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Dorgali fonte sacra S’Ulumu

La fonte di S’Ulumu (Dorgali) presenta una celletta circolare con un breve vestibilo esterno, costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, aveva un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico

Fonte nuragica S’Ulumu

La fonte di S’Ulumu (Dorgali) presenta una celletta circolare con un breve vestibilo esterno, costruita a filari orizzontali ed ha una copertura a tholos. Proprio a causa del suo aspetto architettonico-strutturale di forma semplice, aveva un carattere essenzialmente funzionale di rifornimento idrico

Fonte sacra Li Paladini

La fonte non ha gradoni e si presenta in uno stato di conservazione pressoché ottimo[1]. La struttura muraria, interamente granitica, è completamente conservata e l’ingresso alla camera interna è costituito da una grande apertura a volta. La fonte è ricoperta con due lastre granitiche. La fonte incamera un vena sorgiva, tuttora attiva, e presenta sul davanti una grande pietra di soglia con incisa una canaletta per il deflusso dell’acqua

Fonte sacra Li Paladini

La fonte non ha gradoni e si presenta in uno stato di conservazione pressoché ottimo[1]. La struttura muraria, interamente granitica, è completamente conservata e l’ingresso alla camera interna è costituito da una grande apertura a volta. La fonte è ricoperta con due lastre granitiche. La fonte incamera un vena sorgiva, tuttora attiva, e presenta sul davanti una grande pietra di soglia con incisa una canaletta per il deflusso dell’acqua

Fonte nuragica Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)

Fonte nuragica Su Lumarzu

Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)