Benché invaso dalla vegetazione, sepolto sotto metri di terra e da diversi crolli, questo gioiello, presumibilmente di tipo complesso, conserva un mastio di assoluta perfezione costruttiva per l’accuratezza con cui sono stati sbozzati i grandi blocchi di calcare.
Singolare anche per lo spessore delle mura, anch’esse composte da conci ben lavorati, e in particolare quelle rivolte a sud-ovest, imponenti.
Al suo interno fu rinvenuto il famoso bronzetto del “suonatore di corno”, studiato dal professore e archeologo Giovanni Lilliu.
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Nuraghe alto circa 9 m, costruito con grossi conci di basalto. Corridoio d’accesso lungo circa 5 m con scala in sinistra e nicchia in dx. Tholos intatta, diam 5,30 m.
Un monotorre che si staglia in un paesaggio che presenta una combinazione di colori rara al mondo, in un contesto ambientale unico.
Distante circa 500 metri in linea d’aria dal paese di Bidonì, oggi si affaccia orgoglioso sull’indaco del lago Omodeo.
Poche sono purtroppo le informazioni che lo riguardano.
Ormai crollato e sepolto, usato in passato come ricovero per animali, ubicato a poca distanza dai nuraghi “Santa Barbara” e “Benas”
Disperso in una fitta e verde vegetazione, in località Monte Cresia, in territorio di Sinnai.
Realizzato con tecnica ciclopica, arroccato su frastagliati speroni rocciosi, risulta di difficile lettura planimetrica a causa dei numerosi crolli, in particolare a nord e a nord-est.
Ormai in rovina e in parte interrato, conserva tuttavia il ricordo della sua forma sinuosa e “corazzata”.
Il complesso è costituito da un nuraghe con abitato, da una tomba di giganti e da una fonte. Il nuraghe, edificato su un affioramento di roccia, appartiene alla tipologia degli edifici complessi: è costituito, infatti, da una torre principale alla quale sono state addossate, in addizione frontale-laterale, tre torri secondarie.
Il complesso è costituito da un nuraghe con abitato, da una tomba di giganti e da una fonte. Il nuraghe, edificato su un affioramento di roccia, appartiene alla tipologia degli edifici complessi: è costituito, infatti, da una torre principale alla quale sono state addossate, in addizione frontale-laterale, tre torri secondarie.
Il complesso è costituito da un nuraghe con abitato, da una tomba di giganti e da una fonte. Il nuraghe, edificato su un affioramento di roccia, appartiene alla tipologia degli edifici complessi: è costituito, infatti, da una torre principale alla quale sono state addossate, in addizione frontale-laterale, tre torri secondarie.
Il complesso è costituito da un nuraghe con abitato, da una tomba di giganti e da una fonte. Il nuraghe, edificato su un affioramento di roccia, appartiene alla tipologia degli edifici complessi: è costituito, infatti, da una torre principale alla quale sono state addossate, in addizione frontale-laterale, tre torri secondarie.
Il complesso è costituito da un nuraghe con abitato, da una tomba di giganti e da una fonte. Il nuraghe, edificato su un affioramento di roccia, appartiene alla tipologia degli edifici complessi: è costituito, infatti, da una torre principale alla quale sono state addossate, in addizione frontale-laterale, tre torri secondarie.
Il complesso è costituito da un nuraghe con abitato, da una tomba di giganti e da una fonte. Il nuraghe, edificato su un affioramento di roccia, appartiene alla tipologia degli edifici complessi: è costituito, infatti, da una torre principale alla quale sono state addossate, in addizione frontale-laterale, tre torri secondarie.
Il nuraghe, risalente alla tarda età del bronzo e ai confini dei territori di Vallermosa e Decimoputzu, è del tipo complesso, costituito da una torre centrale alla quale vennero successivamente addossate altre otto torri fino a formare un bastione. Il bastione è circondato da una muraglia megalitica dotata di cinque torri munite di feritoie. Per la sua costruzione vennero utilizzati principalmente massi in granito, materiale reperibile sul posto.