme significativo per la ricostruzione delle vicende storiche del territorio. Il Nuraghe Corru ‘e Oe, monotorre, sorge su un piccolo pianoro connesso a livello visivo con quadrilobato Aidu e con altri tre che pare appartenessero ad unico sistema difensivo e di vigilanza del territorio. Vicino al Nuraghe sono stati rinvenuti i resti di un villaggio, costituito da capanne circolari
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Il nuraghe, risalente alla tarda età del bronzo e ai confini dei territori di Vallermosa e Decimoputzu, è del tipo complesso, costituito da una torre centrale alla quale vennero successivamente addossate altre otto torri fino a formare un bastione. Il bastione è circondato da una muraglia megalitica dotata di cinque torri munite di feritoie. Per la sua costruzione vennero utilizzati principalmente massi in granito, materiale reperibile sul posto.
Dal nuraghe è possibile godere di una vista mozzafiato sul sottostante lago Flumendosa.
Si tratta di un nuraghe monotorre dalla forma caratteristica a tronco di cono con due camere sovrapposte….Vi si accede dalla porta centrale esposta a sud-sud-est ed è provvisto di una camera centrale con filari aggettanti che chiudono la cupola, e di tre celle laterali disposte ortogonalmente (90°) rispetto all’ingresso. Una scala a spirale in senso orario ci conduce sopra il nuraghe proprio sopra la camera centrale, dove è ancora evidente l’alzato della seconda camera.
Con la presenza di due nuraghi, i resti di villaggio e una tomba di giganti costituisce un insieme significativo per la ricostruzione delle vicende storiche del territorio. Il Nuraghe Corru ‘e Oe, monotorre, sorge su un piccolo pianoro connesso a livello visivo con quadrilobato Aidu e con altri tre che pare appartenessero ad unico sistema difensivo e di vigilanza del territorio. Vicino al Nuraghe sono stati rinvenuti i resti di un villaggio, costituito da capanne circolari.
Nuraghe di tipo complesso, costituito da una torre centrale e da quattro torri aggiunte. L”edificio, databile al 1400-1000 a.C., si trova al confine tra i Comuni di Oristano e Villaurbana. Contornato da macchia e vegetazione non è facilmente accessibile e visitabile.
Nuraghe monotorre, conserva la tholos intatta. L’architrave sovrastante l’entrata misura circa m. 3,30×0,90×1,85, per un peso stimato di circa Kg. 16.000.
La torre, di pianta circolare (m. 13.20 x 13.50 allo svettamento) e con ingresso volto a sud – est, si conserva per una altezza massima di m. 9.30, mentre quella media si mantiene sui m. 8.50. l’opera muraria è costituita blocchi di trachite lavorati con cura e disposti a filari orizzontali regolari con qualche zeppa di rincalzo.
Quante cose avrà visto, seduto nel verde. Attimi trasportati dal vento, ormai sbiaditi dal tempo.
Compatto e sinuoso, si fonde tra gli affioramenti rocciosi spaccati di vita.
In parte ancora sepolto dalla terra, con alcuni alberi che si aggrappano alla struttura.
Il mastio, di notevoli dimensioni, è abbracciato da un bastione quadrilobato.
L’ingresso, a sud, invaso dal fango è sormontato da un architrave che porta il peso dei millenni.
Nel complesso un’opera raffinata, maestosa, costruita con blocchi di trachite ben lavorati.
Ogni spazio tra questi é accuratamente riempito con materiale litico più piccolo.
E noi li sotto, piccoli come formiche all’ombra del gigante.
A pochi metri in direzione sud l’omonima tomba dei giganti, mentre in direzione nord il nuraghe Corruoe.
Il complesso di nuraghe Urceni fu impiantato a 900 m sulla sommità di uno sperone roccioso. Manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci. Si è di fronte ad un manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci che parzialmente ne occultano la vista.
Nuraghe di tipo complesso, costituito da una torre centrale e da quattro torri aggiunte. L”edificio, databile al 1400-1000 a.C., si trova al confine tra i Comuni di Oristano e Villaurbana. Contornato da macchia e vegetazione non è facilmente accessibile e visitabile.
Completamente invaso dalla fitta e rigogliosa vegetazione che ne occlude le antiche forme basaltiche.
Circondato da domus de janas, una più bella dell’altra, e da meraviglie litiche sparse per il bosco, quest’ultimo diviso da innumerevoli muretti a secco vestiti di felce.
È stato classificato come monotorre, mentre in realtà ci si trova di fronte a un nuraghe complesso, dalla geometria peculiare.
Il mastio oggi è la parte maggiormente apprezzabile; mentre, altre due torri minori, ancora visibili nonostante i crolli, si confondono nella flora, unite tra loro da spesse mura.
I blocchi ciclopici e poco sbozzati conferiscono alla struttura un aspetto arcaico e imponente.