Il monumento mostra un impianto planimetrico e architettonico tra i più straordinari che la cultura nuragica abbia prodotto. È stato dichiarato nel 1997 dall”UNESCO patrimonio dell”umanità. Il complesso presenta varie fasi costruttive caratterizzate dall”uso della pietra locale: il basalto della Giara, che prevale largamente, e la marna calcarea.
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Si trova in località Capichera (Arzachena – OT), nei pressi dell’azienda vitivinicola produttrice del pregiato vermentino. Nelle immediate vicinanze il complesso nuragico di La Prisgiona.
Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.
Il sito si compone essenzialmente di due parti: la prima, costituita dal tempio a pozzo, un pozzo sacro risalente all’età nuragica, con strutture ad esso annesse: capanna delle riunioni, recinto e altre capanne più piccole. La seconda parte del complesso a circa duecento metri a sud-ovest è costituita da un nuraghe monotorre, da alcune capanne in pietra di forma allungata di incerta datazione ed un villaggio nuragico, ancora da scavare, di cui sono visibili solo alcuni elementi affioranti
Luogo di rara bellezza. L”insieme, di particolare suggestione, comprende un nuraghe complesso con annesso villaggio, una grotta con due ingressi, due tombe di giganti e due nuraghi monotorri.
Il nuraghe, ha restituito uno straordinario altare nuragico. Si individuano tre fasi costruttive. La prima, forse del Bronzo medio I (XVI-XV sec.a.C.), vide l”impianto di un bastione e di un antemurale con corridoi e celle. Nella seconda, del Bronzo medio II (XIV sec. a.C.), si sovrappose un bastione trilobato sinusoidale, un nuovo antemurale di quattro torri raccordate da cortine irregolarmente rettilinee. Nella terza fase l”antemurale fu dotato di un”altra torre e cortine.
https://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_nuragico_di_Seruci
Breve descrizione : Il nuraghe è polilobato, cioè costituito da un mastio centrale contornato da cinque torri, alcune delle quali in buono stato di conservazione. Le torri hanno le proprie sommità crollate; originariamente le cime delle torri dovevano essere coronate da merli in pietra, che in seguito ai crolli sono stati recuperati alla base delle strutture durante gli ultimi scavi archeologici ai quali è stata sottoposta la struttura.
Il mastio risale al XV-XIII secolo a.C., mentre il bastione, l’antemurale e la cinta muraria risalgono al XIII-fine XII. Già nella prima Età del ferro i reperti evidenziano una frequentazione del sito in diminuzione che però non cadde del tutto in disuso. Fu utilizzato anche per scopi funerari come attestano i reperti del VII-VIII secolo.
Il nuraghe Santu Antine, chiamato anche Sa domo de su Re (in italiano “La casa del Re”) è uno dei nuraghi più maestosi dell”intera Sardegna ed è anche uno dei più importanti tra quelli esistenti.L”intero complesso rappresenta un importante esempio di architettura preistorica mediterranea e si presume che l”altezza originaria raggiungesse i 22 e i 24 metri, la più alta per quel periodo dopo le piramidi egizie e il mastio della reggia nuragica di Arrubiu che misurava tra i 25 e i 30 metri
Si tratta di un singolare nuraghe a corridoio, complesso ed irregolare, che si compone di tre grandi corpi megalitici affiancati e varie costruzioni secondarie. Esso ha un”altezza residua di oltre 6 metri ed è stato edificato sulla roccia affiorante con blocchi poliedrici di basalto sovrapposti a secco in opera poligonale. Il nuraghe è databile, nella sua prima fase costruttiva, al Bronzo Medio iniziale.
Il nuraghe Adoni è un complesso nuragico risalente all”età del bronzo situato nel comune di Villanovatulo in provincia di Cagliari. Il sito sorge su un rilievo di circa 800 m d’altezza al centro della regione storica del Sarcidano. I primi scavi risalgono alla metà del ottocento. L”intero complesso è formato da una torre centrale e da un bastione quadrilobato, circondato da un villaggio. Nel sito sono stati rinvenuti vari reperti quali ceramiche e un frammento di ansa in bronzo.
Il complesso è composto da un nuraghe e da un villaggio di circa 90-100 capanne, distribuito su 5 ettari. Per via della sua grande estensione e del numero di edifici il sito è considerato unico nel contesto nuragico gallurese.