Questo nuraghe complesso era formato da un’alta torre centrale e da tre torri unite da un bastione, oggi non molto ben conservate. L’alta torre centrale si presenta invece in perfetto stato di conservazione, ed ha un’altezza residua di 14 m., non molto inferiore all’altezza originaria. Essa si sviluppa su due piani, entrambi integri e ciascuno con copertura a tholos.
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La necropoli a domus de janas è scavata in un affioramento basaltico che domina la valle del Riu Mannu, lungo la strada provinciale Suni-Pozzomaggiore, nella regione della Planargia, nella Sardegna nord-occidentale. Il complesso ipogeo comprende 12 sepolture monocellulari e pluricellulari, con accesso quasi sempre costituito da un vestibolo.
Il Macigno scritto, scolpito.
tomba di Gigante in località Santu Micheli la cui stele è circoscritta, appunto, da una cornice a basso rilievo.
Il Macigno scritto, scolpito.
tomba di Gigante in località Santu Micheli la cui stele è circoscritta, appunto, da una cornice a basso rilievo.
Il Macigno scritto, scolpito.
tomba di Gigante in località Santu Micheli la cui stele è circoscritta, appunto, da una cornice a basso rilievo.
Menhir isolato, sul dorso del quale è riportato un allineamento di coppelle.
Menhir isolato, sul dorso del quale è riportato un allineamento di coppelle.
Si tratta di un nuraghe complesso, formato da una torre centrale e da quattro torri aggregate non molto evidenti. La torre centrale è l’unica in buono stato di conservazione, su due piani sovrapposti dei quali l”inferiore è intatto e in quello superiore manca la copertura a tholos. Al piano superiore è presente una grande finestra che da sul lato d”ingresso.
Si tratta di un nuraghe complesso, formato da una torre centrale e da quattro torri aggregate non molto evidenti. La torre centrale è l’unica in buono stato di conservazione, su due piani sovrapposti dei quali l”inferiore è intatto e in quello superiore manca la copertura a tholos. Al piano superiore è presente una grande finestra che da sul lato d”ingresso.
Scavata in una bassa formazione trachitica, presenta una protome taurina nell’anticella. (Wikipedia)
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba di Barrancu Mannu, o di “Sa Tuerredda”, presenta il classico schema planimetrico delle tombe di giganti: corpo tombale absidato, corridoio coperto ed esedra arcuata. Il paramento murario esterno è costituito da blocchi di granito giallo-rosa di grandi dimensioni, sbozzati e sormontati da filari irregolari di pietre variamente poliedriche e di grossa pezzatura. Del giro absidale, concluso in origine da file ordinate di conci a coda, residuano due o tre filari.