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Sepoltura a pozzo di Cuccuru is Arrius

Il sito prenuragico di Cuccuru Is Arrius, scoperto durante gli scavi del canale scolmatore, è situato sulle sponde sud occidentali dello stagno di Cabras. Il sito è interessato da una necropoli e da diversi insediamenti del neolitico, del calcolitico, di età punica , da un tempio a pozzo nuragico cui era annessa un’area cultuale tardo-repubblicana ed infine da una necropoli romana-imperiale.
Nel villaggio di Cuccuru Is Arrius si abitava in capanne seminterrate, fatte di pali ed erbe palustri, si praticava la caccia, si coltivavano il grano duro, l’orzo, le lenticchie e le fave. Si lavorava e commerciava l’ossidiana, si univano abilità e gusto nelle ceramiche, si fondevano senso artistico e fede religiosa nelle statuine della dea madre; protettrice dei vivi e dei morti. (Comune di Cabras)

Pozzo sacro Carrarzu ‘e Iddia

Il pozzo sacro fa parte del complesso nuragico di Carrarzu ‘e Iddia, che sorge su di un modesto rilievo delimitato da una cinta muraria che racchiude un protonuraghe e un nuraghe che sembra del tipo a tholos: fra i due edifici un piccolo agglomerato di capanne circolari, alcune delle quali ancora ben conservate.

Pozzo sacro Carrarzu ‘e Iddia

Il pozzo sacro fa parte del complesso nuragico di Carrarzu ‘e Iddia, che sorge su di un modesto rilievo delimitato da una cinta muraria che racchiude un protonuraghe e un nuraghe che sembra del tipo a tholos: fra i due edifici un piccolo agglomerato di capanne circolari, alcune delle quali ancora ben conservate.

Pozzo sacro Is Pirois

Geologia di un monumento nuragico. Per la costruzione del pozzo sacro di Is Pirois sono state utilizzate tre tipologie di rocce a seconda della destinazione d’uso. Il granito (roccia magmatica vecchia di 310 milioni di anni) per l’architrave, date le sue dimensioni, fu impiegato probabilmente al solo scopo estetico. Per la “falsa scalinatafurono utilizzati blocchi ben lavorati di “porfiroidi”, rocce metamorfiche risalenti a circa 470 milioni di anni fa e derivanti da rocce vulcaniche. Date le loro ottime caratteristiche meccaniche , evidentemente dovevano supportare un carico abbastanza elevato. Il resto della struttura frontale vede l’impiego di “scisti”, altra roccia metamorfica (risalente a circa 500 milioni di anni fa), caratterizzata da
una fratturazione in superfici planari. In tal modo si possono ottenere blocchi con una superficie di appoggio quasi perfetta per la sovrapposizione del blocco successivo.