il nuraghe apparentemente formato da tre torri, all”interno si possono vedere tre nicchie. sulla sinistra una scala porta ai piani superiori , e intorno ad esso si vedono i resti del villaggio nuragico con alcune pietre rosse della zona. A sinistra del nuraghe si trova una piccola necropoli .
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il nuraghe apparentemente formato da tre torri, all”interno si possono vedere tre nicchie. sulla sinistra una scala porta ai piani superiori , e intorno ad esso si vedono i resti del villaggio nuragico con alcune pietre rosse della zona. A sinistra del nuraghe si trova una piccola necropoli .
La sepoltura – del tipo a filari con stele centinata – conserva, in parte, il corpo tombale absidato orientato a E e costruito con blocchi di granito e di porfido poliedrici di medie dimensioni. Il breve corridoio interno, rettangolare, presenta le pareti formate da ortostati di base sui quali poggiano tre filari di blocchi sbozzati; il piano pavimentale è costituito dalla roccia affiorante. La sepoltura si data intorno al 1500 a.C.
I tre menhir di granito sono ubicati sul pendio dell”insellatura: il primo aniconico (lungh. m 4,25; largh. m 0,98; spessore m 0,60) – appuntito e fratturato in due tronconi – è adagiato sul terreno; il secondo – risollevato negli anni ‘70 – è di tipo protoantropomorfo con forma ogivale e sezione piano-convessa; il terzo , anch”esso protoantropomorfo, ha forma ogivale e sezione piano-convessa schiacciata. due menhir porti frontalmente l”uno all”altro quasi a indicare un passaggio.
Un monotorre che si staglia in un paesaggio che presenta una combinazione di colori rara al mondo, in un contesto ambientale unico. Distante circa 500 metri in linea d’aria dal paese di Bidonì, oggi si affaccia orgoglioso sull’indaco del lago Omodeo. Poche sono purtroppo le informazioni che lo riguardan
Il nuraghe Benas si trova su una collinetta in località ‘’Tanca sa cresia’ a nord-ovest del nuraghe Jana, in territorio di Solarussa, a 200 mt dal confine con Zerfaliu. E” un nuraghe complesso, con cortile e tre torri secondarie. Particolarmente interessante la torre principale, che conserva intatta la copertura a tholos del pianterreno. All”interno tre nicchie, ed una curiosa scala sul lato destro del corridoio d”ingresso.
Situato all’interno di un suggestivo bosco di olivastri monumentali, il nuraghe è di impianto complesso, quadrilobato, con corridoio, rampa d’accesso posto nella parte superiore e botola dalla quale si accede ad un sotterraneo. L’unica torre laterale accessibile è quella posta a nord ed è visibile dalla parte alta della torre centrale.
(comune Ghilarza)
Vittorio Angius lo chiama Fumìu:”È un tal disegno, del quale non si possa dar un’idea senza averlo delineato». Proseguendo asserisce che ci siano più nuraghi che lo compongono “Sopra la porta aperta incontro al sirocco-levante è uno spiraglio, e non lungi da questa è una seconda porta aperta al sirocco e alta metri 2, che però essendo alta sul suolo pare una finestra: in un suo fianco è aperta la galleria nello spessore del muro per andar ne’ piani superiori o nella terrazza.»
Si trova dentro il territorio di Teulada, ma si raggiunge da Domus de Maria dalla Strada Provinciale 71, per un sentiero sterrato di circa 2 km e 500 m.
Il Nuraghe si trova sulla cima di uno spunto e roccioso che si affaccia sulla caletta di Perda Longa. Dalla sua sommità si può godere di un panorama a 360°: dalla Costa di Chia a Tuerredda a Capo Malfatano e oltre.
Si tratta di un Nuraghe complesso, composto da due torri, una che si affaccia al mare, rivolta verso sud, granata ; e una rivolta a Nord parzialmente conservata.
Il Nuraghe è collegato visivamente al Nuraghe Monte Sa Guardia Manna nella zona di Spartivento.
La necropoli è costituita da 14 domus de janas, considerate tra le più belle della Sardegna per la concezione architettonica. Dodici di esse sono aperte nella roccia in serie orizzontale, le altre due dirimpetto alle prime. I prospetti si impongono per la monumentalità e l’accuratezza della lavorazione:.in particolare quello della tomba 3, Un sistema di canalizzazione scavato nella roccia, tuttora visibile, preservava le sepolture dall’infiltrazione dell’acqua piovana. (Sardegna Cultura)
La fortezza è stata costruita in posizione strategica: dalla sommità della collina sulla quale è stata eretta è infatti possibile vedere la piana del Campidano, la catena montuosa del Lina e alcuni nuraghi in territorio di Pabillonis. Di dimensioni notevoli (copre un’area di quasi 4000 metri quadrati) è composta da quattro torri collegate da una cinta muraria di forma romboidale. A causa del crollo parziale delle torri, oggi solo una risulta accessibile.
La torre, di pianta circolare (m. 13.20 x 13.50 allo svettamento) e con ingresso volto a sud – est, si conserva per una altezza massima di m. 9.30, mentre quella media si mantiene sui m. 8.50. l’opera muraria è costituita blocchi di trachite lavorati con cura e disposti a filari orizzontali regolari con qualche zeppa di rincalzo.