Tomba del tipo ad ortostati, alcuni dei quali ancora in situ. La stele centinata giace spezzata al centro dell’esedra. E’ presente anche, caso raro in questa tipologia di tombe, il concio a dentelli, probabile testimonianza di riutilizzo del monumento in mutato contesto culturale.
#immagini: 3247
Modesta nella sua totalità, tanto da essere un gioiellino; è composta da due muri di pietrame quasi squadrato ed ha una copertura con grosse lastre naturali di trachite.
Modesta nella sua totalità, tanto da essere un gioiellino; è composta da due muri di pietrame quasi squadrato ed ha una copertura con grosse lastre naturali di trachite.
Modesta nella sua totalità, tanto da essere un gioiellino; è composta da due muri di pietrame quasi squadrato ed ha una copertura con grosse lastre naturali di trachite.
La tomba è stata in parte demolita con l’asportazione di tutti i conci lavorati che rivestivano la camera funeraria.
Tuttavia, malgrado il pessimo stato di conservazione, è possibile leggere sul terreno lo schema planimetrico consueto al tipo tombale: corpo rettangolare absidato nella parte posteriore, esedra semicircolare nella fronte e cella funeraria rettangolare. (A. Moravetti)
Il monumento è posto ad una ventina di metri da una seconda tomba di giganti e a circa 200 metri dal nuraghe omonimo, non è rilevabile nel perimetro esterno a causa del suo pessimo stato di conservazione.
Appartiene probabilmente a questa tomba, un frammento di stele centinata (altezza m. 0,46; larghezza m. 1,25) con cornice in rilievo, larga cm. 12 a sinistra e cm. 15/17 a destra, reimpiegato nella pavimentazione della vicina chiesa di Santa Sabina. (A. Moravetti)
E’ situata sul declivio a nord-est di Monte Sozu, nel tancato di su Agantinu, proprio sotto a Su Casteddu dove sorge il nuraghe omonimo. E’ la più grande tomba dei giganti del territorio di Chiaramonti. La cista litica sepolcrale lunga circa 15 mt. è ottenuta con pietre di vario taglio vagamente sagomate, ed è coperta con dei grandi lastroni trachitici disposti a piattabanda.