La necropoli è costituita da due gruppi, di 7 e 31 unità, di domus de janas ipogee; una soltanto è monocellulare mentre le altre hanno planimetrie più articolate e una di esse contiene fino a undici vani. Sono del tipo “a proiezione verticale e orizzontale”, ossia accessibili attraverso un pozzetto verticale oppure un dromos discendente, quasi sempre provvisto di gradini che immettono nel vestibolo.
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Si tratta di 6 ipogei, di cui 4 distrutti.
Si tratta di 6 ipogei, di cui 4 distrutti.
Si tratta di 6 ipogei, di cui 4 distrutti.
Il nuraghe a corridoio complesso Sa Conca ‛e sa Cresia, si origina come nuraghe a corridoio nel Bronzo Medio e viene ristrutturato a tholos nel Bronzo Recente. E’ stato oggetto di sistemazione nelle aree circostanti negli anni novanta. Dalla tholos si accese a dei corridoi, scavati da tombaroli, che portano all’interno delle tholos. All’esterno si segnalano a Ovest e a Sud due costruzioni ellitiche a volte oggi diroccate di non chiara destinazione.
Il nuraghe a corridoio complesso Sa Conca ‛e sa Cresia, si origina come nuraghe a corridoio nel Bronzo Medio e viene ristrutturato a tholos nel Bronzo Recente. E’ stato oggetto di sistemazione nelle aree circostanti negli anni novanta. Dalla tholos si accese a dei corridoi, scavati da tombaroli, che portano all’interno delle tholos. All’esterno si segnalano a Ovest e a Sud due costruzioni ellitiche a volte oggi diroccate di non chiara destinazione.
Il nuraghe a corridoio complesso Sa Conca ‛e sa Cresia, si origina come nuraghe a corridoio nel Bronzo Medio e viene ristrutturato a tholos nel Bronzo Recente. E’ stato oggetto di sistemazione nelle aree circostanti negli anni novanta. Dalla tholos si accese a dei corridoi, scavati da tombaroli, che portano all’interno delle tholos. All’esterno si segnalano a Ovest e a Sud due costruzioni ellitiche a volte oggi diroccate di non chiara destinazione.
Il nuraghe a corridoio complesso Sa Conca ‛e sa Cresia, si origina come nuraghe a corridoio nel Bronzo Medio e viene ristrutturato a tholos nel Bronzo Recente. E’ stato oggetto di sistemazione nelle aree circostanti negli anni novanta. Dalla tholos si accese a dei corridoi, scavati da tombaroli, che portano all’interno delle tholos. All’esterno si segnalano a Ovest e a Sud due costruzioni ellitiche a volte oggi diroccate di non chiara destinazione.
Il complesso, uno dei più importanti e meglio conservati della Sardegna nuragica, comprende un villaggio-santuario con circa cento capanne, due tempietti con annessi recinti e due sepolture megalitiche. Il villaggio è costituito da capanne isolate e da aggregati di capanne gravitanti su spazi centrali. Si contano sei raggruppamenti, alcuni dotati di pozzi-cisterna e pozzetti raccordati a condotte per l”acqua. Le capanne, circolari, sono realizzate a secco con filari irregolari
Prov: Nuoro
Autore: Francesco Carta per Alberto Moravetti
Codice Geo: NUR8716
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In prossimità dei resti del nuraghe Sorres e di cinque domus de janas, sorge l’ex cattedrale di San Pietro di Sorres. Una chiesa romanica, monumento nazionale dal 1894, che si trova su un colle di origine vulcanica in territorio del comune di Borutta, piccolo centro del Meilogu, in provincia di Sassari in Sardegna.
Edificata tra il XII e il XIII secolo, fu cattedrale della non più esistente diocesi di Sorres fino al 1503. Dal 1950 la chiesa e l’attiguo monastero ospitano una comunità di monaci benedettini.
Nuraghe del tipo a tancato con torre principale e corpo costruttivo aggiunto (seconda torre e cortile). Il monumento é ubicato a ridosso della parrocchiale.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Bibi Pinna
Codice Geo: NUR5472
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Privo di strutture a vista e del vestibolo. è costituito dalla continuità lineare di scala (28-29 gradini) e di vano d’acqua che formano insieme un vuoto rettangolare lungo m 8,12 e largo 1,25-1,10. Anche la sezione “a bottiglia” del pozzo, ellittico in pianta (m 1,82 x 1,25 altezza m 5,12), lo diversifica dagli templi a pozzo della Sardegna. L’opera muraria interna è di tipo poliedrico.